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Concetti Chiave

  • Michel de Montaigne proveniva da una famiglia nobile e fu educato in latino dal padre, frequentando il collegio di Guyenne a Bordeaux.
  • Abbandonò la carriera di magistrato per ritirarsi nel suo castello, dove scrisse i tre libri degli Essais, un'opera originale e accessibile.
  • Il suo viaggio tra Svizzera, Germania e Italia, descritto nel Journal du Voyage, influenzò le sue riflessioni e scritti.
  • Gli scritti di Montaigne si concentrano sull'analisi dell'animo umano, con uno stile profondo e agile, focalizzandosi su problemi morali.
  • Montaigne promuoveva il dubbio come espressione di saggezza e criticava l'accettazione acritica dei sistemi filosofici o delle autorità.

Indice

  1. Origini e formazione di Montaigne
  2. Ritiro e opere principali
  3. Viaggi e stile di scrittura
  4. Filosofia e saggezza di Montaigne

Origini e formazione di Montaigne

Michel Eyquem (1533-15921 discendeva da una famiglia di grossi commercianti, divenuti nobili con l’acquisto della piccola signoria di Montaigne, vicino a Bordeaux, nella regione del Perigord, in Francia. Fu educato in maniera originale dal padre in quanto gli fece imparare il latino. A Bordeaux frequentò il collegio di Guyenne, che definì “il migliore di Francia” e dal quale, al tempo stesso, dichiarò di non aver tratto “alcun frutto da poter mettere in conto’’.

Ritiro e opere principali

Studiò giurisprudenza e si avviò alla carriera di magistrato, ma, annoiato dalle cariche pubbliche, si ritirò nel suo castello, dove lesse, meditò e fissò le proprie riflessioni scrivendo i tre libri degli Essais (Saggi) nel 1582: un genere nuovo di opera, scritta in una torma leggera e accessibile, dal contenuto originale, al di fuori della cultura dotta.

Viaggi e stile di scrittura

Montaigne interruppe la permanenza nei suoi possedimenti solo per fare un lungo viaggio (dal 1580 al 1581) attraverso la Svizzera, la Germania e l’Italia. Visitò Roma, Venezia, Verona, la Toscana, le Marche (fu molto impressionato da Macerata) e si fermò alle terme di Bagni di Lucca. Di quel viaggio ha parlato in un altro libro: Le Journal du Voyage (Il Giornale di viaggio). I suoi scritti, nei quali espose le esperienze derivate dalla vita e ì frutti delle sue meditazioni, sono caratterizzati da uno stile agile, elegante, profondo. I problemi che lo appassionavano non erano religiosi né metafisici, ma morali; il metodo che seguì per risolverli è l’analisi dell’animo umano.

Filosofia e saggezza di Montaigne

Montaigne perseguiva l’ideale di una saggezza aristocratica e chiusa, che si rifletteva anche sulla sua posizione nei confronti del valore da attribuire alla filosofia e alla scienza. Nel suo sistema filosofico la ragione ha il compito di controllare i dati dei sensi, ma anche la ragione avrebbe bisogno di un controllo perché nessuna forma di conoscenza (né razionale, né sensoriale) può condurre a una verità certa. Secondo Montaigne, è ingenuo accogliere acriticamente un sistema filosofico o tutto ciò che è stato detto da un autore, per quanto autorevole. Il saggio deve dubitare di tutto: proprio il dubbio è l’espressione della sua saggezza. Il confronto col “diverso” è al centro della riflessione di Montaigne, che era molto interessato alla conoscenza dei nuovi popoli che le scoperte geografiche e la colonizzazione avevano posto in rapporto con la civiltà europea.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il percorso educativo di Michel de Montaigne?
  2. Michel de Montaigne è stato educato in modo originale dal padre, imparando il latino. Ha frequentato il collegio di Guyenne a Bordeaux, che ha definito "il migliore di Francia", ma ha dichiarato di non averne tratto alcun frutto significativo.

  3. Quali sono le caratteristiche principali degli scritti di Montaigne?
  4. Gli scritti di Montaigne, come i suoi "Essais", sono caratterizzati da uno stile agile, elegante e profondo. Si concentrano su esperienze di vita e meditazioni personali, con un focus sui problemi morali piuttosto che religiosi o metafisici.

  5. Qual è la posizione di Montaigne riguardo alla conoscenza e alla filosofia?
  6. Montaigne credeva che nessuna forma di conoscenza, né razionale né sensoriale, potesse condurre a una verità certa. Sosteneva che il saggio deve dubitare di tutto, poiché il dubbio è l'espressione della saggezza, e criticava l'accettazione acritica di sistemi filosofici o affermazioni autorevoli.

Domande e risposte