Concetti Chiave
- I beduini, nomadi del deserto arabico, erano dediti alla pastorizia e alle razzie, mentre gli abitanti delle oasi si occupavano di agricoltura e commercio.
- Il deserto ha influenzato il carattere arabo, con un forte senso di appartenenza al clan, coraggio e un'attitudine verso la libertà e l'ospitalità.
- Nella società nomade, le donne partecipavano alla vita comunitaria con un ruolo simile a quello degli uomini, data la durezza delle condizioni di vita.
- Le tribù erano guidate da uno sceicco con poteri limitati, mentre in guerra il comando passava spesso a un rais, un leader militare.
- Le tribù praticavano la vendetta e le guerre tribali erano comuni, spesso scatenate da razzie o dispute per pascoli e sorgenti.
Indice
Vita delle tribù nomadi
Nelle zone desertiche che si estendono nella parte centrale della penisola arabica vivevano tribù nomadi di "beduini” (cosi chiamati dal termine arabo bedewi, “abitanti della steppa”), dedite alla pastorizia e alle razzie. Nelle oasi e sulla costa del Mar Rosso, dove le condizioni ambientali erano migliori si erano stanziati agricoltori, artigiani e commercianti che popolavano centri di dimensioni solitamente modeste.
Caratteristiche della popolazione araba
La presenza del deserto sembra aver segnato alcuni tratti del carattere e del comportamento della popolazione araba e in particolare di quella nomade: un forte senso di appartenenza al proprio clan, un grande coraggio, un forte attaccamento alla libertà; accanto a questi tratti bisogna ricordare il vivissimo senso dell’ospitalità (per chi vive nel deserto, infatti, trovare rifugio e ospitalità). La donna, come spesso accade in condizioni di vita particolarmente ostili e dure, partecipava alla vita comunitaria in una posizione non molto dissimile da quella dell’uomo.
Organizzazione sociale delle tribù
Alla base dell’organizzazione sociale delle popolazioni nomadi vi era la tribù, a capo della quale veniva eletto uno “sceicco” (in arabo sayyid); lo sceicco, in realtà, deteneva poteri piuttosto limitati ( per esempio, non poteva emanare leggi). In tempo di guerra lo sceicco talvolta era sostituito nel ruolo di capotribù da un comandante militare (rais). La tribù era responsabile collettivamente degli atti di tutti coloro che ne facevano parte: così, se un suo membro commetteva un crimine, la responsabilità veniva condivisa dall’intero gruppo.
Conflitti tra tribù
In questo modo tra le diverse tribù scoppiavano spesso vere e proprie guerre, anche perché il riscorso alla vendetta per rifarsi dei torti subiti (in particolare razzie o dispute per il controllo dei pascoli o delle sorgenti) era largamente diffuso.