Concetti Chiave
- In Egitto, la schiavitù non era sistematica; durante la costruzione delle piramidi venivano utilizzati uomini liberi trattati come schiavi.
- L'agricoltura egiziana prosperò grazie alla fertilità del Nilo, con coltivazioni di lino e cereali che permettevano due raccolti l'anno.
- Le inondazioni annuali del Nilo depositavano limo fertile, essenziale per mantenere la produttività del suolo in un ambiente altrimenti desertico.
- L'Egitto creò un sistema di canali e dighe per l'irrigazione, rendendolo noto come il "granaio del mondo" per la sua capacità di produzione cerealicola.
- Il commercio era florido grazie alla posizione geografica strategica, con scambi di prodotti agricoli e manufatti contro legno, metalli e resine.
Indice
Lavoro e schiavitù nell'antico Egitto
In Egitto non si utilizzò come in altre società del tempo la schiavitù in modo sistematico; piuttosto in occasione della costruzione di grandi opere pubbliche, in particolare delle piramidi, venivano reclutati uomini liberi che poi erano trattati come schiavi.
Agricoltura e fertilità del Nilo
Nell'Antico Egitto prosperò l'agricoltura, legata in particolare alla fertilità delle zone vicino al Nilo, il grande fiume che percorre il Paese da sud a nord.
L'agricoltura si basava principalmente sulla coltivazione del lino e cereali, dalla quale si ricavavano due raccolti: il principale avveniva alla dine dell'inverno e l'altro, meno abbondante, in estate.Il Nilo e l'irrigazione
Il Nilo garantiva la fertilità dei terreni attraverso le piene primaverili. Ogni anno, nel mese di maggio il fiume, gonfiato dalle piogge equatoriali, straripava e le esondazioni depositavano sui terreni alluvionati uno strato di limo che rendeva fertile il suolo, il quale diversamente sarebbe inaridito come il deserto circostante.
Il Nilo inoltre era una fonte d'acqua irrigua costantemente disponibile, tanto che gli Egizi costruirono una rete di canali e dighe allo scopo di irrigazione le zone adiacenti al corso d'acqua per favorire una maggiore produzione agricola.
Commercio e scambi nell'antico Egitto
In virtù della straordinaria capacità produttiva di cereali,l'Egitto era conosciuto nel mondo antico come il "granaio del mondo". Nell'antico Egitto, oltre al'agricoltura, proposero il commercio: grazie alla posizione geografica tra Mediterraneo, Vicino Oriente e Africa interna, lo Stato egizio intrecciò con i popoli vicini una fitta rete di scambi. Dato che il paese era praticamente privo di materie prime si importavano legno, metalli, oro e resine e si esportavano prodotti agricoli e monili. I traffici erano fondati sul baratto, ovvero lo scambio diretto di beni, dato che non era ancora stata inventata la moneta.
Domande da interrogazione
- Come veniva gestita la schiavitù nell'antico Egitto?
- Qual era il ruolo del Nilo nell'agricoltura egiziana?
- Quali erano le principali attività commerciali nell'antico Egitto?
Nell'antico Egitto, la schiavitù non era utilizzata in modo sistematico come in altre società. Durante la costruzione di grandi opere pubbliche, come le piramidi, venivano reclutati uomini liberi che poi erano trattati come schiavi.
Il Nilo era fondamentale per l'agricoltura egiziana grazie alle sue piene primaverili che depositavano limo fertile sui terreni. Inoltre, gli Egizi costruirono canali e dighe per l'irrigazione, garantendo una produzione agricola costante.
L'antico Egitto era noto come il "granaio del mondo" grazie alla sua capacità produttiva di cereali. Il commercio era fiorente, con scambi di legno, metalli, oro e resine importati, mentre si esportavano prodotti agricoli e monili, basandosi sul baratto.