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Concetti Chiave

  • Costantino promosse la costruzione di nuove chiese cristiane a Cirta per pacificare i conflitti donatisti.
  • La pratica di rinominare città e costruire templi per il culto imperiale si diffuse in molte località legate a Costantino.
  • Numerose città in tutto l'impero adottarono nomi legati a Costantino o alla sua famiglia.
  • I templi dedicati alla rifondazione di Byzantion come Constantinopolis avevano sacerdoti per il culto imperiale.
  • Il Codice Teodosiano documenta i privilegi fiscali concessi da Costantino ai sacerdoti del culto imperiale.

Indice

  1. Costantino e la chiesa di Cirta
  2. Rinominazione delle città in onore di Costantino
  3. Privilegi fiscali per i sacerdoti imperiali

Costantino e la chiesa di Cirta

Anche a Cirta, allora, proprio come a Roma, ove si costruiva la grandiosa chiesa costantiniana dedicata al Salvatore, futuro S. Giovanni in Laterano, Costantino si spese perché i cristiani cattolici della città numida, lacerati dal conflitto donatista, non mancassero di una nuova splendida chiesa e il nuovo pontifex Flavialis avesse un tempio ove alimentare il culto imperiale.

Rinominazione delle città in onore di Costantino

La procedura adottata a Spello per conferire nuovo nome alla città (che previde l’edificazione o il restauro di un tempio e l’ordinazione di un sacerdote per il culto imperiale) fu probabilmente adottata in ognuna delle molte città che ricevettero nomi riferiti direttamente a Costantino o a singoli membri della nuova domus divina: Antaradus (Constantia), Arelate (Constantina), Augustodunum (Flavia Aeduorum), Drepanum (Helenopolis), Maiuma (Constantia), Maximianopolis (Constantia o Constantina) e Portus (Flavia Constantiniana). Sono noti persino un forte sul Danubio chiamato Constantia, un avamposto sull’Osroene denominato Constantina, un luogo in Traconitide divenuto Constantia o Constantina. Difficile è pertanto immaginare che a Byzantion (Constantinopolis) i templi gemelli dedicati per la rifondazione della città non avessero propri sacerdoti. Mentre ne conosciamo vari, adibiti al culto imperiale in Oriente durante il regno di Costantino, niente è noto a Costantinopoli.

Privilegi fiscali per i sacerdoti imperiali

Dalle costituzioni del Codice Teodosiano, tuttavia, sappiamo quali privilegi fiscali furono assicurati da Costantino a flamines perpetui e sacerdotales preposti al culto imperiale: esenzione dall’incarico di praepositi mansionum; esonero dai servizi pubblici connessi con l’annona (ab annonarum praeposituris) e da tutti i munera di genere inferiore, senza dubbio dunque dai munera sordida, come allora concesse anche ai chierici cristiani.

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