xdrizzle
Ominide
2 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Le reazioni alla violenza storica hanno portato a un aumento delle ostilità, minando la cultura della tolleranza e della pace.
  • È necessario un nuovo paradigma politico globale basato su etica e governance democratica internazionale.
  • Küng propone una politica di intesa e conciliazione regionale, richiedendo un cambiamento radicale di mentalità.
  • Un consenso sociale fondato su valori condivisi è essenziale per un ethos mondiale che promuova la dignità umana.
  • Nonostante i progressi, la minaccia di violenza e guerra persiste, spingendo molte persone a vivere nel terrore e migrare.

Il rapporto fra le culture e la formazione di un ethos mondiale

Le reazioni alla violenza (a seguito di alcune drammatiche esperienze storiche dell'epoca contemporanea - Seconda Guerra Mondiale, Torri Gemelle), hanno portato fenomeni di contrasto, che si sono tradotti in un aumento delle ostilità, fino alla realizzazione di atti preventivi, orientati a gestire il pericolo attraverso un'azione terroristica anticipata. (Causando il fallimento di una cultura della tolleranza e della pace)
Di fronte a pericoli di una società globale fondata sulla paura e sul gioco d'azzardo, è necessario istituire un nuovo paradigma, fondato su azioni politiche, in grado di ridefinire una governance democratica internazionale, nella quale prevalgano categorie di carattere etico, universalmente riconosciute.
Kung afferma che al posto della moderna politica di potenza, di prestigio, bisogna creare una politica di intesa, di avvicinamento e di conciliazione regionale.
Questo presuppone un cambiamento di mentalità, ma non basta un nuovo approccio dalle istituzioni internazionali, ma un vero e proprio mind-set (una trasformazione radicale della mentalità che deve coinvolgere tutte le culture, in grado di ricostruire la convivenza su un sistema di regole riconosciute e condivise, in quanto equamente vantaggiose).
Affinché un progetto simile possa funzionare, è necessario che al pluralismo indiscriminato post-moderno si sostituisca la ricerca di un consenso sociale centrato su valori, diritti e doveri fondamentali (strada già iniziata nel 1948 con la nascita di nuovi organismi internazionalie il riconoscimento di una serie di diritti estesi a tutta l'umanità).


Lo scopo è quello di estendere un agire comunicativo, in grado di comprendere nel dialogo i vari distretti regionali e metterli nelle condizioni di discutere e prendere decisioni condivise, anche in un'ottica di natura critica.
Kung sostiene che questo consenso sociale, rappresenta un patrimonio comune, un ehtos mondiale, che raccoglie insieme risorse filosofico-religiose comuni all'umanità, che non vanno imposte, ma soltanto rese coscienti.
Sono stati fatti molti passi in avanti su questa strada, ma il rischio alla violenza e della guerra è cresciuto, anziché diminuire. Questo ha costretto numerose persone a vivere nell'incertezza, nel terrore e a migrare all'estero.
La ricerca di un ethos globale va nella direzione opposta, ovvero0 il riconoscimento della dignità umana che appartiene ad ogni persona, al di là dei confini geografici.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la necessità di un nuovo paradigma nella società globale contemporanea?
  2. È necessario istituire un nuovo paradigma fondato su azioni politiche che ridefiniscano una governance democratica internazionale, basata su categorie etiche universalmente riconosciute, per contrastare una società globale fondata sulla paura.

  3. Cosa propone Kung per superare la politica di potenza e prestigio?
  4. Kung propone di creare una politica di intesa, avvicinamento e conciliazione regionale, che richiede un cambiamento di mentalità e un mind-set che coinvolga tutte le culture per ricostruire la convivenza su un sistema di regole condivise.

  5. Qual è l'obiettivo della ricerca di un ethos mondiale secondo il testo?
  6. L'obiettivo è estendere un agire comunicativo che permetta il dialogo tra vari distretti regionali, promuovendo un consenso sociale basato su valori, diritti e doveri fondamentali, riconoscendo la dignità umana al di là dei confini geografici.

Domande e risposte