Concetti Chiave
- Nel 42 a.C., Ottaviano e Antonio si mossero verso l'Oriente per contrastare Bruto e Cassio, che si erano rafforzati in Macedonia, Grecia, Illiria e Siria.
- Bruto e Cassio pianificarono di sottomettere Licia e Rodi per proteggersi prima di avanzare verso l'Occidente.
- Antonio e Ottaviano fronteggiarono le truppe di Cassio e Bruto a Filippi, con Ottaviano supportato da collaboratori come Agrippa.
- Bruto, dopo aver distrutto l'accampamento di Ottaviano, esitò nell'attaccare e fu sconfitto, portando al suo suicidio.
- Scoperto il tradimento di Lepido con Sesto Pompeo, i triumviri si divisero le sue province; Ottaviano tornò a Roma e Antonio rimase in Oriente.
Indice
La partenza di Ottaviano e Antonio
Nella primavera del 42 a.C. Ottaviano ed Antonio lasciarono Roma per andare in Oriente, dove Bruto e Cassio erano diventati potenti.
Le manovre di Bruto e Cassio
I due congiurati fino a quel momento avevano agito separatamente, Bruto in Macedonia, Grecia e Illiria, mentre Cassio in Siria. In seguito si erano poi incontrati per progettare un piano per sottometere anche la Licia e Rodi in modo di assicurarsi le spalle prima di andare in Occidente.
Gli scontri iniziali e la fuga di Sesto
Antonio, dopo che Cassio prese Rodi, si imbarcò a Brindisi mentre Ottaviano preferì cercare di liberare le coste della Sicilia da Sesto Pompeo. I primi scontri furono positivi tanto che Sesto scappò in Oriente da Cassio e Bruto. Questi contavano molto sulla flotta di Sesto.
La battaglia di Filippi
Intanto gli eserciti dei triumviri marciavano dall'Illiria verso la Macedonia, nella pianura di Filippi dove i loro luogotenenti avevano messo l'accampamento. Antonio pose il suo di fronte a quello di Cassio mentre Ottaviano di fronte a quello di Bruto. Ottaviano non era un gran condottiero ma, da ottimo politico, sapeva circondarsi di eccellenti collaboratori fra i quali c'era Agrippa. Antonio e Cassio iniziarono subito a fronteggiasi, mentre Bruto distrusse l'accampamento di Ottaviano che si era allontanato per motivi di salute. Nel frattempo Cassio era stao sconfitto ed era scappato. Bruto intanto era titubante nell'attaccare, ma i suoi soldati iniziarono a defezionare, allora attaccò Antonio e Otaviano, che aveva preso le alture dove prima stava Cassio.
La sconfitta di Bruto e il suicidio
Bruto sconfitto cercò di scappare ma tutte le vie erano bloccate e i suoi soldati non gli obbedivano più. Decise così di suicidarsi trafiggendosi con una spada.
Divisione delle province e ritorno a Roma
Prima di rientrare in Italia i due triumviri avevano scoperto che Lepido aveva rapporti segreti con Sesto e decisero di dividersi le sue province. Poi Ottaviano tornò a Roma mentre Antonio restò in Oriente.
Domande da interrogazione
- Quali furono le azioni iniziali di Ottaviano e Antonio nel 42 a.C.?
- Come si svolse la battaglia di Filippi e quali furono le conseguenze per Bruto?
- Cosa accadde dopo la sconfitta di Bruto e il ritorno a Roma di Ottaviano?
Nella primavera del 42 a.C., Ottaviano e Antonio lasciarono Roma per affrontare Bruto e Cassio in Oriente, dove questi ultimi erano diventati potenti.
Durante la battaglia di Filippi, gli eserciti dei triumviri si scontrarono con quelli di Bruto e Cassio. Bruto, dopo aver distrutto l'accampamento di Ottaviano, fu sconfitto e, trovandosi senza vie di fuga e senza l'obbedienza dei suoi soldati, si suicidò.
Dopo la sconfitta di Bruto, i triumviri scoprirono i rapporti segreti di Lepido con Sesto e decisero di dividersi le sue province. Successivamente, Ottaviano tornò a Roma mentre Antonio rimase in Oriente.