Concetti Chiave
- Nei primi secoli della Repubblica Romana, l'educazione dei bambini era responsabilità dei genitori, con la madre che insegnava nei primi sette anni e il padre che trasmetteva i valori morali successivamente.
- Dal II secolo a.C., le famiglie ricche integravano l'istruzione domestica con pedagoghi, spesso schiavi, che introducevano i bambini alla cultura greca, principalmente per i maschi.
- Le scuole pubbliche, organizzate da privati e finanziate dalle famiglie, offrivano un'alternativa educativa, sebbene fossero viste con superiorità dalle famiglie che potevano permettersi un pedagogo personale.
- I cicli di istruzione pubblica includevano il Ludus Litterarius per le basi elementari, la Schola Grammatica per l'istruzione media e la Schola rhetoris per studi avanzati in letteratura, filosofia e retorica.
- L'educazione femminile si limitava generalmente al Ludus Litterarius, mentre i maschi più ricchi raggiungevano il massimo della formazione con un viaggio di studio in Grecia.
Indice
Educazione familiare nei primi secoli
Primi secoli dell'età repubblicana: l'educazione dei bambini era un dovere dei genitori. Fino ai sette anni era affidata alla madre, da cui si imparava a parlare, a leggere e a scrivere.
Ruolo del pedagogo e scuole pubbliche
Dai 7 anni in poi, al padre spettava il compito di insegnare ai figli i valori del Dal II secolo a.C.: l'istruzione è completata con l'aiuto di un pedagogo, solitamente uno schiavo grado, che insegna nozioni letterarie e linguistiche, iniziando il fanciullo alla conoscenza della cultura greca. Era un tipo di educazione riservata alle famiglie più ricche e in particolare ai figli maschi: le femmine seguivano le orme delle madri nelle faccende quotidiane.
Parallelamente, prendono importanza le scuole pubbliche, viste con superiorità da chi si poteva permettere un pedagogo. Non erano comunque statali: le scuole erano organizzate da un privato e lo stipendio degli insegnanti era a carico delle famiglie.
Cicli dell'istruzione pubblica
I cicli dell'istruzione pubblica: esistevano tre gradi di educazione.
1.
Ludus litterarius: istruzione primaria
Ludus Litterarius: corrisponde all'istruzione primaria, per i bambini dai 7 agli 11 anni. Si utilizzavano strumenti didattici come l'alfabetario, la carta di papiro (abbastanza costosa), dei sassolini e delle tavolette cerate sulle quali si incidevano le parole con uno stilo, dotato anche di una parte più piatta per cancellare. Il maestro, detto ludus magister, gestiva bambini di età diverse, ricorrendo spesso a punizioni fisiche. Insegnavano le nozioni elementari di lettura, scrittura e calcolo ed erano solitamente schiavi pagati molto poco, nonché poco preparati.
2.
Schola grammatica: scuola media
Schola Grammatica: equivalente all'odierna scuola media, accoglieva ragazzi dai 12 ai 16 anni, quasi tutti provenienti da famiglie agiate e destinati alla carriera politica. Il maestro era il grammaticus, più colto e raffinato: insegnava ai ragazzi i testi letterali più importanti, di autori come Livio Andronico, Ennio, Nevio, Cicerone, Sallustio, Terenzio, Virgilio. Erano pagati solitamente un po' di più.
3.
Schola rhetoris: formazione avanzata
Schola rhetoris: per giovani dai 16 anni in su, trattava lo studio approfondito di letteratura, filosofia e retorica, per insegnare ai futuri politici e generali ad esprimersi in modo perfetto ed efficace, per attirare l'attenzione duranti i discorsi pubblici. Il maestro, un rhetor, poteva essere affiancato da un magister iuris che istruiva sul diritto romano. Gli esercizi principali erano le suasoriae, ovvero simulazioni in cui i giovani di trovavano in situazioni possibili e dovevano persuadere qualcuno, e le controversiae, argomentazioni di tesi tenute davanti a un pubblico critico.
La massima educazione era raggiunta, per i più ricchi, con un viaggio in Grecia in cui si entrava in contatto con i più grandi maestri di filosofia e letteratura.
Educazione femminile limitata
Per quanto riguarda le femmine, l'educazione era limitata al massimo al ludus litterarius.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dei genitori nell'educazione dei bambini nei primi secoli dell'età repubblicana a Roma?
- Come si differenziava l'istruzione per i maschi e le femmine a Roma?
- Quali erano i tre gradi di educazione pubblica a Roma e cosa insegnavano?
- Qual era l'importanza del viaggio in Grecia per l'educazione dei giovani romani più ricchi?
Nei primi secoli dell'età repubblicana, l'educazione dei bambini era un dovere dei genitori. Fino ai sette anni, la madre insegnava a parlare, leggere e scrivere, mentre dai sette anni in poi, il padre insegnava i valori del mos maiorum.
L'istruzione era principalmente riservata ai maschi, specialmente nelle famiglie ricche, mentre le femmine seguivano le orme delle madri nelle faccende quotidiane e la loro educazione era limitata al massimo al ludus litterarius.
I tre gradi di educazione pubblica erano: Ludus Litterarius (istruzione primaria per bambini dai 7 agli 11 anni), Schola Grammatica (equivalente alla scuola media per ragazzi dai 12 ai 16 anni), e Schola rhetoris (per giovani dai 16 anni in su, con focus su letteratura, filosofia e retorica).
Per i giovani romani più ricchi, il viaggio in Grecia rappresentava la massima educazione, permettendo loro di entrare in contatto con i più grandi maestri di filosofia e letteratura.