Concetti Chiave
- Belisario, generale bizantino di origine tracia, iniziò la sua carriera sotto l'imperatore Giustino e servì nelle guardie di Giustiniano.
- Distintosi per la repressione della rivolta di Nika e la vittoria contro i Vandali in Africa, fu un comandante chiave nelle campagne di Giustiniano.
- Durante la guerra greco-gotica, conquistò importanti città italiane ma fu ostacolato dalla mancanza di rinforzi contro Totila.
- Accusato ingiustamente di complotto, cadde in disgrazia ma fu successivamente riabilitato e morì nel 565.
- La leggenda di Belisario mendicante è considerata infondata, con molti critici che sostengono abbia vissuto una vecchiaia agiata.
Indice
Origini e carriera iniziale
Il generale bizantino Belisario era originario della Tracia (corrispondente grosso modo all’odierna Bulgaria), dove nacque verso il 500. Di famiglia contadina, inizio la sua carriera militare sotto l’imperatore Giustino, per servire poi nelle guardie di Giustiniano; quando Giustiniano salì al trono, Belisario fu promosso ai gradi più alti dell’esercito. All’inizio della sua carriera, sconfisse più volte i Persiani. Nel 532, represse nel sangue anche una rivolta, chiamata rivolta di Nika, scoppiata a Costantinopoli contro Giustiniano.
Conquiste in Africa e Italia
In pochi mesi, fra il 533 e il 534, con un esercito composto da 15.000 soldati Greci, annientò il regno dei Vandali in Africa: il re vandalo fu fatto prigioniero ed inviato a Costantinopoli, dove fu trattato con clemenza e il suo regno fu annesso all’Impero. L’anno successivo, affiancato da Narsete, Belisario intraprese la guerra contro i Goti (guerra greco-gotica) contro la dominazione dei Goti in Italia. Il motivo ufficiale dell’intervento nella penisola fu l’uccisione di Amalasunta, protetta da Giustiniano, da parte del marito Teodato. Dopo essere sbarcato in Sicilia, quasi senza colpo ferire, conquistò Siracusa e Palermo per poi raggiungere Messina e da qui passare a Reggio ed impossessarsi di Napoli. Dopo varie vicende, nel 540 conquistò Ravenna e fece prigioniero il re degli Ostrogoti, Vitige, che nel frattempo aveva sostituito Teodato.
Ritorno a Costantinopoli e nuove sfide
Richiamato a Costantinopoli, gli furono affidate delle imprese molto rischiose sul fronte della Mesopotamia da cui uscì sempre vittorioso. L’invidia e anche un certo timore che la sua presenza incuteva alla corte imperiale, lo privarono di ogni comando militare, ma due anni dopo fu reintegrato nell’incarico per poter ristabilire l’ordine in Italia dove i Goti si erano impadroniti di nuovo del potere. Purtroppo non fu in grado di portare a termine l’impresa contro il re Totila, come desiderava, perché Costantinopoli gli rifiutò a più riprese di inviargli dei rinforzi. Compì le sue ultime imprese difendendo valorosamente la capitale dell’impero d’Oriente dagli attacchi delle forze bulgaro-slave.
Caduta in disgrazia e riabilitazione
Nel 562, fu scoperto un complotto contro l’imperatore e i responsabili furono arrestati. Uno di essi, Sergius, venne torturato ed accusò Belisario di essere stato un complice. L’intendente di Belisario che partecipò al finanziamento dei cospiratori, confermò l’informazione e la stessa cosa fece un ufficiale. Belisario non si difese e per questo cadde in disgrazia. Posto in residenza sorvegliata, l’anno successivo ritrovò i suoi incarichi e soprattutto i favori dell’imperatore. Alcuni studiosi ritengono assai improbabile la responsabilità di Belisario perché era troppo anziano e si era sempre mantenuto leale, senza contare che avrebbe avuto mezzi più efficaci per ribellarsi. A causa di questo episodio, negli anni, divenne uso comune rievocare il nome di Belisario per ricordare e condannare l'ingratitudine mostrata da alcuni sovrani nei confronti dei loro servitori. Infatti, la leggenda narra che Belisario trascorse gli ultimi anni della sua vita in miseria e appositamente privato della vista dall’imperatore. Si narra, fra l’altro, che andasse errando per le vie di Costantinopoli mendicando ed accompagnato da un cane, portando un cartello con la scritta “obolum Belisario”. Molti critici sono concordi nel sostenere che si tratta di una pura e semplice leggenda e che invece il grande comandante visse la sua vecchiaia negli agi e anche se caduto in disgrazia, poco tempo dopo fu riabilitato e reintegrato nei suoi averi. Morì nel 565.
Domande da interrogazione
- Chi era Belisario e quale fu la sua origine?
- Quali furono le principali imprese militari di Belisario?
- Perché Belisario cadde in disgrazia alla corte imperiale?
- Qual è la leggenda associata agli ultimi anni di vita di Belisario?
- Come viene ricordato Belisario nella storia?
Belisario era un generale bizantino originario della Tracia, nato intorno al 500, di famiglia contadina.
Belisario sconfisse i Persiani, represse la rivolta di Nika, annientò il regno dei Vandali in Africa, e combatté contro i Goti in Italia.
Fu accusato di complicità in un complotto contro l'imperatore, ma molti studiosi ritengono improbabile la sua colpevolezza.
La leggenda narra che Belisario visse in miseria, mendicando per le strade di Costantinopoli, ma molti critici sostengono che visse in agiatezza.
Belisario è ricordato per la sua lealtà e le sue imprese militari, e il suo nome è usato per condannare l'ingratitudine dei sovrani verso i loro servitori.