Concetti Chiave
- L'anarchia militare a Roma iniziò nel 234-235 d.C. con la morte di Severo Alessandro e durò fino al 284 d.C., caratterizzata da instabilità politica e frequenti cambi di sovrani.
- Il senato perse autorità a favore dell'esercito, che guadagnò potere eleggendo imperatori e includendo mercenari Germani tra le sue fila.
- La mancanza di un potere centrale stabile portò a fenomeni di autonomia in alcuni territori come la Gallia e Palmira, con leader come la regina Zenobia che sfidarono l'impero.
- La crisi del III secolo fu un periodo di declino economico, sociale e politico, caratterizzato da un sistema difensivo inefficace e un'economia di sussistenza aggravata dall'annona militare.
- L'inflazione fu un problema significativo, causata dalla riduzione del contenuto metallico delle monete, mentre gli imperatori accentuarono tendenze assolutistiche e culti personali.
Indice
L'inizio dell'anarchia militare
Dopo la morte di Severo Alessandro, mentre quest'ultimo stava cercando di sconfiggere in maniera definitiva l'impero dei Sasanidi, nel 234-235 d.C. ebbe inizio la fase della cosiddetta "anarchia militare".
Questa durò per 50 anni, fino al 284 d.C. con l'arrivo di Diocleziano e l'instaurazione di un potere centrale saldo e stabile; fu caratterizzata principalmente dalla mancanza di quest'ultimo, come viene testimoniato dal grande numero di sovrani che si susseguirono (alcuni rimasero al trono anche solo per pochi mesi).
Il primo tra questi fu Massimino, un generale della Tracia che fu eletto grazie al solo consenso dell'esercito: questo rappresentò un vero e proprio punto di svolta, in quanto era il senato l'organo deputato all'elezione dei nuovi sovrani.
Il potere dell'esercito e la perdita del senato
A partire da tutto ciò, si può riassumere la nuova condizione del senato e dell'esercito in questo modo:
- il senato perse la sua autorità visto l'emergere di nuove classi sociali e poiché doveva sottostare sempre di più al volere dell'imperatore;
- l'esercito vide il suo potere aumentare sempre di più, grazie all'elezione dei nuovi imperatori e alle nuove conquiste. Tra l'altro, in questo periodo vennero arruolati per necessità numerosi Germani (barbari), che però erano soldati mercenari al contrario dei legionari.
Indipendenze e la regina Zenobia
Alcuni territori e alcune popolazioni, vista l'assenza di un potere centrale stabile, affermarono la loro indipendenza, come nel caso della Gallia (260 d.C.) oppure della città di Palmira, nell'attuale Siria.
A proposito di quest'ultima, è bene citare la sua regina, Zenobia, che diede filo da torcere all'impero.
Riuscì a far prigioniero l'imperatore Valeriano, e per sconfiggerla fu reso necessario l'intervento dell'imperatore Aureliano.
Nella cerimonia del trionfo, con la sfilata per le strade, l'imperatore la mostrò fiero al popolo, anche perché si era sempre rivelata una grande nemica (accentuati atteggiamenti e sentimenti antiromani); tuttavia, alla fine decise di non ucciderla, dato che aveva contribuito alla mancanza di rivolte nelle province orientali dell'impero, e di offrirle come residenza una sfarzosa Villa a Tivoli, dove alla fine morì.
La crisi del III secolo
La crisi del III secolo rappresentò una fase di declino e di gravi carenze dal punto di vista economico, sociale e politico.
L’apparato difensivo non era più organizzato come nel secolo precedente, e l’economia si era ridotta a una forma di sussistenza, anche a causa dell’introduzione dell’annona militare, una tassa che tutti i cittadini dovevano versare in base al raccolto annuale.
Importante anche citare l’inflazione, fenomeno per cui a fronte di una diminuzione del potere d’acquisto della moneta i prezzi dei prodotti da acquistare aumentano a dismisura, conseguenza della perdita di valore reale delle monete a scapito di quello nominale (cioè si mostravano con un valore maggiore di quello che era in realtà).
Questo perché col tempo venne progressivamente diminuita la quantità di metallo all’interno delle stesse, per via della perdita di alcune miniere di rame e argento nelle province; infine, è bene anche citare la tendenza all’assolutismo sempre più accentuata da parte degli imperatori, che introdussero nuovi culti legati al loro potere e alla venerazione della propria persona.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'evento che ha segnato l'inizio dell'anarchia militare a Roma?
- Come è cambiato il ruolo del senato durante l'anarchia militare?
- Quali furono le conseguenze economiche della crisi del III secolo?
- Chi era Zenobia e quale fu il suo impatto sull'impero romano?
- Quali furono le tendenze politiche degli imperatori durante la crisi del III secolo?
L'anarchia militare iniziò dopo la morte di Severo Alessandro nel 234-235 d.C., quando Massimino, un generale della Tracia, fu eletto imperatore con il solo consenso dell'esercito.
Il senato perse la sua autorità a causa dell'emergere di nuove classi sociali e dovette sottostare sempre di più al volere dell'imperatore.
La crisi portò a un'economia di sussistenza, l'introduzione dell'annona militare, e un'inflazione causata dalla diminuzione del valore reale delle monete.
Zenobia era la regina di Palmira che riuscì a far prigioniero l'imperatore Valeriano e rappresentò una grande minaccia per l'impero, fino a quando fu sconfitta dall'imperatore Aureliano.
Gli imperatori accentuarono la tendenza all'assolutismo, introducendo nuovi culti legati al loro potere e alla venerazione della propria persona.