Concetti Chiave
- Nel VI secolo a.C., i Galli, un popolo celtico, si stabiliscono in Gallia e successivamente invadono la pianura padana nel 450 a.C., minacciando Roma.
- Nell'ambito delle espansioni romane, Mediolanum (Milano) viene conquistata nel 222 a.C., e Roma stabilisce un'amministrazione tollerante nelle province conquistate.
- Le province romane sono tassate attraverso la decima proporzionale al raccolto e i dazi doganali, mentre le comunità locali devono sostenere le legioni romane.
- Brescia, alleata di Roma, ottiene diritti significativi come la cittadinanza romana nel 49 a.C., diventando un importante centro urbano con infrastrutture romane.
- La cittadinanza romana offre privilegi come l'accesso a cariche pubbliche, vantaggi fiscali e il diritto di partecipare alle assemblee politiche.
Indice
La minaccia dei galli
Roma sconfigge gli Etruschi ma una nuova minaccia proviene da nord: un popolo di origine celtica, chiamati galati o galli si stanzia nel VI sec. a.C. in Gallia (= Francia). Nomadi per necessità, in quanto praticano un’agricoltura rudimentale che li mette in condizione di cercare sempre nuove terre, giungono nella pianura padana nel 450 a.C.
ed invadono il territorio dei veneti. Nel 226 a.C. i galli boi ed insubri muovono dalla pianura padana ed invadono l’Italia centrale ma sono fermati dai Romani a Talamone in Maremma. Successivamente, i Romani portano l’offensiva in territorio gallico e conquistano Mediolanum (Milano) nel 222 a.C.L'amministrazione romana delle province
Ecco come Roma amministra le regioni conquistate nelle quali vengono costituite le province: essa si dimostra generalmente tollerante anche se gli abitanti sono considerati sudditi dello Stato romano. Roma persegue due obiettivi: uno militare teso a rafforzare il dominio nella zona, l’altro economico, volto a reperire nuove entrate. Le tasse principali colpiscono le proprietà terriere e le singole persone. La decima è proporzionale all’entità del raccolto ed è variabile. Vengono imposti i dazi doganali. Le comunità locali provvedono al sostentamento delle legioni romane stanziate lì. Le province sono inizialmente governate dai consoli, poi dai proconsoli e dai propretori . Esse traggono comunque un beneficio economico dall'amministrazione romana poiché vengono in contatto con un mercato ampio quanto tutto il Mediterraneo anche grazie alla costruzione delle necessarie infrastrutture (strade, ponti acquedotti).
Brescia e l'alleanza con Roma
Brescia è il capoluogo dei Galli Cenomani ma la sua fortuna inizia con l’alleanza con Roma: nell’89 a.C. la città ottiene il diritto latino e nel 49 a. C. la piena cittadinanza romana. Brescia si dimostra sempre amica di Roma e l’aiuta a sconfiggere i socii italici.
L'importanza di Brescia nel periodo imperiale
Nel I sec. A.C. Il tracciato della città lombarda segue il modello del castrum (accampamento). Le vie , intersecandosi perpendicolarmente, formano gli isolati (=insulae). Il decumanus maximus (da est a ovest) ed il cardus (da nord a sud) sono le arterie principali. A Brescia c’è il Forum, il Capitolium, la Curia (tribunale) ed il teatro. Nel I sec. D. C. l’imperatore Vespasiano rende più importante il nuovo tempio. I resti delle domus romane conservati nel complesso di Santa Giulia attestano l’importanza raggiunta dalla città nel periodo imperiale. LA statua della Vittoria alata ricorda la sconfitta del generale Vitellio da parte di Vespasiano.
LA cittadinanza romana comporta una serie di privilegi: l’accesso alle cariche pubbliche e alle magistrature, la possibilità di partecipare alle assemblee politiche, vantaggi fiscali e la possibilità, per il singolo cittadino, di essere soggetto di diritto privato.(di poter adire le vie legali in tribunale).
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali minacce affrontate da Roma nel VI e III secolo a.C.?
- Come amministrava Roma le regioni conquistate?
- Quali benefici economici derivavano dall'amministrazione romana delle province?
- Quali privilegi comportava la cittadinanza romana?
Roma affrontò minacce dagli Etruschi e successivamente dai Galli, un popolo celtico che invase l'Italia centrale nel 226 a.C., ma furono fermati dai Romani a Talamone.
Roma amministrava le regioni conquistate costituendo province, dimostrandosi generalmente tollerante, ma considerando gli abitanti sudditi. Perseguiva obiettivi militari ed economici, imponendo tasse e dazi doganali.
Le province beneficiavano economicamente grazie al contatto con un ampio mercato mediterraneo e alla costruzione di infrastrutture come strade e acquedotti.
La cittadinanza romana offriva privilegi come l'accesso alle cariche pubbliche, la partecipazione alle assemblee politiche, vantaggi fiscali e la possibilità di adire le vie legali in tribunale.