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Concetti Chiave

  • Vilfredo Pareto è stato un influente ingegnere, economista e sociologo italiano, noto per il suo contributo alla teoria politica dell'elitismo.
  • Nato a Parigi nel 1848, Pareto ha studiato a Genova e Torino, diventando un importante ingegnere prima di dedicarsi all'economia e alla sociologia.
  • Ha lavorato come professore di economia politica all'Università di Losanna, influenzando significativamente la teoria economica neoclassica.
  • Pareto ha avuto un importante rapporto intellettuale con Benito Mussolini, influenzando alcuni aspetti della sua politica.
  • Il pensiero elitista di Pareto si basa su una società controllata da una minoranza privilegiata, con riflessioni sulla dinamica di potere e il rinnovamento delle élite.

All’interno di questo appunto viene descritta la biografia di Vilfredo Pareto, famoso sociologo ed ingegnere italiano. Di seguito, sono riportate tutta una serie di notizie riguardanti le informazioni generali, la biografia del sociologo e il suo pensiero politico riguardo “l’elitismo”.

Indice

  1. Informazioni generali su Vilfredo Pareto
  2. Biografia di Vilfredo Pareto
  3. Il pensiero politico: l'elitismo

Informazioni generali su Vilfredo Pareto

Vilfredo Federico Damaso Pareto fu un famoso ingegnere ma anche economista e sociologo italiano del XIX e XX secolo. Egli è ricordato per essere tra i massimi teorici della corrente politica dell’elitisimo, teoria politica basata sul concetto di una società controllata da una minoranza privilegiata. Egli è considerato una delle figure più versatili della sua epoca. Inoltre, Vilfredo Pareto dimostrava incredibili capacità nell’ambito dell’economia, della matematica, dell’ingegneria e della filosofia. La sua influenza fu determinante in particolare modo in ambito economico e sociologico. Ebbe infatti un ruolo indispensabile riguardo il rafforzamento della teoria economica neoclassica di Lèon Walras, Carl Menger e Williams Stanley Jevons, e fu anche il primo ad usare il termine “élite” in campo sociologico.

Biografia di Vilfredo Pareto

Vilfredo Pareto nacque a Parigi nel 1848 da madre originaria della Francia e da padre genovese, il quale era un ingegnere in esilio volontario a causa di questioni politiche. Dopo essersi ristabilito a Genova con la sua famiglia, durante la prima metà del 1850, Vilfredo Pareto frequentò il Regio Istituto Tecnico e l’Università di Torino, diplomandosi in Scienze Matematiche. Vilfredo Pareto articoloNel 1870 Paredo si laureò presso la Scuola di Applicazione per Ingegneri. Successivamente, si stabilì a Firenze, dove trascorse un periodo come ingegnere straordinario presso la “società anonima delle strade ferrate” per poi, nel 1880, trasferirsi a San Giovanni Valdarno, dove divenne direttore generale della “Società delle ferriere italiane”. In questo periodo, cominciò anche frequentare i circoli culturali presenti a Firenze ed iniziò ad avere un interesse nei confronti della politica ma che non riuscì a concretizzare fino al 1923. Nonostante ciò, egli riuscì a portare avanti i suoi interessi culturali in ambito economico, sociologico e letterario.
Nel 1890 conobbe l’economista Maffeo Pantaleoni, il quale era un personaggio che ebbe un ruolo molto decisivo nella vita di Vilfredo Pareto, sia in ambito affettivo, essendo molto amici, che come responsabile della sua nomina come professore ordinario di economia politica presso l’Università di Losanna avvenuta nel 1894. Negli anni successivi però, abbandonò progressivamente l’insegnamento, a causa di problemi di salute, ma anche per avere più tempo per dedicarsi alla sua attività pubblicistica, che ebbe inizio intorno al 1910 con la pubblicazione de “Il mito virtuosa e la letteratura immorale”, un’opera satirica sul fenomeno Virtuista e contro l’ipocrisia e il bigottismo degli uomini del suo tempo. Tale attività pubblicistica si trasformò gradualmente con la pubblicazione del “Trattato” nel 1916.
Inoltre, Pareto fu maestro e amico di Benito Mussolini, il quale, dopo aver assistito alle sue lezioni durante il suo esilio volontario in Svizzera, fece propri i principi della sua filosofia di vita e successivamente li applicò all’interno della sua politica. Tra Pareto e Mussolini vi fu, infatti, un rapporto di reciproca ammirazione e complicità: fu infatti Pareto a spingere Mussolini a dare il via alla Marcia su Roma, mentre Mussolini invitò Pareto a rappresentare l’Italia nella commissione per la riduzione degli armamenti presso la Società delle Nazioni, e ne propose la candidatura a Sentire del Regno. Infine, Vilfredo Pareto morì il 19 agosto 1923 a Céligny.

