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Vita
Akhenaton, figlio di Amenhotep III e della Grande Sposa reale Tiy, nacque intorno al 1370 a.C.; salì al trono all'età di 20 anni, a seguito della morte del padre, con il nome di Amenhotep IV.
Durante tutta la durata del suo regno fu assistito dalla madre e dalla sposa, la regina Nefertiti: il suo nome significa “la bella è arrivata”, il che fa presupporre che provenisse da altri Paesi, ma non si esclude l'ipotesi che fosse una dama di corte. Condivise il regno con il marito per 12 anni, di cui sposò anche la rivoluzione religiosa.
Rivoluzione religiosa
Durante i primi anni del regno dello stesso Faraone, al vertice della piramide religiosa egizia vi era Amon, il dio creatore; i suoi sacerdoti ricoprivano un ruolo così importante tanto da possedere un potere ampio quasi come quello del sovrano; tuttavia, le idee di Akhenaton erano assai differenti e, a partire dal 1345 a.C. circa, impose ai sudditi il culto di Aton, disco solare mai rappresentato tramite ritratti antropomorfi; correlato a ciò, mutò il suo nome in Akhenaton e spostò la capitale da Tebe ad Akhetaton, la città consacrata allo stesso Dio Sole.
In parallelo fece chiudere tutti i templi dedicati alle altre divinità, mentre i culti potevano essere mantenuti: si venne così a creare una religione che gli storici definiscono “enoteismo”, in cui viene privilegiato il culto di un Dio, ma non si vieta la pratica di altri.
Per questo motivo Akhenaton viene considerato una sorta di precursore dell'attuale monoteismo; è interessante sapere che passò alla storia come uno dei primi pacifisti, in quanto con l'edificazione di una nuova capitale desiderava celebrarvi l'amore per il Sole e la natura, lontano da qualsiasi forma di violenza e guerra. Tutto ciò viene ribadito negli affreschi del Palazzo Reale, in cui il sovrano non venne mai raffigurato in scene di caccia.
Arte amarniana
Il piano religioso non fu l'unico interessato dalla rivoluzione di Akhenaton: egli trasformò anche i canoni artistici, fino a quel tempo prettamente concentrati sulla staticità.
Fece assumere ai soggetti pose più naturali, introducendo un nuovo studio delle proporzioni, e diede alle figure la caratteristica del cranio allungato.
Conseguenze della rivoluzione religiosa
Nonostante la buona volontà, le intenzioni di Akhenaton non vennero condivise dalla popolazione, la quale continuò sulla via di Amon, anche se dovette farlo segretamente, come testimoniano alcuni documenti ritrovati.
La stessa popolazione accusava inoltre il sovrano di un'eccessiva abnegazione in questo settore; ciò favorì l'espansione degli Hittiti, che ormai costituivano un pericolo che non poteva essere ignorato.
Calò il sipario sul suo regno attorno al 1334 a.C., e da quel periodo iniziò un altro regno, quello del figlio Tuthankamon, che lo vedrà rinnegare completamente gli ideali del padre; tuttavia, si pensa che non sia stata davvero opera sua, perché probabilmente venne manipolato da alcuni cortigiani ambiziosi, come sostenuto da numerosi storici specialmente in questi ultimi anni.