Concetti Chiave
- I Greci, nonostante la diversità di dialetti, condividevano una lingua comune che li distingueva dai "barbari", considerati incapaci di articolare il linguaggio greco.
- La religione greca era politeista e denominata "olimpica", con divinità situate sul Monte Olimpo, caratterizzata da pratiche rituali.
- I giochi sacri rappresentavano un'importante tradizione culturale, includendo gare atletiche e poetiche, con eventi principali come i giochi olimpici, nemei, pitici e istmici.
- I santuari fungevano da luoghi di culto comuni per diverse città-stato, amministrati da un clero autonomo e protetti da alleanze cittadine chiamate Anfizionie.
- Prima di intraprendere qualsiasi azione, i Greci eseguivano rituali per ottenere il favore degli dèi, che includevano sacrifici e consultazioni oracolari.
Indice
La lingua greca e i barbari
1) La lingua → I Greci parlavano un numero davvero molto elevato di dialetti e
coloro che non li parlavano venivano considerati considerati
come persone che non erano in grado di parlare, chiamati quindi
barbari, derivante dai termini “borbottare”, “bofonchiare”
Religione olimpica e pratiche rituali
2) La religione → I Greci sono politeisti; la loro religione veniva chiamata
"olimpica" perché tutte le divinità si trovavano sul monte
Olimpo. Essa aveva un carattere “pratico” e rituale.
Giochi sacri e santuari greci
3) I giochi sacri → Questi giochi sacri consistevano in gare di atletica ma allo
stesso tempo anche in gare poetiche, dedicate al canto ed
alla poesia e ai quali tutti i Greci partecipavano. I giochi
più importanti erano: olimpici, nemei, pitici, ed istmici.
I santuari erano i luoghi di culto comuni a più poleis e di solito erano situati in territori autonomi; disponevano di un proprio clero e di un tesoro che i sacerdoti amministravano.
Per difendere i santuari e la loro autonomia nacquero dei gruppi di città, chiamati Anfizionie (diventarono poi politiche).
Prima di fare qualsiasi cosa i Greci compivano un rito per ottenere il favore divino: si eseguivano sacrificio, immolando uno o più animali; si consultavano gli oracoli o si scrutavano le viscere degli animali.