xdrizzle
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Concetti Chiave

  • Amartya Sen ritiene che i movimenti "dal basso", come il No Global, abbiano spinto istituzioni come il FMI a rivedere le proprie politiche globali.
  • Joseph Stiglitz afferma che i cambiamenti economici sono dovuti più a trasformazioni interne che a pressioni esterne dei movimenti sociali.
  • Il capitalismo deve orientarsi verso energie rinnovabili e settori innovativi per mantenere la produzione e proteggere l'ambiente come risorsa strategica.
  • È fondamentale creare fondi di riserva per stabilizzare l'economia globale e finanziare beni pubblici inalienabili come l'acqua.
  • Gli stati hanno il compito di implementare e rispettare leggi internazionali che proteggano l'economia e la salute pubblica.

Un futuro globale ma solidale, è possibile?

Amartya Sen: sostiene la tesi che se il F.M.I ha riconsiderato le proprie politiche è perché i movimenti a “livello dal basso” (es. No Global) hanno messo in discussione le politiche del F.M.I.
La protesta mondiale ha fatto si che si venisse a conoscenza dei problemi mondiali, portando le sfere pubbliche (come l’ F.M.I) a guardare ai problemi del mercato globale.

Stiglitz: sostiene che la questione dei no global serve e non serve.


Le situazioni non sono legate ai movimenti dal basso, ma sono legate alle trasformazioni interne dell’economia.

Prima strategia: Il capitalismo deve guardare alle produzioni di energie rinnovabili, a tutti quei settori che il capitalismo stesso deve guardare se vuole continuare a produrre.
L’ambiente è diventato una risorsa strategica, è stato lo stesso stato economico a vedere la propria possibilità di riorientare la produzione nei settori innovativi.
L’ambiente, infatti, può essere trasformato in risorsa economica-> per questo è importante che i paesi sviluppati s’impegnino a non rovinare l’ambiente.
Seconda strategia: limitare la possibilità che si creino shock economici evitando le instabilità. Bisogna quindi creare fondi di riserva (tutto ciò che riguarda la salute, l’ambiente ed è legata ai beni pubblici globali) che sono dovuti a finanziare i beni pubblici globali (es. l’acqua) che dovrebbero essere inalienabili ed avere diritto di cittadinanza.
Per Stiglitz, inoltre, non ci si può limitare a “posizioni dal basso”, e quindi da più potere al Consiglio Economico delle Nazioni Unite-> per attuare dei controlli nei confronti dei paesi industrializzati.

Beck: il fatto che si produca, da qualche parte nel mondo, qualcosa di dannoso che crea problemi alla salute, crea dei fastidi anche a noi. Noi dobbiamo quindi stare attenti a come gli altri producono.

Cosa possono fare gli stati?
Devono essere dei propulsori per far passare certe normative. Lo stato deve mettere a posto leggi che provengono dall’estero e che devono essere rispettate  gli stati devono controllare le leggi che tutelano l’economia.
le leggi diventano, in questo modo, elementi dell’economia.
(Esempio: patto sociale-> se tu ditta produci latte scadente, non produci cose corrette e devi sparire dal mercato).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dei movimenti "dal basso" secondo Amartya Sen?
  2. Amartya Sen sostiene che i movimenti "dal basso", come il movimento No Global, hanno messo in discussione le politiche del F.M.I., portando a una riconsiderazione delle stesse e aumentando la consapevolezza sui problemi mondiali.

  3. Quali strategie propone Stiglitz per affrontare le sfide economiche globali?
  4. Stiglitz propone due strategie: la prima è che il capitalismo si concentri sulle energie rinnovabili e settori innovativi; la seconda è creare fondi di riserva per evitare instabilità economiche e finanziare beni pubblici globali.

  5. Come dovrebbero agire gli stati secondo Beck per garantire la sicurezza economica e ambientale?
  6. Beck suggerisce che gli stati devono essere propulsori di normative, controllando e adattando le leggi estere per tutelare l'economia e garantire che la produzione non danneggi la salute pubblica.

Domande e risposte