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Concetti Chiave

  • Gli Etruschi furono fortemente influenzati dalla cultura greca, che trasformò la loro religione e stile di vita.
  • Le divinità etrusche, originariamente bestiali, furono antropomorfizzate prendendo sembianze umane simili a quelle greche.
  • Dal tardo VIII secolo a.C., le divinità etrusche iniziarono a essere identificate con nomi doppi, associandole a corrispettivi dei miti greci.
  • La religione etrusca era caratterizzata da un'ossessiva attenzione ai rituali, la cui esecuzione perfetta era cruciale per compiacere le divinità.
  • Il Fegato di Piacenza illustra il metodo etrusco di divinazione, basato sull'interpretazione delle viscere degli animali sacrificati.

Indice

  1. Influsso greco sugli Etruschi
  2. Antropomorfizzazione delle divinità
  3. Ritualità e interpretazione dei segni

Influsso greco sugli Etruschi

Sebbene il contrasto in campo commerciale, gli Etruschi subirono un influsso enorme dal mondo greco e dalla sua cultura: questo interessò non soltanto il vasellame ma anche il loro stile di vita, la loro cultura e ciò si evince dalle profonde trasformazioni che la religione etrusca subì in seguito al contatto con quella greca.

Questo influsso può essere delineato attraverso l’antropomorfizzazione delle divinità etrusche originarie: divinità che originariamente avevano forma bestiale assunsero forme umane.

Antropomorfizzazione delle divinità

Un’urna villanoviana conservata al Museo Archeologico di Firenze raffigura, nel coperchio, una serie di uomini con arco e frecce che attorniano un essere bestiale: esso è stato interpretato come una divinità dell’Oltretomba, simbolo della morte. Dalla fine dell’VIII/inizi del VII secolo cominciano ad essere usati doppi nomi per indicare la stessa divinità (Tinia-Zeus, Uni-Era, Turms-Hermes, Hercle-Ercole), spesso rappresentata negli affreschi tombali, avente ora le sembianze ed il nome della corrispondente divinità greca .

Ritualità e interpretazione dei segni

Uno dei caratteri specifici della religione etrusca, tanto importante da essere assunto in quella romana, è l’attenzione ossessiva al rituale: il culto coincide con una ritualità che dev’essere performata con estrema attenzione, perché se si sbaglia a pronunciare una preghiera o a compiere un gesto tutto il rituale svanisce e non aggrada la divinità. Già i rituali etruschi prevedevano l’interpretazione di segni che gli dèi mandavano agli uomini e che potevano essere colti sia attraverso l’osservazione dei fenomeni atmosferici, sia dallo stato delle viscere animali. Il Fegato di Piacenza è un modello bronzeo di fegato ovino diviso in settori, su ciascuno è inciso il nome di una divinità. Esso è un’importante scoperta in quanto permette di capire le fasi del rituale: una volta ucciso l’animale l’aruspice ricavava informazioni sul volere degli dèi attraverso l’interpretazione delle condizioni di ogni settore del fegato dell’animale appena ucciso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'influsso della cultura greca sugli Etruschi?
  2. Gli Etruschi subirono un enorme influsso dalla cultura greca, che si manifestò non solo nel vasellame ma anche nello stile di vita e nella religione, portando all'antropomorfizzazione delle divinità etrusche originarie.

  3. Come si è manifestata l'antropomorfizzazione delle divinità etrusche?
  4. L'antropomorfizzazione si è manifestata attraverso l'adozione di forme umane per divinità originariamente bestiali e l'uso di doppi nomi per indicare la stessa divinità, come Tinia-Zeus e Uni-Era, spesso rappresentate negli affreschi tombali.

  5. Qual era l'importanza della ritualità nella religione etrusca?
  6. La ritualità era fondamentale nella religione etrusca, con un'attenzione ossessiva ai dettagli, poiché errori nei rituali potevano vanificarli. L'interpretazione dei segni divini, come il Fegato di Piacenza, era cruciale per comprendere il volere degli dèi.

Domande e risposte

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