Concetti Chiave
- La Biblioteca di Alessandria, fondata nel 3° secolo a.C., era il principale centro culturale e di ricerca del mondo antico, con una collezione stimata tra 400.000 e 700.000 volumi.
- I Tolomei, per arricchire la collezione, inviavano emissari in Grecia e Asia Minore e imponevano la copia dei manoscritti a ogni vascello che attraccava ad Alessandria.
- La biblioteca contribuì allo sviluppo della filologia e ospitava studi in medicina, astronomia, matematica e altre discipline scientifiche, con figure illustri come Euclide ed Eratostene.
- Oltre al palazzo reale, la biblioteca includeva una sezione pubblica nel Serapeo, un tempio dedicato a Serapide, che serviva anche come luogo di culto sincretico.
- La distruzione della Biblioteca di Alessandria è avvolta nel mistero, con ipotesi che vanno dagli incendi alle guerre e al disinteresse imperiale, culminando nel suo declino e oblio.
Indice
- La fondazione e la collezione
- La leggenda dei manoscritti
- La nascita della filologia
- Le discipline scientifiche
- La divisione della biblioteca
- Il culto di Serapide
- Il Museo e i suoi progressi
- Le figure illustri del Museo
- La distruzione della biblioteca
- Il declino e la fine
- Le cause della distruzione
- La rinascita moderna
La fondazione e la collezione
La biblioteca di Alessandria è considerata il più importante centro culturale e di ricerca del mondo antico, fondata nel 3° secolo a.C.
dai Tolomei, arrivò a contare nella sua collezione una vastissima quantità di volumi e rotoli che si ritiene potesse variare tra i 400.000 e i 700.000 elementi.
Per costituire la collezione della biblioteca i Tolomei inviarono i loro emissari in tutta la Grecia e in Asia minore, con il compito di ricercare preziose copie di testi antichi.
La leggenda dei manoscritti
L’assidua ricerca di volumi aveva portato alla diffusione di una leggenda secondo la quale, ogni vascello che fosse entrato in città avrebbe dovuto consegnare tutti i manoscritti in suo possesso affinché fossero copiati.
La nascita della filologia
Tramite la figura dei copisti venivano salvaguardati e diffusi molti volumi, che costituivano un patrimonio letterario e scientifico di grandissimo valore e prestigio, che era in continuo accrescimento grazie alle nuove copie che erano trascritte diligentemente a mano.
Il confronto di diverse versioni dei medesimi testi ad Alessandria favorì la nascita e il seguente sviluppo della filologia, ovvero la disciplina relativa alla ricostruzione e alla corretta interpretazione dei documenti letterari di una determinata cultura.
Le discipline scientifiche
Oltre alla letteratura era coltivato lo studio di molte discipline scientifiche, che comprendevano la medicina, l’astronomia, la matematica e la geometria, di cui si occupò anche il celebre Euclide.
La divisione della biblioteca
Si ritiene che la biblioteca fosse divisa in due parti: la più grande, situata all'interno del palazzo reale, era accessibile agli studiosi del Museo e custodiva la maggior parte dei testi, a cui era aggiunta una parte più piccola all'esterno della corte nel Serapeo, costruita successivamente quando la struttura originaria non aveva più spazio per i libri e le persone, era aperta al pubblico per la consultazione e la lettura dei volumi conservati.
Nel grande tempio di Serapide infatti era ospitata l’unica raccolta libraria che poteva essere liberamente accessibile ai cittadini, per la consultazione e la lettura dei volumi, che dunque svolgeva la funzione che assumono le biblioteche nella nostra società.
Il culto di Serapide
Il dio appartenente al pantheon greco-egizio, Serapide, il cui culto fu introdotto intorno al III secolo a.C. da Tolomeo I, fu onorato ad Alessandria d'Egitto con la costruzione del Serapeo.
Serapide era considerato dai fedeli come il Signore dell'Universo, il dio dell'oltretomba, della fecondità, della guarigione e del Sole, tra le sue peculiarità vi era quella di essere un dio “sincretico”, in quanto era nato per conciliare le idee religiose delle diverse comunità presenti ad Alessandria, tra cui Greci, Egizi e perfino Ebrei monoteisti.
Il Museo e i suoi progressi
La Biblioteca e il Serapeo facevano parte del Museo, un’ istituzione che precedeva le successive università, ed era costituito da un edificio dedicato alle Muse, ossia alle figlie di Zeus.
Fu in questo luogo che vennero fatti importanti progressi in molte discipline, per esempio venne determinata per la prima volta la circonferenza esatta del globo terrestre, furono disegnate le mappe delle costellazioni e furono effettuate le prime operazioni sul corpo umano.
