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Concetti Chiave

  • Il concetto di "flessibilità curriculare" è stato introdotto nel 1988 per adattare l'insegnamento alle attitudini degli studenti, integrando istruzione scolastica e formazione professionale.
  • La scuola moderna mira a sviluppare il sapere teorico, pratico e comportamentale, rivestendo funzioni educative, morali e sociali.
  • Nonostante l'evoluzione verso una scuola inclusiva, persistono difficoltà nell'assicurare pari opportunità, evidenziate dal fenomeno della dispersione scolastica.
  • La didattica a distanza, adottata durante la pandemia, ha evidenziato il divario tecnologico e sociale tra gli studenti, influenzando negativamente il coinvolgimento e l'inclusione.
  • Il periodo di emergenza sanitaria ha sollevato nuove sfide per l'inclusione scolastica, evidenziando la necessità di riflessione e adattamento per un futuro più inclusivo.

Nel 1988, con il Piano nazionale di intervento per la lotta al fenomeno della dispersione scolastica è stata inaugurata ufficialmente l'idea di "flessibilità curriculare", che consiste nella diversificazione dell'insegnamento in base alle attitudini e alle vocazioni del fanciullo, idea già introdotta dal saggio "Emilio o sull'educazione" di Rousseau nel diciottesimo secolo. Inoltre, questo concetto comprende la necessità di integrare istruzione scolastica e formazione professionale attraverso interventi mirati, come ad esempio l'alternanza scuola-lavoro che, se organizzata con criterio, puó fornire ai ragazzi importanti esperienze formative. Quindi, la scuola moderna si prefigge l'obiettivo di occuparsi del "sapere", del "saper fare" e del "saper essere".

Indice

  1. Funzioni della scuola moderna
  2. Critiche alla scuola tradizionale e moderna
  3. Impatto della didattica a distanza
  4. Sfide dell'inclusione scolastica durante la pandemia
  5. Riflessioni sull'inclusione sociale

Funzioni della scuola moderna

La scuola riveste infatti una funzione formativa, volta ad insegnare conoscenze e tecniche di apprendimento ; una funzione morale di trasmissione di valori; una funzione di "allocazione sociale ", che consiste nell' orientamento degli allievi verso determinati percorsi di studio o orizzonti lavorativi; alcune funzioni latenti, come l'integrazione di soggetti particolari(come i disabili).

Critiche alla scuola tradizionale e moderna

Dai secoli precedenti ad oggi, si è assistito al passaggio da una scuola di élite, pensata per una fascia ristretta di alunni, a una scuola di massa, aperta a tutti e preoccupata di fornire un ampio bagaglio culturale, morale e tecnico-pratico. Tuttavia, il divario tra ideale e realtà è evidente: la scuola, non solo in Italia, ha molte difficoltà nell'attuare questo processo, basti pensare alla dispersione scolastica, alla difficoltà di assicurare a tutti la medesima opportunità di riuscita. In merito a ció Carlo Scognamiglio, nella sua opera "Micromega "del 2017, rivolge un'aspra critica sia nei confronti della scuola tradizionale che in quelli della scuola odierna, in quanto quest' ultima non ha colmato il divario tra scuola e ambiente dell' esistenza concreta tipica della scuola tradizionale e ha anzi reso più forti elementi nella selezione di classe.

Impatto della didattica a distanza

Facendo riferimento alla realtà contemporanea, nell'ultimo anno è aumentato notevolmente il numero di ragazzi che ha abbandonato la scuola. Questo fenomeno è strettamente legato alla didattica a distanza, resa necessaria a causa della pandemia da Covid -19. La didattica a distanza porta con sé sia vantaggi che svantaggi: tra gli aspetti positivi possiamo citare la diminuzione dei casi di bullismo a scuola, il calo di pressione da parte di alcuni alunni, che si sentono piú rassicurati a seguire le lezioni da casa; paradossalmente, c'è chi trova difficoltà a seguire le lezioni da casa a causa della mancanza di strumenti e di rapporto umano con docenti e compagni, che sicuramente è venuto a mancare. In particolar modo, la mancanza di dispositivi elettronici adeguati per seguire le lezioni online ha aumentato il divario tra le fasce sociali degli alunni. Lo Stato è intervenuto in tal senso fornendo dei bonus che, per esperienza personale, sono risultati alquanto inutili, in quanto richiedevano determinati requisiti che poche persone avevano. Così, ci sono alunni che seguono le lezioni con un PC personale e una buona linea internet e altri che sono provvisti solo di un telefono e di giga, che rendono non ottimale la partecipazione alle lezioni. Secondo alcuni articoli che raccolgono l' esperienza degli studenti italiani, è stata proprio la mancanza di stimoli, di strumenti adatti e di sollecitazioni efficaci(dal vivo) da parte dei docenti che hanno incoraggiato molti studenti ad abbandonare la scuola, sebbene già precedentemente covassero un atteggiamento ostile nei confronti dell'istituzione scolastica.

