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Concetti Chiave

  • Costantino rinominò la Tyche in Anthousa, evitando un sacrificio cruento, ma mantenendo cerimonie come la proscinesi per onorare la Tyche tutelare.
  • I Lupercalia di Costantinopoli riflettevano la modernizzazione di rituali antichi, mantenendo elementi come la parata militare e la luminaria.
  • I Lupercalia, cerimonie di origine romana, furono adattati a Costantinopoli, coinvolgendo il sacrificio di una capra e riti di fertilità.
  • Costantino insistette sulla celebrazione dei Lupercalia a Costantinopoli, nonostante il loro forte carattere pagano.
  • Eusebio evitò di menzionare le cerimonie pagane di fondazione della città per mantenere l'immagine cristiana di Costantino.

Indice

  1. Rituali e simbolismo nella narrazione di Malala
  2. Cerimonie di fondazione e onori militari
  3. Lupercalia e la loro importanza a Costantinopoli

Rituali e simbolismo nella narrazione di Malala

Leggendari o meno che fossero tali rituali, Malala ne dà numerosi esempi nel corso della narrazione, cosicché quando parla della Tyche che Costantino aveva rinominato Anthousa, senza sacrificio cruento, vuol intendere che lo fece senza sacrificare una vergine (non senza uccidere un animale).

Cerimonie di fondazione e onori militari

Si tratta, dunque, di una nota antiquaria, da cui poco dovremmo desumere sulle cerimonie di fondazione compiute nel collocare il monumento imperiale (con la Tyche in mano) al centro del foro. È certo, comunque, che per onorare la statuetta recata su carro nell’ippodromo, Costantino ordinò di farlo con una parata militare, una luminaria e un atto di sottomissione quale la proscinesi, imposta nei confronti del fondatore e della Tyche tutelare della città.

Lupercalia e la loro importanza a Costantinopoli

Un confronto per tale trasferimento di rituali antichissimi, resi ‘moderni’ e più adatti a una nuova sensibilità, è dato dai Lupercalia di Costantinopoli, cerimonie durate fino al VI secolo: i luperci erano i figli della lupa che, secondo il rituale, sacrificavano una capra dentro una grotta ai piedi del Palatino (quella dove presumibilmente Romolo era stato allattato dalla lupa), dopo di che giravano per Roma fustigando le donne che si scoprivano il seno davanti a loro (si credeva che portasse la fertilità) in nome del dio-capra Pan; questa cerimonia è citata anche a proposito di Cesare, quando Antonio (che era un luperco), arrivato ai Rostri (dove stava Cesare), si ferma e completamente nudo offre la corona a Cesare (che la rifiuta). Costantino volle che i Lupercalia, considerati così importanti, venissero celebrati anche a Costantinopoli, nonostante riti più pagani di questo non ce ne fossero. Eusebio evitò accuratamente qualunque riferimento alle cerimonie di fondazione di Costantinopoli perché sarebbe stato difficile conciliare quegli atti con l’affermazione che il primo imperatore cristiano aveva cancellato dalla città ogni forma di paganesimo e l’aveva dedicata al Dio dei martiri.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'intento di Costantino nel rinominare la Tyche come Anthousa senza sacrificio cruento?
  2. Costantino intendeva evitare il sacrificio di una vergine, mantenendo comunque un atto di fondazione simbolico e rispettoso delle nuove sensibilità religiose.

  3. Come venivano celebrati i Lupercalia a Costantinopoli sotto Costantino?
  4. I Lupercalia venivano celebrati con una parata militare, una luminaria e un atto di sottomissione, adattando i rituali antichi a una nuova sensibilità, nonostante la loro origine pagana.

  5. Perché Eusebio evitò di menzionare le cerimonie di fondazione di Costantinopoli?
  6. Eusebio evitò di menzionarle perché sarebbe stato difficile conciliare tali atti con l'immagine di Costantino come imperatore cristiano che aveva eliminato il paganesimo dalla città.

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