Concetti Chiave
- Stiglitz propone una globalizzazione attenta alle questioni ambientali, trasformando l'ambiente in un'opportunità economica anche per i paesi poveri.
- Per una globalizzazione efficace, è necessaria una mentalità globale che superi la divisione tra politica locale e problemi mondiali.
- Le negoziazioni commerciali spesso favoriscono gli interessi dei paesi più forti, trascurando le esigenze dei più poveri.
- Le istituzioni internazionali tendono a delegare decisioni economiche ai tecnocrati, escludendo processi politici che potrebbero garantire compromessi equi.
- I mercati finanziari cercano di depoliticizzare le decisioni economiche, affidandole ai tecnocrati per favorire politiche a loro vantaggio.
Indice
La visione di Stiglitz sulla globalizzazione
Stiglitz si sofferma sulle possibilità di una realtà New Global, attenta alle problematiche ambientali e capace di trasformare l’ambiente in un affare economico vantaggioso anche per gli stati poveri.
Secondo l’autore perché la globalizzazione possa davvero funzionare, bisognerebbe pensare e agire in modo globale, e in pochi hanno questo senso di identità globale.
La mentalità locale non si sta esaurendo e il malcontento nei confronti della globalizzazione nasce da questa divisione tra politica locale e problemi mondiali.
Il ruolo dei negoziatori commerciali
I negoziatori commerciali devono raggiungere condizioni ottimali quindi non vengono inviati a Ginevra per elaborare un accordo equo per tutti-> contrariamente a ciò che si dovrebbe fare non c’è attenzione per i più poveri poiché ci si preoccupa dei più forti (che sono poi gli stessi che contribuiscono alle campagne presidenziali americane oltre a finanziare il partito del potere)-> certi interessi diventano interessi nazionali (es. ciò che va bene per le case farmaceutiche o ciò che va bene per la Microsoft, va bene per il paese).
Il potere dei tecnocrati nelle istituzioni internazionali
Neanche nell’ambito delle istituzioni internazionali si discute di politica globale in termini di giustizia sociale: si vuol fare credere che non esistano compromessi e si lasciano tutte le decisioni, per esempio, ai tecnocrati (burocrati) che vengono considerati più capaci dei politici nel prendere decisioni obiettive e li viene assegnato il compito gestire il migliore sistema economico possibili, ma delegare la stesura delle regole del gioco economico ai tecnocrati è giustificabile se esiste solo un’unica regola possibile, che sia la migliore per tutti.
L'importanza dei compromessi politici
Salve poche eccezioni, qualche compromesso c’è sempre. E se esistono possibili compromessi allora solo attraverso i processi politici si possono compiere scelte giuste; sottraendo alla politica le decisioni su come organizzare un regime commerciale equo si favoriscono gli interessi particolari->(ecco allora che le case farmaceutiche premono sul fronte della proprietà intellettuale e che i produttori, anziché i consumatori, hanno l’ultima parola sulle politiche commerciali)
Trovare il giusto equilibrio tra interessi contrastanti è l’essenza dell’attività politica, ma i mercati finanziari hanno fatto di tutto per depoliticizzare queste decisioni demandandole ai tecnocrati, il cui unico compito è quello di perseguire politiche favorevoli ai mercati finanziari.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Stiglitz per una globalizzazione efficace?
- Quali sono le critiche di Stiglitz riguardo ai negoziatori commerciali e alle istituzioni internazionali?
- Perché Stiglitz ritiene importante il ruolo della politica nei processi decisionali globali?
Stiglitz propone una realtà "New Global" che affronti le problematiche ambientali e trasformi l'ambiente in un'opportunità economica anche per i paesi poveri, sottolineando l'importanza di pensare e agire globalmente.
Stiglitz critica i negoziatori commerciali per non cercare accordi equi per tutti, concentrandosi invece sugli interessi dei più forti. Inoltre, critica le istituzioni internazionali per non discutere di giustizia sociale e per delegare decisioni economiche ai tecnocrati.
Stiglitz sostiene che solo attraverso i processi politici si possano fare scelte giuste, poiché trovare un equilibrio tra interessi contrastanti è essenziale. Critica la tendenza a depoliticizzare le decisioni economiche, favorendo interessi particolari e mercati finanziari.