A parer mio, la didattica a distanza ha permesso di non interrompere la didattica tamponando l'emergenza, ma la scuola non è semplicemente apprendimento, è soprattutto relazione che, per essere tale, deve realizzarsi in un luogo concreto e non virtuale, in particolar modo per i soggetti disabili, con DSA e BES.

Sfide dell'inclusione scolastica durante la pandemia

La sfida di una reale inclusione scolastica riemerge con forza con l’emergenza sanitaria legata al coronavirus, che obbliga il sistema scolastico ad un continuo aggiustamento nel ripensare organizzazione e strumenti. La didattica in presenza è consentita per i soggetti disabili, che peró si sentono isolati in una classe vuota, con la sola compagnia dell'insegnante di sostegno. Se i soggetti disabili seguono le lezioni da casa, la situazione si fa ancora più complessa, soprattutto per i genitori, che devono inviare continui feedback all'insegnante di sostegno, che deve svolgere il proprio lavoro a distanza con enormi difficoltà. In linea generale, le famiglie sono caricate da una serie di incombenze che non sempre possono ricoprire, per esempio pensiamo ad una coppia di genitori che lavora in smart working che ha dei figli che frequentano i primi anni di scuola elementare e non sono autonomi, come fanno a gestire la didattica dei figli e il lavoro? Non dimentichiamo, infatti, un'importante funzione latente della scuola, ossia quella di "babysitting": i genitori che lavorano (o meno) lasciano i figli a scuola serenamente, con la consapevolezza che stiano in sicurezza anche in loro assenza. Proprio per prendersi cura dei propri figli in questo periodo particolare, molte donne hanno lasciato il lavoro.

Riflessioni sull'inclusione sociale

Insomma, a parer mio, questo periodo non è il migliore nel quale attuare nuove azioni per promuovere l'inclusione sociale, ma è sicuramente un periodo per riflettere e fare delle osservazioni per migliorare quest'aspetto non appena si sará placata l'emergenza vigente. Sono fermamente convinta che le grandi rivoluzioni partano dal piccolo, pertanto si dovrebbe prendere questo periodo per riflettere innanzitutto su se stessi e poi applicare questi benefici a favore della collettività.

In conclusione, la strada è lunga, si dovrebbe far leva sulle persone, che devono essere sensibilizzate in merito a questo tema, in particolar modo i bambini, che saranno gli adulti di domani.

"Il problema è a metá risolto, se è ben formulato."

-Dewey

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'idea principale introdotta dal Piano nazionale di intervento per la lotta al fenomeno della dispersione scolastica del 1988?
  2. L'idea principale è la "flessibilità curriculare", che prevede la diversificazione dell'insegnamento in base alle attitudini e vocazioni del fanciullo, integrando istruzione scolastica e formazione professionale.

  3. Quali sono le principali funzioni della scuola moderna secondo il testo?
  4. La scuola moderna ha una funzione formativa, morale, di allocazione sociale e di integrazione di soggetti particolari, come i disabili.

  5. Quali sono stati gli effetti della didattica a distanza durante la pandemia da Covid-19?
  6. La didattica a distanza ha ridotto il bullismo e la pressione su alcuni alunni, ma ha anche aumentato il divario sociale a causa della mancanza di strumenti adeguati e del rapporto umano.

  7. Quali difficoltà hanno incontrato i soggetti disabili durante la didattica a distanza?
  8. I soggetti disabili si sono sentiti isolati in classe vuota o hanno affrontato difficoltà a casa, con genitori costretti a inviare feedback continui agli insegnanti di sostegno.

  9. Qual è la sfida principale per l'inclusione scolastica emersa durante l'emergenza sanitaria?
  10. La sfida principale è stata l'adattamento continuo del sistema scolastico per garantire inclusione, con difficoltà particolari per i soggetti disabili e le famiglie impegnate in smart working.

Domande e risposte