Concetti Chiave
- Il modello lineare di comunicazione include elementi fondamentali come emittente, messaggio, canale e ricevente, focalizzandosi sulla correttezza della trasmissione del messaggio.
- Il concetto di rumore nella comunicazione rappresenta qualsiasi disturbo che possa alterare il messaggio durante il suo invio e ricezione.
- La reciprocità tra interlocutori e il feed-back sono essenziali nel processo comunicativo, dove ogni elemento è interconnesso e influenzato dagli altri.
- Robert Cialdini ha esplorato le strategie persuasive attraverso l'osservazione partecipante, individuando tecniche per aumentare il successo nelle vendite.
- La tecnica del "colpo basso" sfrutta il desiderio di coerenza del cliente per concludere vendite anche quando le condizioni iniziali cambiano.
Modello lineare di comunicazione
Il modello più semplice di comunicazione è quello lineare, nel quale si riconoscono 4 elementi principali: un’ emittente manda un messaggio attraverso un canale a un ricevente. L’ emittente si caratterizza per l’attività di codifica delle idee e dei sentimenti che vuole esprimere nel messaggio grazie al codice, il ricevente si caratterizza per l’attività inversa, quella di decodifica, che consiste nel ritradurre il messaggio e il suo codice in idee sentimenti. Si tratta di un modello pensato nell’ambito dei sistemi di trasmissione di messaggi elettronici negli anni ‘40 e che venne mutuato dalla psicologia comportamentista di quell’epoca, la quale era soprattutto preoccupata di non speculare su tutto ciò che si frappone tra stimolo e risposta. L’attenzione era centrata soprattutto sul livello di correttezza nella trasmissione del messaggio. Si parla infatti di rumore per indicare qualsiasi cosa che possa distorcere la comunicazione.
Reciprocità e feedback nella comunicazione
Inoltre in ogni interazione comunicativa è sempre individuabile una certa reciprocità fra gli interlocutori, che chiama in causa l’idea di feed-back. La metafora che rappresenta il processo comunicativo concepito in questo modo è quella del sistema: le parti che compongono il processo sono tutte in relazione tra loro e danno vita a un unità che non può essere colta a partire da singoli elementi. 
Strategie persuasive e osservazione partecipante
“Viviamo in un mondo denso di richiami persuasivi”.
Questa affermazione fa riferimento anche alle strategie messe in atto dai commessi e alle richieste di comprare oggetti di ogni genere. Robert Cialdini, ha studiato a lungo proprio il fenomeno della acquiescenza, pensando a esperimenti da attuare in laboratorio grazie alla collaborazione degli studenti universitari. Non pienamente soddisfatto dei risultati che in questo modo otteneva, ha pensato di sottoporre all’osservazione i protagonisti della persuasione, quelle stesse persone che quotidianamente riescono a superare le resistenze della gente e a farla, quindi, accondiscendere. Per poter attuare questo proposito ha utilizzato una tecnica dell’indagine definita Osservazione partecipante. In concreto egli rispondeva ad annunci che cercavano aspiranti venditori da sottoporre a corsi di addestramento alle vendite, oppure addetti in agenzie di pubblicità o alle pubbliche relazioni.
La partecipazione diretta in queste realtà gli ha consentito di individuare alcune tecniche e princìpi su cui si basano questi professionisti per aumentare la probabilità di concludere le vendite o di avere successo nei loro propositi.
Tecniche di vendita e coerenza
Durante la sua permanenza in un concessionario Chevrolet, Cialdini notò che a volte veniva fatta al cliente un offerta vantaggiosa, per esempio un prezzo molto più basso della concorrenza. In questo modo il cliente veniva indotto a decidere l’acquisto. Poi lo coinvolgeva sempre più nella decisione, facendogli provare l’auto o chiedendogli di compilare dei moduli. Al momento di concretizzare l’acquisto il venditore trovava il modo per contravvenire ai vantaggi offerti in partenza; a questo punto il commesso si scusava e sottolineava la libertà del cliente di recedere dalla decisione presa. In moltissimi casi la persona concludeva l’acquisto, nonostante non ci fossero più i vantaggi e non fossero rispettati i criteri che si erano posti all’inizio. A questa strategia, Cialdini, attribuisce il nome di colpo basso. Il principio che spiega come arriviamo ad utilizzare un comportamento diverso da quello prestabilito è quello della coerenza. Nella nostra società la coerenza è vista come una caratteristica positiva. Il più delle volte procediamo automaticamente; ed è proprio questo automatismo che ci porta a non considerare gli svantaggi.
Domande da interrogazione
- Qual è il modello più semplice di comunicazione descritto nel testo?
- Come viene definito il "rumore" nel contesto del processo comunicativo?
- Qual è l'importanza del feed-back nel processo comunicativo?
- Quali tecniche ha utilizzato Robert Cialdini per studiare la persuasione?
- Che cos'è il "colpo basso" secondo Cialdini e su quale principio si basa?
Il modello più semplice di comunicazione descritto è quello lineare, che coinvolge un emittente, un messaggio, un canale e un ricevente.
Il "rumore" è definito come qualsiasi cosa che possa distorcere la comunicazione, influenzando la correttezza nella trasmissione del messaggio.
Il feed-back è importante perché rappresenta la reciprocità tra gli interlocutori, influenzando le relazioni tra le parti del processo comunicativo.
Robert Cialdini ha utilizzato l'Osservazione partecipante, partecipando direttamente a corsi di addestramento alle vendite e lavorando in agenzie di pubblicità e pubbliche relazioni.
Il "colpo basso" è una strategia di vendita in cui inizialmente si offre un vantaggio per indurre l'acquisto, per poi ritirarlo. Si basa sul principio della coerenza, che porta le persone a mantenere decisioni prese anche quando le condizioni cambiano.