Concetti Chiave
- La Bibbia è considerata il più grande bestseller di tutti i tempi, composta da testi scritti tra il 1000 a.C. e il 327 a.C., ed è chiamata "Tanakh" in ebraico.
- Il termine "Bibbia" deriva dal greco "Biblion", che significa libri, riferendosi alla traduzione greca della Tanakh.
- La Bibbia è divisa in tre categorie: Torah (pentateuco), Nevi'im (profeti) e Khetuvim (libri sapienziali), ciascuna con specifici contenuti religiosi e storici.
- La lingua originale della Bibbia è l'ebraico, che cadde in disuso nel V secolo a.C. ma fu ripreso nel XIX secolo dagli ebrei ortodossi.
- Il nome di Dio è vietato essere pronunciato o scritto nella cultura ebraica, rappresentato invece dal Tetragramma sacro YHWH.
Indice
Il bestseller biblico
La Bibbia (considerando antico e nuovo testamento) è il più grande bestseller di tutti i tempi. Essa non è altro che il frutto dell'unione di tutti i testi scritti dal 1000 a.C al 327 a.C.
Origini e significato del Tanakh
In ebraico è chiamata "Tanakh" un acronimo che indica i testi sacri dell'ebraismo;
considerando che in ebraico non esistono le vocali, l'associazione è la seguente:
- T = Torah
- N = Nevi'im
- Kh = Khetuvim
Il termine "Bibbia" deriva dal greco Biblion (libri), titolo che fu dato alla traduzione in greco della Tanakh ad opera di 70 dotti ebrei.
Composizione della Bibbia
La Bibbia è composta da trenta libri, divisi in tre categorie:
1) Torah (pentateuco), comprende i primi cinque libri dell'antico testamento, composta da:
- Genesi, dove viene descritta la creazione.
- Esodo, dove viene descritta la fuga degli Ebrei dall'Egitto e la prima parte del discorso di Mosè.
- Deuteronomio, dove viene descritta la seconda parte del discorso di Mosè.
- Levitico, che contine gli insegnamenti per i sacerdoti.
- Numeri, che contiene la legge ebraica (comprende anche le limitazioni gastronomiche).
2)Nevi'im (profeti), comprende i libri storici, cioè testi che narrano la storia del popolo di Israele, ma sempre sotto un punto di vista strettamente religioso(esempio: libro di Ester) e i libri profetici, cioè testi contenenti previsioni e riflessioni dei profeti (esempio: Isaia).
3)Khetuvim(libri spienziali), comprende i libri poetici, cioè soprattutto trascrizioni di canti che si soleva intonare in luoghi di culto (esempio: Salmi) e delle narrazioni che non rientrano nei libri storici (esempio: Giobbe).
Lingua e traduzioni bibliche
La lingua ufficiale della Bibbia è l'ebraico, un'idioma parlato dagli Ebrei che si perse intorno al V secolo a.C.
in concomitanza con l'entrata in scena dell'aramaico, il quale a sua volta sparirà nel giro di 500 anni a favore di altre lingue. Intorno agli inizi del 1800, degli Ebrei ortodossi ripresero in mano l'ebraico, riadattandolo secondo le necessità di allora.
Successivamente a questa introduzione fu vietato di tradurre la Bibbia in qualsiasi altra lingua.
Il Tetragramma sacro
La cultura ebraica prevede che, chi sia padrone di un oggetto, animale o persona, abbia il diritto di darle un nome. Al contrario, se un essere inferiore osasse dare un nome al suo padrone, dovrebbe essere punito.
Per questo motivo è vietato dare un nome a Dio in quanto, essendo egli superiore, avrebbe scatenato la collera su chiunque lo scrivesse o pronunciasse. Perciò Dio è sempre indicato col Tetragramma sacro YHWH (adattamento latino: Yaweh) che in ebraico significa: Io(Y) Sono(H) Colui(W) che Sono(H).
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "Bibbia"?
- Come è composta la Bibbia ebraica?
- Qual è la lingua ufficiale della Bibbia e cosa è successo a questa lingua nel tempo?
- Perché è vietato dare un nome a Dio nella cultura ebraica?
Il termine "Bibbia" deriva dal greco "Biblion" che significa "libri", ed è stato dato alla traduzione greca della Tanakh realizzata da 70 dotti ebrei.
La Bibbia ebraica è composta da tre categorie di libri: la Torah (pentateuco), i Nevi'im (profeti) e i Khetuvim (libri sapienziali).
La lingua ufficiale della Bibbia è l'ebraico, che si perse intorno al V secolo a.C. con l'avvento dell'aramaico, ma fu ripreso e riadattato dagli Ebrei ortodossi agli inizi del 1800.
È vietato dare un nome a Dio perché, essendo superiore, dare un nome a Lui significherebbe scatenare la Sua collera. Dio è quindi indicato con il Tetragramma sacro YHWH.