Concetti Chiave
- La storia dell'Egitto antico è caratterizzata da un'alternanza di regni centralizzati e periodi di crisi politica.
- L'Antico Regno (2650-2200 a.C.) è noto per il forte potere dei faraoni e la costruzione delle grandi piramidi.
- Faraoni come Cheope, Chefren e Micerino commissionarono la costruzione delle piramidi durante l'Antico Regno.
- Il fiume Nilo era fondamentale per l'agricoltura egizia, grazie alla sua capacità di rendere il suolo fertile.
- I contadini egizi affrontavano condizioni di lavoro impegnative per sfruttare la terra prima che diventasse arida.
L'alternanza dei regni egizi
La storia dell'Egitto antico viene solitamente inquadrata in un alternarsi di regni e di periodi intermedi: i primi corrispondono a fasi caratterizzate da un forte potere centrale, i secondi a fasi di crisi e di frammentazione politica. Dopo un lungo periodo definito predinastico, perché non si era ancora consolidato un potere centrale basato sulle dinastie, si distinguono pertanto un Antico regno, un Medio regno e un Nuovo regno, interrotti da un Primo e da un Secondo periodo intermedio.
Il potere del faraone
PIRAMIDI Durante l'Antico regno (2650-2200 a.
C.) il potere del faraone appare ormai saldamente consolidato e indiscusso. La sua persona è oggetto di un'autentica venerazione.Non è un caso che proprio questa sia l'epoca delle grandi piramidi, fatte costruire da faraoni come Cheope, Chefren e Micerino.
L'importanza del Nilo
Essenziale per la storia egizia fu il fiume Nilo, grazie a cui il suolo è ben umidificato e cosparso di limo e sali minerali e di detriti organici. Dopo l’inondazione era necessario procedere rapidamente e con un impegno massacrante. bisognava zappare, arare, seminare costruire argini, canali e bacini di raccolta, e fare tutto questo finché la terra era fangosa prima che i raggi infuocati del Sole la inaridissero, impedendo di lavorarla. Di tutto questo si occupavano i contadini, sottoposti a dure condizioni di vita e lavoro. Il raccolto avvenivi nella primavera successiva e contava di nuovo sulla manodopera contadina.