freddysku99
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Concetti Chiave

  • La morte di Cesare portò a una lotta di potere tra Ottaviano e Marco Antonio, culminando nella formazione del secondo triumvirato con Emilio Lepido.
  • Ottaviano, diversamente da Cesare, si circondò di abili collaboratori e gestì le alleanze con astuzia, infine assumendo il controllo dell'Occidente.
  • Dopo la sconfitta di Antonio ad Azio, Ottaviano consolidò il suo potere e si presentò come il difensore della tradizione, inaugurando l'età augustea di pace e prosperità.
  • Augusto riorganizzò l'amministrazione di Roma e dell'Impero, creando nuovi magistrati e suddividendo l'Italia in regioni per migliorare il controllo e la riscossione dei tributi.
  • Sotto Augusto, l'esercito fu reso più professionale e la flotta potenziata, mentre le arti e la cultura fiorirono grazie a finanziamenti pubblici e alla costruzione di opere monumentali.

La morte di Cesare ( 15 marzo 44 a. C.) apre la lotta per la supremazia tra il generale Antonio e l’erede designato Ottaviano. Il Senato e gli anticesariani, temendo Antonio, appoggiano Ottaviano nel tentativo di restituire potere alle istituzioni repubblicane;e Ottaviano,con l’approvazione del senato, forma il secondo triumvirato (43 a.C.)insieme a Marco Antonio e il generale Emilio Lepido.

Indice

  1. Il secondo triumvirato
  2. Ottaviano e la spartizione dell'impero
  3. La vittoria di Ottaviano
  4. Le riforme di Augusto
  5. L'età di Augusto

Il secondo triumvirato

Con lo scopo di rivendicare la morte di Cesare,durante il triumvirato,vennero emesse delle liste di proscrizione per ricercare ed uccidere i cospiratori e gli oppositori di Cesare.

I triumviri reprimono così gli oppositori uccidendone migliaia, ed espropriandone i beni per finanziare i propri eserciti. Lo scontro decisivo avviene a Filippi (42 a.C.), dove Ottaviano e Antonio sconfiggono l’esercito repubblicano di Bruto e Cassio.

Ottaviano e la spartizione dell'impero

Ottaviano era molto diverso dallo zio cesare,non solo per l’aspetto fisico. Cesare governava singolarmente e in modo autoritario;mentre il nipote seppe sempre circondarsi dai migliori collaboratori. Ottaviano,d’altro canto, non ebbe la stessa abilita militare dello zio,ma riuscì comunque a gestire le alleanze con abilità e astuzia. Nella successiva spartizione dell’impero, Ottaviano assume il governo dell’Occidente, Antonio dell’Oriente minacciato dai Parti,e infine Lepido dell’Africa.

La vittoria di Ottaviano

Ottaviano, riportato l’ordine in Italia,accusa Antonio della sua relazione con la regina d’Egitto Cleopatra per farlo apparire un despota orientale e un traditore. Dopo lo scontro risolutivo sul mare di Azio (31 a .C.) Antonio, sconfitto, si suicida insieme a Cleopatra (30 a.C.). Ottaviano,ormai vincitore assoluto e unico successore di cesare, detto Augusto (consacrato), si presenta, anche grazie a un’abile campagna di propaganda come difensore della tradizione e artefice di una nuova epoca di pace (nota come età augustea), ordine e prosperità: la grande popolarità gli permette di assumere molte cariche e di esercitare di fatto un potere assoluto senza apparire un tiranno.

Così egli ricostituì l'unità dello stato dopo quasi un secolo di guerre civili,e fu a tutti gli effetti il primo imperatore romano.

Le riforme di Augusto

A Roma per controllare meglio la città creò nuovi magistrati:

- il prefetto urbano che aveva il compito di mantenere l’ordine;

- il prefetto dei vigili che aveva compiti di polizia, vigilanza notturna e spegnimento degli incendi.

Augusto inoltre creò una sua guardia del corpo, quella dei Pretoriani, che era composto dai migliori giovani italiani.

Per rendere più sicura la riscossione dei tributi, divise l’Italia in 11 regioni e l’Impero in 25 province, collegate tra loro da una rete stradale efficiente(la più importante fu la via Appia,lunga quasi 540 km).

Augusto limitò le operazioni militari alle zone dove vi era la necessità per garantire la sicurezza dell’Impero.

Tanto che ad oriente fissò i confini d’accordo con i Parti, ad occidente pacificò la costa iberica, e stabilì il confine con il Reno e il Danubio rinunciando ad aggiungere al suo Impero la Germania.

L'età di Augusto

Augusto istituì un servizio militare obbligatorio che durava almeno vent’anni. Una volta congedati i soldati ricevevano una somma di denaro,un po’ di terra e la cittadinanza romana. In totale l’esercito romano disponeva di 150.000 uomini. Inoltre vennero introdotti dei medici da campo che prestavano il primo soccorso con particolari utensili e erbe medicinali. Anche la flotta venne potenziata e resa permanente.

L’età di Augusto fu il periodo più felice della storia. Augusto incoraggiò lo sviluppo dell’arte e della cultura tramite dei finanziamenti pubblici.

Promosse inoltre la realizzazione di grandiose opere pubbliche e monumenti, e riorganizzò l’attività letterarie tramite suoi fedeli collaboratori.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze della morte di Cesare per Ottaviano?
  2. La morte di Cesare portò a una lotta per la supremazia tra Ottaviano e Antonio, con il Senato che appoggiava Ottaviano per ripristinare il potere repubblicano. Ottaviano formò il secondo triumvirato e sconfisse gli oppositori a Filippi.

  3. In che modo Ottaviano differiva da Cesare nel suo modo di governare?
  4. Ottaviano si circondava di collaboratori esperti e gestiva le alleanze con abilità, a differenza di Cesare che governava in modo autoritario e singolare.

  5. Quali riforme amministrative e militari introdusse Augusto?
  6. Augusto creò nuovi magistrati per mantenere l'ordine a Roma, divise l'Italia e l'Impero in regioni e province, e rese l'esercito più professionale con un servizio militare obbligatorio e una flotta potenziata.

  7. Come Augusto gestì i confini dell'Impero?
  8. Augusto stabilì confini sicuri con accordi con i Parti a oriente, pacificò la costa iberica a occidente, e fissò i confini con il Reno e il Danubio, rinunciando a espandere l'Impero in Germania.

  9. Quali furono i contributi di Augusto allo sviluppo delle arti e della cultura?
  10. Augusto incoraggiò lo sviluppo delle arti e della cultura con finanziamenti pubblici, promosse opere pubbliche e monumenti, e riorganizzò l'attività letteraria tramite collaboratori fidati.

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