Concetti Chiave
- Nel 90 a.C., la lex Iulia concesse la cittadinanza romana a coloro che non si ribellarono a Roma, inclusi gli abitanti di Perugia.
- La lex Plautia Papiria dell'89 a.C. offrì cittadinanza ai ribelli che cessarono le ostilità e ne fecero richiesta, contribuendo alla vittoria politica di Roma.
- Con la concessione della cittadinanza romana, tutta l'Italia divenne parte di Roma, avviando il processo di municipalizzazione e romanizzazione.
- Alcune comunità, come Etruschi e Umbri, non si ribellarono grazie a cittadini influenti che già godevano di cittadinanza romana e avanzavano rapidamente a Roma.
- Famiglie nobili come la gens Perperna e i Vibii sfruttarono la cittadinanza per avanzare politicamente e rafforzare i legami con Roma.
Indice
Concessione della cittadinanza romana
Dunque, già nel 90 a.C., allo scoppio delle ostilità barbare, con la lex Iulia fu concessa la cittadinanza romana a tutti coloro che non avevano preso le armi contro Roma; dunque, anche gli abitanti di Perugia già ricevettero la cittadinanza romana, furono create due nuove tribù rustiche in cui gli abitanti delle città che non si erano ribellate furono inseriti.
Nell’89 a.C., con la lex Plautia Papiria si concesse la cittadinanza romana ai ribelli che, cessando immediatamente le ostilità, ne facessero richiesta al pretore romano; si arrivò ad un esito quasi paradossale: se Roma vinceva la guerra militarmente è perché essa riusciva a ridurre le fila dei rivoltosi con provvedimenti politici che davano ai rivoltosi politici ciò che volevano; Roma vinse, ma dette ai socii ciò che essi volevano.Processo di municipalizzazione
Concedere la cittadinanza romana a tutti i socii significa che, a quel punto, tutta l’Italia diventa Roma, non più solo il Lazio e le colonie romane; tutti gli abitanti d’Italia, un tempo diversificati, acquisiscono la cittadinanza romana: questo dette il via a quello che è chiamato “processo di municipalizzazione” dell’Italia, cioè alla creazione di nuovi municipi (realtà istituzionale ed urbanistica nuova, con cui verrà attuato il processo di romanizzazione della popolazione italica).
Carriere politiche delle famiglie egemoni
Seguendo le vicende di Perugia nel corso del 90-89 possiamo capire perché alcune comunità federate non si ribellarono a Roma: Etruschi ed Umbri non si ribellarono perché, in alcuni casi, Roma aveva già concesso la cittadinanza romana a membri di importanti e ricche famiglie egemoni tra le comunità alleate e quando alcuni membri di famiglie ricche egemoni ricevevano la cittadinanza romana allora essi facevano rapidamente carriera a Roma; dunque, questi membri non si trovavano nella stessa condizione di altri socii, perché essi stessi prendevano delle decisioni in quanto romani. Per esempio, sappiamo che la gens Perperna (gente etrusca antichissima e di nobili origini) annoverava prima legati (ambasciatori di Perugia a Roma) e poi consoli, a partire dal 168 a.C. e questo significa che alcuni membri che si erano distinti (forse per motivi bellici) avevano ricevuto ad hoc, personalmente la cittadinanza romana e dunque, mentre guidavano le scelte politiche di Perugia in funzione di Roma, facevano carriera, diventavano più ricchi, tornavano nelle loro terre ed erano veicoli di alleanza, di legami strettissimi con Roma; così ad esempio anche i Vibii, un cui membro diventerà imperatore romano nel III secolo d.C., così i Voltaci, etc.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale della lex Plautia Papiria nell'89 a.C.?
- Come ha influenzato la concessione della cittadinanza romana il processo di municipalizzazione in Italia?
- Perché alcune comunità federate, come gli Etruschi e gli Umbri, non si ribellarono a Roma?
La lex Plautia Papiria mirava a concedere la cittadinanza romana ai ribelli che cessavano le ostilità e ne facevano richiesta, riducendo così le fila dei rivoltosi attraverso provvedimenti politici.
Concedere la cittadinanza romana a tutti i socii ha trasformato tutta l'Italia in Roma, avviando il processo di municipalizzazione che ha portato alla creazione di nuovi municipi e alla romanizzazione della popolazione italica.
Alcune comunità non si ribellarono perché Roma aveva già concesso la cittadinanza romana a membri di importanti famiglie egemoni, permettendo loro di fare carriera a Roma e di mantenere stretti legami con essa.