Concetti Chiave
- Diocleziano avviò una nuova fase dell'Impero Romano con riforme per affrontare l'anarchia militare.
- Introdusse la tetrarchia, dividendo il potere tra quattro sovrani per migliorare la gestione dell'Impero.
- Riorganizzò l'esercito per rafforzarlo e diminuire il rischio politico, e moltiplicò le province senatorie.
- Creò dodici grandi diocesi per una gestione fiscale più efficiente, adottando pratiche orientali.
- Diocleziano perseguitò duramente i cristiani, distruggendo chiese e testi sacri tra il 303 e il 304.
La divisione del potere imperiale
Dopo la morte di Aurelio Probo, l’imperatore fu sconvolto da una serie di guerre civili, ma con Diocleziano iniziò una nuova fase della sua storia. L’imperatore affrontò i problemi dell’anarchia militare con una serie di riforme che modificarono il volto dell’Impero.
Per rendere più facile da governare un territorio così vasto decise di dividere il potere imperiale, assegnando a Massimiano il governo della parte occidentale, mentre a se stesso riservò il governo della parte orientale.
I due imperatori, successivamente, scelsero due collaboratori, a cui affidarono il controllo di alcune province. Questi due successivamente sarebbero diventati governatori al posto dei loro predecessori. Con questo meccanismo di successione Diocleziano sperava di eliminare per sempre il problema delle guerre civili.La tetrarchia e le riforme
Il nuovo sistema venne chiamato tetrarchia, ossia un governo di quattro persone. Si ebbero infatti:
- Quattro sovrani;
- Quattro eserciti;
- Quattro capitali: Milano e Treviri in Occidente; Nicomedia e Sirmio in Oriente.
Diocleziano esercitò un potere assoluto e pretese per sé il titolo di dominus (signore). Riorganizzò anche la riforma militare, avendo il duplice obiettivo di rafforzare l’esercito e renderlo politicamente meno pericoloso.
Quanto alla riforma amministrativa, moltiplicò il numero delle province senatorie.
Infine, per garantire una migliore gestione delle tasse, raggruppò le province in dodici grandi circoscrizioni amministrative, chiamate diocesi. Così si impose l’usanza orientale di inchinarsi di fronte all'imperatore.
La persecuzione dei cristiani
La religione doveva tornare a essere un solido strumento di potere: chiunque rifiutasse il culto dell’imperatore veniva considerato un nemico dello Stato; per questo il cristianesimo rappresentava un’anomalia da eliminare.
Per tutti questi motivi, Diocleziano avviò una durissima persecuzione dei cristiani. Tra il 303 e il 304 furono distrutte molte chiese; furono bruciate pubblicamente le Sacre Scritture e molti cristiani vennero uccisi.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali riforme introdotte da Diocleziano per affrontare l'anarchia militare?
- In cosa consisteva la tetrarchia e quali erano le sue caratteristiche principali?
- Perché Diocleziano perseguitò i cristiani e quali furono le conseguenze di questa persecuzione?
Diocleziano introdusse la divisione del potere imperiale e la tetrarchia, assegnando il governo delle parti occidentale e orientale a Massimiano e a se stesso, rispettivamente. Inoltre, riorganizzò l'esercito e le province per migliorare la gestione e ridurre il rischio di guerre civili.
La tetrarchia era un sistema di governo composto da quattro sovrani, ciascuno con un esercito e una capitale. Le capitali erano Milano e Treviri in Occidente, e Nicomedia e Sirmio in Oriente. Questo sistema mirava a garantire una gestione più efficiente dell'Impero.
Diocleziano perseguitò i cristiani perché il cristianesimo era visto come un'anomalia che minava il culto dell'imperatore, considerato un solido strumento di potere. Tra il 303 e il 304, molte chiese furono distrutte, le Sacre Scritture bruciate e molti cristiani uccisi.