Concetti Chiave
- La crescente potenza di Atene suscitava l'invidia e l'opposizione dell'aristocrazia spartana, portando a tensioni inevitabili.
- La guerra tra Atene e Sparta iniziò nel 431 a.C., segnando il conflitto con invasioni e un'epidemia devastante che colpì Atene.
- Nonostante la pestilenza e le battaglie inconcludenti, Atene e Sparta raggiunsero una tregua temporanea nel 421 a.C., nota come pace di Nicia.
- La tregua fu breve e la guerra riprese con l'ambiziosa ma mal pianificata spedizione ateniese in Sicilia, diretta contro Siracusa.
- Alcibiade, figura carismatica e controversa, spinse Atene verso la guerra in Sicilia, ma la spedizione fallì a causa di cattiva gestione e preparazione.
Indice
La crescente potenza di Atene
La potenza di Atene diveniva sempre più grande. L’antica aristocrazia spartana vedeva malvolentieri l’accrescersi del prestigio e dell’attività delle popolazioni dell’Attica. L’orgoglio dorico spinse i Lacedemoni ad armarsi e ad ostacolare con tutti i mezzi di progresso degli Ateniesi. Così la guerra diventò inevitabile. La contesa fu lunga e dura e le città rivali si logorarono in tutta una serie di attacchi e contrattacchi sul mare e nella penisola. Alla fine il solo risultato dell’aspra lotta intestina fu l’indebolimento delle forze dell’Ellade.
Inizio della guerra del Peloponneso
Prima fase della guerra: Le ostilità ebbero inizio nel 431 a. Cr. Il formidabile esercito esercito dorico invase l’Attica, costringendo gli avversari a chiudersi nella città. Atene, cinta da poderose mura, resisteva validamente e si preparava a contrattaccare sul mare, avendo fede nella vittoria; ma, all’improvviso, scoppiò una terribile pestilenza, che apportò infiniti lutti e stroncò l’esistenza di Pericle. Atene superò tuttavia quel difficile momento e continuò la lotta. Dopo tutta una serie di vittorie e sconfitte non risolutive, le due parti belligeranti pervennero al fine, nel 421 a. Cr., alla pace, che fu detta pace di Nicia dal nome di colui che l’aveva negoziata. Ma, in realtà, fu soltanto una breve tregua.
La spedizione fallita in Sicilia
La spedizione in Sicilia: La guerra riprese, pochi anni dopo, con rinnovata violenza. Gli Ateniesi decisero di conquistare la fertilissima Sicilia e di sottomettere le fiorenti colonie spartane di quell’isola. Essi, pertanto, volsero tutti i loro sforzi contro la città di Siracusa, ricca, potente e ben difesa. Aveva incitato i cittadini a compiere quell’avventuroso tentativo Alcibiade, giovane audace, irrequieto, intelligente e ambiziosissimo. Colto e spregiudicato, non teneva in gran conto le tradizioni e i precetti degli uomini d’un tempo. Alcibiade infervorò gli Ateniesi alla guerra contro Siracusa. Ma la temeraria impresa fallì miseramente per l’inadeguata preparazione e per la cattiva condotta delle operazioni.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della guerra tra Atene e Sparta?
- Quale evento inaspettato colpì Atene durante la prima fase della guerra?
- Chi fu il promotore della spedizione ateniese in Sicilia e quale fu il suo esito?
La crescente potenza di Atene e l'orgoglio dorico di Sparta portarono a tensioni inevitabili, culminando in una guerra lunga e dura.
Una terribile pestilenza scoppiò ad Atene, causando molte perdite e la morte di Pericle, ma la città riuscì a continuare la lotta.
Alcibiade, giovane ambizioso e audace, incitò gli Ateniesi alla spedizione in Sicilia, che fallì miseramente a causa di una preparazione inadeguata e cattiva condotta delle operazioni.