Il pensiero politico: l'elitismo

Vilfredo Pareto fu il primo ad introdurre il concetto politico dell’élite, che supera quello di classe politica utilizzato per analizzare la natura dell’eterogeneità sociale e la presenza delle disuguaglianze presenti nella società, su cui Vilfredo Pareto propone uno studio scientifico basato sul principio della percezione di queste come naturali e imprescindibili.
Il concetto di élite si basa su due principi: il primo afferma che l’élite assicura la conservazione del resto della società, sulla quale ha potere; il secondo afferma che ogni élite è destinata a decadere. Da questi principi, derivano una serie di riflessioni riguardo l’impianto teorico di Pareto. La prima afferma che chi è più potente è anche più ricco, poiché chi è al potere non gode solo del potere politico ma di molti altri privilegi. La seconda sostiene che chiunque faccia parte dell’élite, emerga per le proprie qualità, sia positive che negative. La terza riguarda il fenomeno per il quale le élite sono tutte destinate ad una rapida decadenza. La quinta afferma che un’élite che non si rinnova è destinata a morire molto rapidamente. La sesta sostiene che per l’élite sia possibile acquisire nuovi elementi anche dalle classi che non le appartengono, poiché quest’ultime, essendo meno agiate ed essendo soggette ad una selezione naturale più severa rispetto alla classe dirigente, comprendono gli individui più forti, mentre l’élite, avendo la possibilità di salare anche gli individui più deboli, ha in sé elementi che la porteranno a peggiorare. La settima e ultima riflessione ricorda una metafora, secondo la quale classe élite è come un fiore, che appassisce ma, se la pianta, rappresentata dalla società, è sana, non tarderà a nascere un nuovo fiore che lo sostituisca.

Progetto Alternanza Scuola Lavoro.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Vilfredo Pareto e quali erano le sue principali aree di competenza?
  2. Vilfredo Pareto era un ingegnere, economista e sociologo italiano noto per la sua teoria dell'elitismo e per il suo contributo alla teoria economica neoclassica.

  3. Quali furono le tappe principali della carriera accademica e professionale di Vilfredo Pareto?
  4. Pareto studiò a Torino, lavorò come ingegnere a Firenze e San Giovanni Valdarno, e divenne professore di economia politica all'Università di Losanna grazie a Maffeo Pantaleoni.

  5. In che modo Vilfredo Pareto influenzò Benito Mussolini?
  6. Pareto fu maestro e amico di Mussolini, influenzandolo con la sua filosofia di vita e incoraggiandolo nella sua carriera politica, incluso il supporto alla Marcia su Roma.

  7. Qual è il concetto di élite secondo Vilfredo Pareto?
  8. L'élite, secondo Pareto, è una minoranza privilegiata che detiene il potere e la cui decadenza è inevitabile; essa può rinnovarsi integrando elementi dalle classi inferiori.

  9. Quali sono le riflessioni principali di Pareto sull'élite?
  10. Pareto sostiene che l'élite è destinata a decadere, che chi è al potere è anche più ricco, e che l'élite deve rinnovarsi per evitare la decadenza, integrando elementi dalle classi meno agiate.

Domande e risposte