Concetti Chiave
- Il territorio fenicio era caratterizzato da montagne ripide e scoscese che separavano il litorale dall'entroterra.
- A partire dal III millennio a.C., le città fenicie si svilupparono grazie al mare, al commercio e all'artigianato.
- I boschi di cedro del Libano fornivano legno resistente, ideale per la costruzione di imbarcazioni e l'esportazione.
- Divenuti abili marinai, i fenici espandevano il commercio marittimo nel Mediterraneo a partire dal 1200 a.C.
- Gli abitanti si identificavano con la loro città d'origine, mentre il nome "fenici" fu dato successivamente dai greci.
Indice
Geografia e difficoltà del territorio
A guardare una cartina sembrano due passi, dalla Mesopotamia al Mediterraneo. Ma in mezzo ci sono le montagne del Libano, ripide, difficili da valicare, con i contrafforti che scendono sulle coste, spesso a strapiombo; il litorale perciò è separato dall’interno, scosceso, suddiviso in insenature; si passa da una all’altra solo attraverso aspri sentieri che s’inerpicano sui fianchi della montagna.
Sviluppo delle città fenicie
Qui, a partire dal III millennio a.C., si svilupparono delle città, le cui risorse fondamentali erano il mare, il commercio, l’artigianato. I monti del Libano erano allora coperti di fitti boschi tra cui spiccavano quelli di cedro, una pianta dal legno assai resistente; gli abitanti della costa impararono presto a fabbricare imbarcazioni solide e veloci e a esportare i loro legni in Egitto e poi in altri paesi, dove erano apprezzati per l’edilizia.
Commercio e navigazione fenicia
Divenuti abili marinai, a partire dal 1200 circa a.C. spinsero le loro navi sempre più lontano, portando da una sponda all’altra del Mediterraneo ogni sorta di merci. Nei pochi testi che ci sono pervenuti, questi uomini non si riferiscono mai a sé stessi con un termine unico, ma si definiscono sempre come abitanti di questa o quella città; furono più tardi i greci a indicarli col nome unitario di fenici.