Fabrizio Del Dongo
Genius
4 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • La guerra del Peloponneso, combattuta tra il 431 e il 404 a.C., coinvolge Atene e Sparta, con le rispettive alleanze, la Lega di Delo e la Lega del Peloponneso.
  • Le ostilità nascono dal desiderio di Atene di espandere il proprio dominio, causando tensioni e rivalità con Sparta, che alla fine prevale.
  • Il conflitto si sviluppa in tre fasi: l'assedio di Atene, la spedizione fallimentare in Sicilia e la definitiva sconfitta ateniese a Egosotamio.
  • La mutilazione delle erme, un evento sacrilego, segna l'inizio della spedizione ateniese in Sicilia, che si conclude con una grave sconfitta.
  • Alcibiade, inizialmente sostenitore della guerra, tradisce Atene e si rifugia a Sparta, influenzando l'esito del conflitto a favore degli spartani.

La guerra del Peloponneso, che si combatte dal 431 al 404 a.C. , vede come protagonisti Atene e Sparta, entrambe organizzate in due alleanze: Atene, che con la Lega di Delo riunisce intorno s sé tutte le sue città alleate. Invece le città alleate di Sparta costituiscono la Lega del Peloponneso. Le cause sono da individuare nel desiderio di Atene di espandere il proprio dominio, il che provoca una grande rivalità fra le due città. Essa si conclude con la vittoria di Sparta per cui Atene è costretta a ridurre la sua flotta navale a 12 triremi, a rinunciare ai propri territori e ad accettare di essere governata da un governo filo spartano.

Indice

  1. Le fasi iniziali del conflitto
  2. La mutilazione delle erme e Alcibiade
  3. La disfatta ateniese e la fine della guerra

Le fasi iniziali del conflitto

La guerra si sviluppa in 3 fasi:

Durante la 1.a fase Atene è assediata dall’esercito spartano, ma Atene resiste. Purtroppo ad Atene scoppia la peste a causa della quale muore Pericle. Questa fase termine con la battaglia di Anfipoli nel 422 e con la pace di Nicea nel 421che, però viene definita “pace armata”

La mutilazione delle erme e Alcibiade

La seconda fase inizia con l’attacco di Siracusa, alleata di Sparta, da parte della flotta ateniese, intervenuta in appoggio di Segesta. Veramente, ad Atene non tutti erano d’accordo per riprendere la guerra. Il partito a favore della guerra era capeggiato da Alcibiade, figlio di Pericle, con una grande capacità oratoria, anche disonesto Nel 415, prima della partenza della flotta, si ha l’episodio della mutilazione delle statue sacre (= erme). Le erme erano delle statue quadrangolari con la testa del dio Ermete, poste lungo le strade di Atene per proteggere gli abitanti e, per questo, erano considerate sacre. Il giorno prima della partenza del corpo di spedizione inviato in Sicilia per combattere contro Siracusa, le erme furono mutilate da sconosciute; il popolo interpretò questo fatto come un annuncio di sciagure e molti erano del parere che la spedizione in Sicilia non avrebbe dovuto aver luogo. La flotta partì lo stesso, ma fu costituita una commissione con il compito di indagare ed individuare il colpevole. La flotta ateniese era appena arrivata in Sicilia quando giunse la notizia che Alcibiade era coinvolto nella mutilazione delle erme. Egli si dichiarò innocente, ma comunque di essere pronto a rientrare in patria per essere giudicato. Invece tradì Atene e si rifugiò a sparta, mettendosi a servizio dell’esercito nemico. Pare che questo episodio di cui fu incolpato Alcibiade, in realtà fosse stato un mezzo per provocare la rivolta del popolo per opporsi ad Alcibiade ed abbattere il governo ateniese.

La disfatta ateniese e la fine della guerra

A seguito alla diserzione di Alcibiade, l’esercito ateniese si trovò allo sbando e subì una grave sconfitta nel 413.

La terza fase riprende nello stesso anno. Anche questa è favorevole a Sparta. Infatti Sparta occupa la fortezza di Decelea, impedendo così ad Atene di approvvigionarsi per via terra. Inoltre su consiglio di Alcibiade Sparta stringe un’alleanza con i Persiani, tagliando così ad Atene la possibilità di rifornirsi via mare. Nel 411, un colpo di stato porta ad Atene un regime antidemocratico. Un gruppo di marinai, sotto la guida di Trasibulo si oppone e chiede ad Alcibiade di lasciare Sparta e ritornare dalla di Atene, Alcibiade accetta e con Trasibulo riporta diverse vittorie con l’esercito spartano. Tuttavia ben presto Alcibiade muore, assassinato da sparta. Dopo una prima vittoria ateniese nella battaglia di Arginuse del 406, Sparta sconfigge definitivamente Atene ad Egosotamio nel 505. La guerra del Peloponneso è così finita.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della guerra del Peloponneso?
  2. Le cause principali furono il desiderio di Atene di espandere il proprio dominio, provocando una grande rivalità con Sparta.

  3. Come si concluse la guerra del Peloponneso?
  4. La guerra si concluse con la vittoria di Sparta, costringendo Atene a ridurre la sua flotta, rinunciare ai territori e accettare un governo filo-spartano.

  5. Quali furono le conseguenze della peste ad Atene durante la prima fase della guerra?
  6. La peste causò la morte di Pericle e indebolì Atene, ma la città riuscì comunque a resistere all'assedio spartano.

  7. Quale fu il ruolo di Alcibiade nella seconda fase della guerra?
  8. Alcibiade, inizialmente a favore della guerra, fu accusato di mutilare le erme e tradì Atene rifugiandosi a Sparta, contribuendo alla sconfitta ateniese.

  9. Quali furono gli eventi chiave della terza fase della guerra?
  10. Sparta occupò Decelea, si alleò con i Persiani, e un colpo di stato ad Atene portò a un regime antidemocratico. Alcibiade tornò ad Atene, ma fu assassinato, e Sparta sconfisse definitivamente Atene ad Egosotamio.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino