Concetti Chiave
- La toga era il simbolo distintivo dell'abbigliamento romano, conferendo un aspetto austero e autoritario, ma risultava scomoda da indossare.
- Inizialmente riservata alle classi superiori, la toga necessitava di un drappeggiamento complesso e richiedeva spesso l'assistenza dei servi.
- La tunica cucita sotto la toga divenne comune, garantendo praticità e prevenendo incidenti di abbigliamento involontari.
- Le donne indossavano la stola sopra la tunica, preferendo colori vivaci e concentrandosi su acconciature elaborate come simbolo di eleganza.
- Durante l'età imperiale, le donne ricche si affidavano a esperte ornatrix per acconciature elaborate, con un uso crescente di tinture e cosmetici.
Indice
La toga e il suo simbolismo
Il capo di abbigliamento simbolo del mondo romano è la toga. In effetti, questo semicerchio di lana conferiva al cittadino romano l'aspetto austero e autoritario adeguato al suo status. Tuttavia, la toga non dava comodità: dal momento che non era cucita nè fermata in alcun punto rischiava di scivolare a ogni movimento.
Evoluzione della toga e tunica
In un primo momento questo problema fu risolto riservando la toga alle sole claassi superiore che soffrivano meno delle limitazioni alle attività fisiche che essa imponeva e potevano affidare ai servi il laborioso compito del drappeggiamento. In seguito, si diffuse l'abitudine di indossare sotto la toga una tunica cucita, che metteva al riparo da involontari spogliarelli. La tunica divenne così l'indumento più indossato a Roma.
Distinzione sociale attraverso la toga
La toga, si con ferò nel suo già grande valore distintivo: ogni bambino nato libero ne indossava una bianca e listata di porpora rossa fino alla pubertà, quando la cambiava con la toga virilis ( "da uomo" ). Durante le occasioni ufficiali, gli uomini erano obbligati a indossare la toga, che serviva a segnalarne lo status sociale: i senatori avevano targhe bordate da una larga stiscia rossa, mentre i cavalieri avevano una bordatura più stretta.
Moda femminile nell'antica Roma
Le donne invece indossavano la stola, una lunga veste senza maniche che si infilava sulla tunica e che, in caso di necessità, veniva corredata da un mantello. Questi semplici indumenti potevano però essere colorati, e le donne preferivano l'azzurro, il giallo e il rosso. Ma l'eleganza e la ricercatezza erano affidati soprattutto alle acconciature. Mentre in età arcaica le pettinature erano essenziali, con l'andare del tempo si diffusero colorazioni artificiali,riccioli, trecce e spettacolari parrucche.
L'ornatrix e la bellezza imperiale
A partire dall'età imperiale ogni donna ricca che si rispettasse aveva la sua ornatrix, esperta nel maneggiare il calamistrum ( un arricciacapelli ), la spuma Batava ( un colorante biondo ) e ogni tipo di trucco. Se agli albori della repubblica era considerato immorale tingersi i capelli di biondo come una donna flava coma ( così erano chiamate le prostitute ) in età imperiale tutte facevano un uso smodato di belletti.
Domande da interrogazione
- Qual era il capo di abbigliamento simbolo del mondo romano e quali erano le sue caratteristiche principali?
- Come si differenziavano le toghe tra i vari status sociali nell'antica Roma?
- Quali erano le preferenze di abbigliamento e acconciature delle donne romane?
Il capo di abbigliamento simbolo del mondo romano era la toga, un semicerchio di lana che conferiva un aspetto austero e autoritario. Tuttavia, non era comoda poiché rischiava di scivolare, e inizialmente era riservata alle classi superiori.
Le toghe segnalavano lo status sociale: i senatori avevano toghe con una larga striscia rossa, mentre i cavalieri avevano una bordatura più stretta. I bambini indossavano una toga bianca con porpora rossa fino alla pubertà.
Le donne indossavano la stola sopra la tunica e preferivano colori come l'azzurro, il giallo e il rosso. L'eleganza era affidata alle acconciature, con l'uso di colorazioni artificiali, riccioli, trecce e parrucche, soprattutto in età imperiale.