Concetti Chiave
- Nel I secolo d.C., la religione greco-romana era in declino, mentre emergeva il Cristianesimo nel mondo mediterraneo sotto il dominio romano.
- I filosofi greci criticavano il politeismo tradizionale per l'antropomorfismo e le debolezze degli dei, percepiti come convenzioni letterarie.
- Il materialismo epicureo e lo stoicismo, che introduceva la Provvidenza divina, rappresentavano nuove forme di pensiero religioso.
- Culti orientali come quelli di Iside, Serapide e Mitra si stavano diffondendo, spesso associati a sètte segrete e cerimonie per iniziati.
- Si creava un terreno fertile per il Cristianesimo, che prometteva fraternità, redenzione e una nuova società basata sull'amore reciproco.
Indice
Il declino delle religioni tradizionali
Quando nel I secolo dopo Cristo compare il Cristianesimo nel mondo mediterraneo, sotto l’unico dominio romano, la religione tradizionale dei Greci e dei Romani era in decadenza. Già i filosofi greci avevano criticato il politeismo, con un numero esagerato di Dei che si comportavano come gli uomini, con le stesse debolezze e gli stessi vizi.
Gli scrittori proponevano ai lettori i vecchi miti ma si trattava solo di convenzioni letterarie a cui nessuno dava importanza. Un esempio molto significativo ci è fornito da Virgilio e da Orazio: nelle loro opere essi cantavano le imprese mitologiche delle divinità, pur essendo personalmente seguaci della filosofia epicurea il cui scopo era quello di dare una spiegazione scientifica ad ogni fatto naturale.Nuove credenze e culti orientali
Ma il materialismo epicureo non era la sola nuova forma di credenza religiosa. Ad esso si opponeva lo stoicismo che introduceva il concetto di Provvidenza divina, di fraternità fra tutti gli uomini e di impassibilità di fronte alle vicende umane. In questa atmosfera di ricerca di una fede diversa e più intima, nella società romana si stavano facendo strada anche i culti orientali: Iside, proveniente dall’Egitto, Serapide originario della Frigia, il Sole di orine siriana. Spesso questi nuovi culti erano collegati a delle sètte segrete che organizzavano riunioni cerimonie sacre per iniziati; fra di esse dobbiamo ricordare i Misteri orfici e il culto di Mitra in cui si parlava di morte e di resurrezione e di atti di purificazione attraverso i quali l’essere umano riusciva a mettersi in contatto con la divinità. I Misteri orfici credevano nella divinità e quindi nell'immortalità dell'anima al fine di evitare la perdita di tale immortalità, la necessità di condurre un'intera vita dedicata alla purezza.
L'emergere del cristianesimo
Nell’insieme si stava preparando un ambiente adatto ad una religione che, rompendo i vecchi schemi politeistici, parlasse di fraternità, di redenzione e di resurrezione e soprattutto che si facesse costruttrice di una nuova società fondata sull’amore reciproco e sull’attesa di un momento che avrebbe riscattato l’uomo da un’esistenza fatta di miseria e di imperfezione. In altre parole, si stava preparando un terreno adatto per riceve il Cristianesimo e la Chiesa Cristiana.
Domande da interrogazione
- Qual era lo stato della religione greco-romana nel I secolo dopo Cristo?
- Quali nuove forme di credenza religiosa stavano emergendo nel mondo romano?
- Come si stava preparando la società romana all'arrivo del Cristianesimo?
La religione greco-romana era in decadenza, criticata dai filosofi per il suo politeismo e i miti erano considerati solo convenzioni letterarie senza importanza.
Stavano emergendo il materialismo epicureo, lo stoicismo e i culti orientali come quelli di Iside, Serapide e Mitra, che introducevano concetti di Provvidenza divina e fraternità.
La società romana si stava preparando con un ambiente adatto a una religione che parlasse di fraternità, redenzione e resurrezione, rompendo i vecchi schemi politeistici e costruendo una nuova società basata sull'amore reciproco.