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Concetti Chiave

  • I Fenici iniziarono a fondare colonie nel IX-VIII secolo a.C., partendo da Cipro, Creta e Rodi, espandendosi successivamente in tutto il Mediterraneo.
  • Cartagine, fondata nel 814-813 a.C. lungo la costa africana, divenne un'importante città e un grande impero nei secoli successivi.
  • Le colonie fenicie si diffusero in Sicilia, Malta, Pantelleria e particolarmente in Sardegna, con centri significativi come Sulcis e Cagliari.
  • Nella penisola iberica, i Fenici fondarono importanti insediamenti a Ibiza e Cadice, consolidando la loro presenza nel Mediterraneo occidentale.
  • La straordinaria abilità fenicia nella cantieristica navale e nella navigazione, basata su tecniche avanzate e uso di legname pregiato, fu fondamentale per il loro successo coloniale.

Indice

  1. Fondazione delle colonie fenicie
  2. Espansione fenicia nel Mediterraneo
  3. Maestria navale dei Fenici

Fondazione delle colonie fenicie

A una prima fase, durata alcuni secoli, di contatti commerciali con le altre popolazioni mediterranee, seguì, a partire dal IX-VIII sec. a.C., la vera e propria fondazione di colonie. Le prime furono impiantate nella grande isola di Cipro, posta di fronte alla costa fenicia. Abbiamo inoltre notizie di insediamenti fenici a Creta e a Rodi.

Nell'814-813 a.C. fu fondata lungo la costa africana (odierna Tunisia) una città che secoli dopo avrebbe dato vita a un grande impero, Cartagine (qart hadasht, ovvero “città nuova”).

Espansione fenicia nel Mediterraneo

Empori furono impiantati anche a Malta e a Pantelleria. In Sicilia occidentale i tre centri più importanti furono Mozia, Solunto e Panormo (Palermo). Più capillare fu la colonizzazione della Sardegna, dove spiccano i centri di Sulcis (odierno Sant'Antioco), Tharros (Capo San Marco), Cagliari, Nora, Bitia. Intesa fu la presenza fenicia nella penisola iberica, dove emergono i centri di Ibiza e Cadice.

Maestria navale dei Fenici

Alla base di questo imponente movimento di colonizzazione, che si protrasse nei secoli successivi, sta l'eccezionale competenza dei Fenici nella cantieristica navale e nella navigazione. Il legname pregiato e di alto fusto che cresceva lungo le pendici della catena libanese veniva convogliato negli arsenali fenici. Qui veniva lavorato da artigiani espertissimi. Il risultato erano le più belle navi che avessero mai solcato le onde del Mediterraneo: agili, veloci, robuste e attrezzate con il meglio che la tecnica dell'epoca potesse offrire.

La navigazione si svolgeva prevalentemente a vista, lungo le coste. Ma i marnai fenici non disdegnavano di tentare l'avventura dell'alto mare. All'occasione sapevano viaggiare anche di notte, orientandosi rispetto alla costellazione dell'Orsa Minore, che non a caso gli antichi conoscevano con il nome di Stella Fenicia.

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