Concetti Chiave
- La ricerca di Franco Carelli evidenzia l'importante ruolo del cattolicesimo nel panorama politico e sociale italiano, visto come un elemento unificante.
- In Italia, la religione cattolica continua a prevalere durante eventi fondamentali della vita e a livello associativo, distinguendosi dagli altri Paesi occidentali.
- Circa il 10% degli italiani è attivamente impegnato nel laicato cattolico, mentre l'80% si identifica con la Chiesa, ma solo il 30% partecipa regolarmente alle funzioni religiose.
- Il disaccordo sui temi etici sessuali è diffuso tra i giovani cattolici, con l'80% che ammette comportamenti non conformi agli insegnamenti della Chiesa.
- Nonostante la crescente presenza di nuove fedi, la religione cattolica mantiene una posizione forte in Italia, con una diversificazione religiosa limitata al 2% della popolazione.
L’Italia cattolica nell’epoca del pluralismo
L'indagine ad ampio raggio condotta dal sociologo Franco Carelli sul cattolicesimo in Italia rileva una forte presenza della religione cattolica nel tessuto politico italiano: anche fra i non credenti c'è un generale apprezzamento della religione vista come "casa comune" in grado di fare fronte alle spinte particolaristiche e disgreganti della società contemporanea. L'Italia si distingue rispetto ad altri Paesi occidentali per il prevalere della religione tradizionale non solo nelle tappe fondamentali del vivere umano (come le nascite o i matrimoni), ma anche nell'associazionismo e nella presenza attiva sul territorio. Il laicato cattolico impegna circa il 10% della popolazione italiana.
C'è poi un 80% che non ha difficoltà a dichiarare la propria appartenenza alla Chiesa, anche se solo il 30% frequenta con regolarità le funzioni religiose (a fronte del 10% circa della Francia, che pure è Paese di grande tradizione cattolica).
Dal punto di vista culturale il problema maggiore è l'accettazione del magistero cattolico sulle tematiche etiche di carattere sessuale. Quasi l'80% dei giovani cattolici ammette comportamenti vietati dalla Chiesa, quali il divorzio, la convivenza, i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Il risultato è una specie di bricolage, di un fai da te della fede, in cui ognuno preleva gli aspetti che risultano più funzionali ai suoi bisogni. Nonostante questo, la religione cattolica sembra godere di buona salute, anche a fronte della diffusione di nuove fedi. Mentre in Francia le fedi religiose diverse dalla cattolica coinvolgono L'1 % della popolazione, in Italia non superano il 2% (con islamici, evangelici, ortodossi, testimoni di Geova).
Bibliografia: L'Italia cattolica nell’epoca del pluralismo, Il Mulino, Bologna 2006