Concetti Chiave
- Nella società moderna, la cultura è vista come una molteplicità, con individui che appartengono a più culture contemporaneamente.
- La globalizzazione ha contribuito alla diminuzione delle culture indigene tribali, uniformando tradizioni e abitudini.
- La cultura media il rapporto dell’uomo con la società e non è un magazzino statico, ma un sistema vivente che evolve con il tempo.
- L’antropologia moderna riconosce che le società primitive possiedono sistemi di pensiero complessi e ben organizzati.
- Le somiglianze nei miti di culture diverse suggeriscono una logica comune, sfidando il concetto di "cultura primitiva".
Indice
Il concetto di cultura
Il concetto di cultura è stato un concetto centrale per l’antropologia. Oggi nella così definita società moderna si tende a non parlare più di cultura al singolare ma di “molteplicità di culture”, questo perchè oggi è come se ogni persona appartenesse a più culture, con più vite.
Globalizzazione e culture indigene
Il processo di globalizzazione ha portato alla diminuzione delle culture indigene tribali.
L’uomo tende a non riflettere sulla propria cultura poiché essa è talmente parte di sé che egli la dà per scontata.
Solo confrontandosi con lingue, tradizioni, pensieri, sensibilità, credenze e abitudini diverse dal nostro modo di pensare ci si accorge di condividere certe idee e usanze con un determinato gruppo e che non tutti sono come noi.
Non ci verrebbe per esempio mai in mente di mangiare la carne di un nostro animale domestico come potrebbe essere un cane o un gatto, se non venissimo a sapere che in certe società ciò accade abitualmente.
Contrariamente, non ci renderemmo conto che le nostre opinioni su cosa si debba mangiare o meno per via di germi e batteri che si possono contrarre mangiando determinati animali sono di origine culturale se non sapessimo che le altre popolazioni attribuiscono le cause delle malattie alla stregoneria o agli spiriti maligni.
La cultura, che media il rapporto dell’uomo con la società che lo circonda, non è solo, come da definizione “l’insieme complesso che comprende la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società “, ma bensì quel complesso di regole e di modelli che consente all’uomo di elaborare quelle conoscenze, quelle credenze e tutti quei comportamenti che lo fanno riconoscere come appartenente ad una precisa società.
Da questo punto di vista la cultura sembra un vero e proprio meccanismo produttore di pensieri e comportamenti comuni agli uomini che sono membri di una determinata società.
Cultura come sistema vivente
Un errore frequente è intendere la cultura come un enorme magazzino in cui sono depositate le varie parti che la costituiscono, ma come un sistema che si trasforma continuamente perché vive nelle persone che la utilizzano che a sua volta cambiano col passare del tempo.
Per questo la cultura deve essere considerata un vero sistema vivente che pur permanendo evolve e regredisce all’interno dei rapporti delle persone.
Pluralità culturale e individualità
La caratteristica dell’uomo è che costruendo sé stesso, costruisce contemporaneamente il proprio mondo, questo potrebbe avere come conseguenza la non esistenza dell’individualità dell’uomo.
Per fortuna questa possibilità è attenuata dall’esistenza nel mondo di una pluralità di lingue e di culture.
Seguendo questo ragionamento, tutte le società comprese quelle primitive possiedono una loro cultura, allora non esistono popoli “selvaggi” e privi di civiltà dato che nessun uomo vive in una condizione pienamente naturale.
Antropologia e cultura primitiva
Gli antropologi contemporanei si sono accorti che le società cosiddette primitive hanno sistemi di pensiero tutt’altro che primitivi, ma vere e proprie organizzazioni sociali molto complesse.
Lo studio dei miti e delle leggende ha fatto mettere in rilievo l’inesistenza del concetto di “cultura primitiva”(levi-strauss), perché dietro al caos dei miti esiste una logica sorprendente che rivela che nei miti elaborati da culture differenti e lontane esistono somiglianze nella costruzione narrativa.
Oggi è sempre più difficile avere l’opportunità di osservare culture allo stato puro cioè non interessate dai processi di globalizzazione culturale che stanno coinvolgendo l’intero pianeta.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della cultura nella società moderna?
- Come influisce la globalizzazione sulle culture indigene?
- In che modo la cultura media il rapporto dell'uomo con la società?
- Perché è errato considerare la cultura come un magazzino statico?
- Cosa hanno scoperto gli antropologi contemporanei riguardo alle società primitive?
Nella società moderna, la cultura non è più vista come un'entità singolare ma come una "molteplicità di culture", poiché le persone appartengono a più culture e vivono più vite.
La globalizzazione ha portato alla diminuzione delle culture indigene tribali, rendendo più difficile osservare culture allo stato puro.
La cultura media il rapporto dell'uomo con la società attraverso un complesso di regole e modelli che permettono di elaborare conoscenze, credenze e comportamenti riconosciuti da una società specifica.
È errato perché la cultura è un sistema vivente che si trasforma continuamente, evolvendo e regredendo con il passare del tempo e attraverso le interazioni umane.
Gli antropologi contemporanei hanno scoperto che le società primitive possiedono sistemi di pensiero complessi e organizzazioni sociali sofisticate, sfatando il mito della "cultura primitiva".