Concetti Chiave
- Cesare era un abile generale e politico, capace di mantenere un alto profilo politico a Roma.
- L'incontro di Lucca nel 56 a.C. dimostrò la sua abilità diplomatica, ristabilendo un accordo con Pompeo e Crasso.
- Il nuovo accordo prevedeva che Pompeo e Crasso diventassero consoli nel 55 a.C., con Crasso governatore della Siria e Pompeo delle province iberiche.
- Crasso, meno abile come generale, accettò l'incarico in Siria con l'intenzione di espandersi verso sud-est contro i Parti.
- I Parti, un regno emergente proveniente dall'altopiano persiano, si erano espansi fino alla Mesopotamia, sfidando la potenza di Roma.
La genialità di Cesare
La sua genialità sta nel fatto che, oltre ad essere un grande generale in questi termini, oltre ad aver dimostrato l’aspetto civile dell’esercito romano, fu anche capace di mantenere un sentore politico molto alto di ciò che accadeva a Roma: infatti, quando si rese conto che i suoi alleati complici cominciavano a veder male i suoi grandi successi, perché ovviamente offuscavano la loro identità politica e soprattutto Pompeo si stava riavvicinando all’oligarchia senatoria (perché aveva richiamato Cicerone dall’esilio, nel 57 a.C.), Cesare promosse l’incontro di Lucca (56 a.C.).
L'incontro di Lucca
Questa mossa rivela anche la sua grande abilità diplomatica, perché riuscì a ricreare un accordo con Pompeo e Crasso quando la sua fama era alle stelle ed i due mostravano di volersi staccare dall’accordo: questo poteva essere frutto solo di una grande genialità diplomatica; l’accordò ribaltò la situazione: Pompeo e Crasso si sarebbero presentati per il consolato nel 55 a.C., dopodiché Crasso avrebbe ottenuto il governo della Siria, Pompeo quello di entrambe le provincie iberiche e Cesare avrebbe mantenuto per altri 5 anni il pro-consolato delle Gallie.
L'espansione dei Parti
Crasso, che non aveva altrettante capacità come generale, accettò l’incarico in Siria perché pensò che da lì potesse espandersi verso sud-est, mentre all’epoca il Regno dei Parti era diventato un contraltare estremamente serio: i Parti, il cui regno aveva avuto origine nel 250 a.C., quando tribù provenienti dall’Asia centrale si erano insediate nella Partia (una regione dell’altopiano persiano), dal III secolo a.C., approfittando della debolezza dei seleucidi (la dinastia che reggeva la Siria) quando Roma aveva indebolito Antioco III, avevano inevitabilmente potuto sfruttare questa debolezza espandendosi dall’altopiano parto sino al mare; Roma, presa da tanti conflitti in aree differenti, non si rese conto che i Parti si stavano espandendo sia verso il mare che verso l’attuale Iran: quando, per la prima volta, Roma si rese conto che ora c’era un regno altrettanto potente, i Parti si erano già espansi fino alla Mesopotamia.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la strategia diplomatica di Cesare per mantenere l'alleanza con Pompeo e Crasso?
- Quali furono le conseguenze dell'accordo di Lucca per Pompeo, Crasso e Cesare?
- Perché Crasso accettò l'incarico in Siria e quali erano le sue aspettative?
Cesare ha promosso l'incontro di Lucca nel 56 a.C., dimostrando la sua abilità diplomatica nel ricreare un accordo con Pompeo e Crasso, nonostante la sua crescente fama e il desiderio dei due di staccarsi dall'accordo.
L'accordo stabilì che Pompeo e Crasso si sarebbero candidati per il consolato nel 55 a.C.; Crasso avrebbe governato la Siria, Pompeo le province iberiche, e Cesare avrebbe mantenuto il pro-consolato delle Gallie per altri 5 anni.
Crasso accettò l'incarico in Siria sperando di espandersi verso sud-est, nonostante la minaccia crescente del Regno dei Parti, che si era già espanso fino alla Mesopotamia.