Concetti Chiave
- Merton, nato nel 1910 a Philadelphia, è cresciuto in un quartiere povero e ha avuto una svolta intellettuale grazie alla madre, frequentando istituzioni culturali locali.
- Ottiene il dottorato nel 1936 e diventa professore di sociologia ad Harvard, ricevendo nel 1994 la medaglia nazionale della Scienza dal Presidente USA.
- Critica il funzionalismo ottimistico di Parsons, affermando che molte istituzioni sociali esistono senza apportare benefici alla società.
- Introduce il concetto di "funzioni manifeste" e "funzioni latenti", distinguendo tra ciò di cui gli individui sono consapevoli e ciò di cui non lo sono.
- Conia il termine "anomia" per descrivere la discontinuità tra scopi culturali e mezzi legittimi, identificando varie modalità di adattamento degli individui.
Indice
Infanzia e formazione
Nasce nel 1910 a Philadelphia e risiede in uno dei quartieri poveri della città. Durante l’adolescenza fa parte di una gang, ma stimolato dalla madre inizia a frequentare la biblioteca, il Museo della città, l’Accademia della Musica.
Nel 1936 ottiene il dottorato ; in seguito diviene professore di sociologia all’Università di Harvard.
Nel 1994 viene insignito dal Presidente degli Stati Uniti D’America con la medaglia nazionale della Scienza.Critica al funzionalismo
Egli si discosta dalla visione ottimistica e razionale del funzionalismo di Parsons, in base alla quale un’istituzione per il fatto stesso che esiste, funziona ed è utile alla società. Per lui molte istituzioni sociali esistono malgrado non rechino nessun beneficio alla società.
Gruppi d'interesse e funzioni
Egli ammette l’esistenza di diversi gruppi d’interesse. Sottolinea il fatto che lo stesso elemento sociale può essere funzionale per alcuni individui ma non per altri; infatti bisogna chiedersi sempre dal punto di vista di chi sia utile o dannosa.
Mette in discussione la teoria di Parsons che presuppone un individuo razionale capace di compiere azioni appropriate. Merton pensa che le persone non sono sempre coscienti degli scopi che stanno perseguendo. Egli distingue:
• Funzioni manifeste di cui gli individui sono consapevoli
• Funzioni latenti di cui gli individui non sono consapevoli
Gruppi sociali e anomia
Ogni individuo si rapporta almeno con due gruppi:
• Gruppo di appartenenza, quello di cui fa parte nella sua vita;
• Gruppo di riferimento, quello a cui si ispira.
Uno scarto tra i due gruppi genera frustrazione.
Merton utilizza il termine “anomia” per indicare la discontinuità tra scopi culturali e mezzi legittimi disponibili per raggiungerli.
Modalità di adattamento
Rispetto a tale discontinuità gli individui mettono in atto differenti modalità di adattamento:
• Conformistico, quando si raggiungono gli obiettivi attraverso mezzi legittimi
• Innovativo, quando si raggiungono obiettivi rifiutando mezzi legittimi
• Ritualistico, comportamento di chi ha rinunciato agli obiettivi ma continua a comportarsi come se non lo avesse fatto
• Di rinuncia. Tipico di chi rifiuta sia gli scopi della vita sociale sia i mezzi per raggiungerli
• Per ribellione, consiste nel rifiuto di scopi e mete e nella loro sostituzione con altri scopi e mete.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Merton riguardo alle istituzioni sociali?
- Come Merton distingue le funzioni sociali?
- Cosa intende Merton con il termine "anomia"?
Merton si discosta dalla visione ottimistica del funzionalismo di Parsons, sostenendo che molte istituzioni sociali esistono anche se non portano benefici alla società.
Merton distingue tra funzioni manifeste, di cui gli individui sono consapevoli, e funzioni latenti, di cui non sono consapevoli.
Merton utilizza il termine "anomia" per indicare la discontinuità tra scopi culturali e mezzi legittimi disponibili per raggiungerli, portando a diverse modalità di adattamento.