Rappresentava un importante luogo d'incontro tra dotti, ma anche un importante centro di insegnamento, in quanto per secoli fu la massima istituzione culturale esistente nel mondo ellenistico.
Le figure illustri del Museo
Tra le figure che si sono distinte all’interno del Museo per importanti scoperte o progressi in diverse discipline possiamo ricordare il celebre Euclide, ma anche Eratostene (matematico, astronomo, geografo, poeta, filologo e filosofo), il medico fondatore della medicina sperimentale Erofilo, Ipazia (matematica, astronoma e filosofa) e suo padre, Teone di Alessandria, studioso di matematica, di astronomia e direttore del museo.
Il termine “museo” è entrato nel dizionario comune in molte lingue moderne, per indicare un luogo dove sono conservate collezioni di opere d'arte o reperti archeologici.
La distruzione della biblioteca
La grande collezione di volumi che era conservata ad Alessandria però non ci è giunta interamente a causa della distruzione della biblioteca stessa a opera dei cristiani.
Le ragioni della distruzione della Biblioteca sono tuttora avvolte nel mistero, in quanto le fonti che la riguardano sono contrastanti e incomplete, rendendo difficile una ricostruzione degli eventi fedele a ciò che è accaduto realmente.
Il declino e la fine
Dopo la metà del II secolo, le guerre di conquista non permisero ai Tolomei di portare avanti il progetto culturale che avevano intrapreso molti decenni prima, così la Biblioteca ed il Museo persero sempre di più il loro ruolo di prestigioso centro del sapere.
Quando l’Egitto divenne provincia romana gli imperatori persero interesse per la biblioteca considerandola troppo costosa e così i continui tagli al personale, alle finanze e le numerose imposizioni burocratiche la portarono all’oblio e al declino.
Quando scomparve, probabilmente in un grande incendio durante la conquista dell’Egitto da parte di Giulio Cesare, i documenti e il sapere in essi contenuti andarono in gran parte persi.
Le cause della distruzione
Fonti successive affermano che la biblioteca abbia continuato ad esistere dopo questo incendio, infatti si ritiene che solo parte dei libri vennero effettivamente distrutti in quanto si trovavano depositati in un magazzino nei pressi del porto.
Un’altra fonte afferma che la biblioteca di Alessandria, sia stata distrutta in una data vicina al 400 d.C. come conseguenza dell’editto dell’imperatore Teodosio I del 391, con il quale fu stabilito che l’unica religione ammessa all’interno dell’Impero di Roma fosse il cristianesimo, come indicato dal concilio di Nicea del 325.
Non si può ancora definire con precisione quale sia stata la causa della distruzione dell’antica Biblioteca, le possibilità riguardano gli incendi ripetuti nei secoli, l’invasione araba e il disinteresse degli imperatori, lasciando però invariata la conseguente distruzione del patrimonio della biblioteca.
La rinascita moderna
Questa importante istituzione, considerata la più importante biblioteca del mondo antico e il principale centro di sviluppo della cultura ellenica, venne completamente rasa al suolo più volte tra l’anno 48 a.C. e il 642 d.C. e dimenticata fino all’anno 2002 quando fu edificata la moderna Bibliotecha Alexandrina.
Domande da interrogazione
- Qual era l'importanza della Biblioteca di Alessandria nel mondo antico?
- Come veniva arricchita la collezione della Biblioteca di Alessandria?
- Quali discipline erano studiate presso la Biblioteca e il Museo di Alessandria?
- Quali furono le cause della distruzione della Biblioteca di Alessandria?
- Quando e come è stata commemorata la Biblioteca di Alessandria nei tempi moderni?
La Biblioteca di Alessandria era considerata il più importante centro culturale e di ricerca del mondo antico, con una collezione che poteva contare tra i 400.000 e i 700.000 volumi e rotoli.
I Tolomei inviarono emissari in tutta la Grecia e in Asia Minore per cercare preziose copie di testi antichi, e ogni vascello che entrava in città doveva consegnare i manoscritti per essere copiati.
Oltre alla letteratura, si studiavano molte discipline scientifiche come medicina, astronomia, matematica e geometria, con contributi di figure come Euclide ed Eratostene.
Le cause della distruzione sono avvolte nel mistero, con fonti contrastanti che parlano di incendi, invasioni e disinteresse imperiale, rendendo difficile una ricostruzione precisa degli eventi.
La Biblioteca di Alessandria è stata commemorata con la costruzione della moderna Bibliotheca Alexandrina nel 2002, dopo essere stata dimenticata per secoli.