Concetti Chiave
- L'espansione coloniale greca iniziò a causa di tensioni sociali, disuguaglianze economiche e conflitti tra aristocratici nelle poleis, portando i contadini a diventare schiavi dei latifondisti.
- La prima colonizzazione, iniziata nel XII secolo a.C., fu spinta dalla conquista dei Dori e portò i Greci a stabilirsi in Asia Minore, Attica e isole come Samo e Chio.
- Dopo la prima colonizzazione, le zone del Mar Egeo furono divise tra Dori, Ioni ed Eoli, con la fondazione di città come Corinto, Sparta, Atene ed Efeso.
- La seconda colonizzazione, avvenuta tra l'VIII e il V secolo a.C., vide la creazione di nuove poleis nel Mediterraneo e nel Mar Nero, inclusa la Magna Grecia in Sicilia e Italia meridionale.
- Le colonie greche mantenevano legami con la madrepatria, ma sviluppavano anche una propria identità culturale e politica, difendendo la loro indipendenza da altre potenze.
Indice
Espansione coloniale greca
In questo appunto viene trattata l’espansione coloniale portata avanti dalla popolazione degli antichi Greci. Di seguito sono riportate varie informazioni sull’espansione coloniale, i motivi che hanno spinto i Greci ad intraprendere la prima e la seconda colonizzazione greca con i successivi effetti e l’analisi sulla società che si è sviluppata nelle nuove colonie.
Contrasti sociali e disuguaglianze
A partire dal IX al VIII secolo a.C, molte poleis greche divennero luogo di scontri tra aristocratici, i quali si riunivano in eterìe cioè in associazioni i cui componenti potevano aderirvi solamente dopo aver stipulato un patto. Nel frattempo, crescevano anche i contrasti tra le classi sociali e c’erano profonde disuguaglianze di tipo economico: i contadini si ridussero alla miseria e nacquero tanti latifondisti, ovvero proprietari di terrori piuttosto estesi. La nascita dei latifondisti era strettamente collegata al raccolto del comune agricoltore: se il raccolto fosse andato male, l’agricoltore sarebbe stato costretto ad indebitarsi dando come unica garanzia la propria terra che veniva ceduta a colui che dava il prestito nel caso in cui il contadino non fosse riuscito a saldare il debito. Di conseguenza l’agricoltore diventava schiavo del creditore, il quale si arricchiva sempre più aumentando le proprietà territoriali possedute.
Inizio dell'azione coloniale
Dalle fonti storiche è merso che l’azione coloniale dei Greci ha avuto inizio nel XII secolo a.C spinta dalla conquista da parte della popolazione dei Dori. Successivamente le popolazioni rimaste cominciarono a dirigersi in altri luoghi, nello specifico lungo parte dell’Asia Minore. Nel XI secolo a.C tali popolazioni si spinsero fino alla regione dell’Attica, nell’Anatolia ed anche nelle isole di Samo e Chio.
Dopo aver subìto la prima colonizzazione greca completata intorno al IX secolo a.C, alcuni luoghi del Mar Egeo vennero suddivisi in tre differenti zone colonizzate, in particolare i Dori si stabilirono nel sud dell’Asia Minore e nel Peloponneso, fondando alcune città come Alicarnasso, Cnido, Corinto, Sparta ed alcune isole. Poi ritroviamo gli Ioni che occuparono la zona centrale dell’Asia fondando la città di Efeso, Mileto, Atene e l’isola di Eubea e la penisola Attica. Infine la popolazione degli Eolisi stabilì nella zona a nord della Beozia e della Tessaglia e in alcune coste dell’Anatolia e sull’sola di Lesbo.
