Concetti Chiave
- Costantino spostò le statue di bronzo a Costantinopoli, non per museizzarle, ma per riflettere la tolleranza religiosa e la protezione della città.
- Le statue erano spesso percepite come talismani con poteri magici e guardate con superstizione, come dimostra un passo del IV secolo.
- Eusebio menziona che Costantino riempì Costantinopoli di costruzioni cristiane, tra cui l'Apostoleion e la Chiesa di Sant'Irene.
- Esiste una contraddizione nelle fonti riguardo alla distruzione dei templi dell'impero sotto Costantino.
- Due complessi statuari significativi menzionati sono la statua del Buon pastore e il gruppo statuario di Daniele con i leoni.
La vendetta di Costantino
Delle statue auree, invece, si prese vendetta in modo diverso». Quindi, secondo Eusebio, Costantino preleva tutte le statue di bronzo (mentre ciò è smentito), le porta a Costantinopoli e le espone in tutte le piazze alla stregua di fantocci, con l’intento di irriderle; in realtà, lo spostamento di queste statue e la loro collocazione nei vari luoghi (ippodromo, foro, palazzo imperiale, etc.) non fu compiuta con un intento esclusivo di museizzazione (per essere ammirate come opere d’arte), quanto piuttosto è plausibile che l’intento fosse quello di riflettere la volontà imperiale di non reprimere l’afflato religioso di chi volesse continuare ad adorare queste statue con preghiere e doni, seppure lontane dai templi: molto spesso queste statue assumevano il valore di talismani, di protezione della città.
Le statue come talismani
Inoltre, secondo alcune fonti si aveva ancora la percezione (che si manterrà ancora a lungo) che tali statue avessero una sorta di poteri magici: “prega per non cadere in tentazione e stai in guardia quando contempli una statua, specialmente se pagana”, un passo risalente al IV secolo che dimostra come le statue fossero viste come oggetti animati, pericolosi e guardati talvolta anche con superstizione.
Costruzioni cristiane a Costantinopoli
Nel capitolo 48.1 della Vita, laddove Eusebio afferma che Costantino riempie Costantinopoli di costruzioni cristiane, va precisato che le costruzioni cristiane realizzate sotto di lui furono l’Apostoleion, la Chiesa di Sant’Irene e un santuario in onore di Sant’Acacio, di tutte quelle che sembrerebbe nominare Eusebio, ci cui comunque non parla specificatamente. In 48.2 sembra contraddirsi, affermando ancora la distruzione di tutti i templi dell’impero; in 49 parla di due complessi statuari: la statua del Buon pastore e il gruppo statuario di Daniele con i leoni.