Concetti Chiave
- Alessandro Magno divenne imperatore a soli 20 anni, succedendo al padre Filippo II, mostrando eroismo in battaglia.
- L'impero macedone passò dal centralismo greco all'ellenismo, fondendo culture occidentali e orientali.
- Nonostante fosse sottovalutato da Demostene, Alessandro reagì con determinazione, distruggendo Tebe per affermare la sua autorità.
- Continuò la campagna del padre contro i Persiani, conquistando territori come Siria, Palestina ed Egitto, dove fondò Alessandria.
- Alessandro sconfisse definitivamente i Persiani a Gaugamela, ma morì a Babilonia nel 323 a.C., senza completare l'organizzazione dei suoi territori.
L'ascesa di Alessandro
Quando morì l'imperatore Filippo II, prese il suo posto il figlio Alessandro, a soli 20 anni.
Pur essendo molto giovane aveva dimostrato molto eroismo quando ha combattuto affianco al padre.
Nell'impero macedone vi fu un cambiamento rilevante, cambio la cultura dal centralismo del mondo greco all'ellenismo, ovvero la fusione della cultura Occidentale e Orientale.
Demostene definì questo fenomeno "l'ascesa al trono di un ragazzino", e pensò che un ragazzo con poca esperienza non avrebbe mai potuto avere la meglio sui Greci.
La reazione di Alessandro
Demostene riunì tutte le poleis greche per muovergli guerra, intanto a Alessandro Magno venne a sapere che i Tebani avevano cacciato l'esercito macedone che doveva essere pronto agli attacchi dei Persiani, e delle cattive intenzioni dei Greci.
La reazione di Alessandro Magno fu immediata e spietata, distrusse Tebe e fece schiavi i suoi abitanti.
Voleva dimostrare la ferocia e la determinazione dell'impero macedone.
Non appena risolte le questioni interne, decise di continuare il progetto intrapreso dal padre, ovvero la campagna di spedizione per sconfiggere i Persiani.
L'impero persiano in quell'epoca era ormai debolissimo a causa dei continui scontri interni.
Conquiste e fondazioni
Alessandro Magno sconfisse i Persiani in diverse fasi, la prima fase a Isso, gli consentì di conquistare la Siria e la Palestina. Da lì scese in Egitto, dove venne accolto come un liberatore e fu venerato come il figlio del dio Ammone. Lì fondò la città di Alessandria d'Egitto, che divenne uno dei centri culturali più importanti del mondo antico,
I Persiani furono definitivamente sconfitti da Alessandro Magno nella Battaglia di Gaugamela. Si spinse persino fino ai territori dell'attuale Afghanistan e Pakistan, ma dopo otto anni, i soldati stanchi costrinsero Alessandro Magno a fare ritorno.
Declino e morte
Nel 324 si recò a Babilonia e si dedicò interamente all'amministrazione dei suoi grandissimi territori. Non riuscì a completare questa organizzazione poiché morì un anno dopo per febbre malarica.
Domande da interrogazione
- Quali furono le prime azioni di Alessandro Magno dopo essere diventato imperatore?
- Come Alessandro Magno riuscì a sconfiggere l'impero persiano?
- Quali furono le conseguenze della campagna di Alessandro Magno in Egitto?
Dopo essere diventato imperatore, Alessandro Magno reagì immediatamente e con spietatezza alle minacce interne, distruggendo Tebe e riducendo in schiavitù i suoi abitanti per dimostrare la forza dell'impero macedone.
Alessandro Magno sconfisse l'impero persiano in diverse fasi, iniziando con la battaglia di Isso che gli permise di conquistare la Siria e la Palestina, e culminando con la vittoria decisiva nella Battaglia di Gaugamela.
In Egitto, Alessandro Magno fu accolto come un liberatore e venerato come il figlio del dio Ammone; fondò la città di Alessandria d'Egitto, che divenne uno dei centri culturali più importanti del mondo antico.