Seconda colonizzazione e motivazioni
Motivi che hanno portato alla seconda colonizzazione e conseguenze
Più tardi, si verificò un altro flusso migratorio conosciuto come “seconda colonizzazione” dal VIII al V secolo. A partire dall’VIII secolo a.C. le popolazioni, ormai arricchite grazie al commercio, chiesero una loro forma di indipendenza. Per tale motivo cominciarono a spostarsi per andare ad occupare nuovi territori. Da un punto di vista territoriale, la Grecia si presentava come un territorio montuoso, le risorse idriche scarseggiavano e i campi coltivabili erano ridotti. Tutte queste motivazioni spinsero le popolazioni locali ad emigrare. Numerose città cominciarono un percorso di colonizzazione che condusse alla creazione di nuove poleis in varie zone del mar Mediterraneo, dalle coste della Francia a quelle dell’Africa. Inoltre, furono fondate colonie sulle coste del Mar Nero ma le colonie più importanti sorsero in Sicilia e in tutta l’Italia meridionale creando la cosiddetta “Magna Grecia”. Tra le colonie ricordiamo Naxos, Zancle, Katane, Ghelas, Syrakousai, Kroton, Parthènope, Dikaiarcheia, Reghion e tante altre divenuti sedi di antiche culture.
Lo scopo della fondazione di nuove colonie fu quello di traferire forme politiche e culturali nelle città colonizzate. Alla spedizione partecipavano diverse classi sociali e potevano partecipare anche coloro che non avevano più nessuna possibilità di condurre una vita dignitosa in patria come, per esempio, membri di una fazione politica, esponenti dell’aristocrazia militare alla ricerca dei facili guadagni.
La fondazione di nuove colonie richiedeva un enorme dispendio di risorse economiche per riuscire ad allestire la flotta, costruire i nuovi insediamenti, mantenere i contatti con la madre patria e la difesa militare. Certe volte era proprio la metropoli ad offrire i sostegni necessari. Prima dell’impresa si faceva una preghiera e si sceglieva l’ecista ovvero colui che guidava il viaggio. Successivamente tra la madrepatria e la colonia si instauravano forti legami, tra cui il diritto alla doppia cittadinanza. Dal momento che la colonia rappresentava un nuovo mondo non sottoposto all’autorità delle famiglie aristocratiche dominanti, nelle città coloniali si crearono nuovi equilibri sociali e politici.
Indipendenza culturale delle colonie
Le colonie greche nascenti collocate nella zona del mar Mediterraneo dipendevano molto dalla città d’origine. Nonostante gli usi, i costumi, la lingua e la politica molto somiglianti alla madrepatria, queste nuove colonie presentavano un’indipendenza culturale che spesso veniva imposta all’interno delle zone conquistate. Inoltre, se altri popoli dominatori cercavano di sottomettere le colonie al loro dominio, essere riuscivano a difendere la loro indipendenza governativa e culturale. Tra gli elementi che permetteva di distingue le colonie le une dalle altre era proprio la lingua. Ciascuna colonia aveva sviluppato un proprio dialetto però tutte erano accomunate dalle regole della lingua greca. Nei secoli successivi, il comune dialetto greco fu dichiarato ufficialmente la lingua utilizzata dai greci.
Domande da interrogazione
- Quali furono i motivi principali che spinsero gli antichi Greci a intraprendere la prima colonizzazione?
- Come si suddivise il territorio dopo la prima colonizzazione greca?
- Quali furono le cause e le conseguenze della seconda colonizzazione greca?
- Quali erano le caratteristiche delle società nelle nuove colonie greche?
- Quali elementi distintivi caratterizzavano le nuove colonie greche?
La prima colonizzazione greca fu spinta dalla conquista dei Dori e dalle disuguaglianze economiche interne, che portarono molti a cercare nuove terre in Asia Minore e altre regioni.
Dopo la prima colonizzazione, il territorio del Mar Egeo fu suddiviso tra i Dori nel sud dell'Asia Minore e Peloponneso, gli Ioni nella zona centrale dell'Asia e gli Eoli a nord della Beozia e Tessaglia.
La seconda colonizzazione fu causata dalla ricerca di indipendenza e risorse, portando alla fondazione di nuove poleis nel Mediterraneo, tra cui la Magna Grecia in Sicilia e Italia meridionale.
Le nuove colonie greche trasferirono forme politiche e culturali, creando nuovi equilibri sociali e politici, con forti legami con la madrepatria e il diritto alla doppia cittadinanza.
Le colonie greche avevano un'indipendenza culturale, con usi e costumi simili alla madrepatria, ma svilupparono dialetti propri, mantenendo la lingua greca come comune denominatore.