Concetti Chiave
- I paesi meno avanzati presentano alta disoccupazione, forti contrasti sociali e infrastrutture carenti.
- La "cintura della povertà" si estende dall'Africa all'Asia, dove la denutrizione è un problema sociale più che naturale.
- La rivoluzione verde ha aumentato la produzione agricola, ma non ha risolto la fame globale.
- Le tecnologie agricole della rivoluzione verde non sono sempre adattabili ai paesi africani, causando disagi.
- Il mercato globale dei cereali è sbilanciato: l'offerta è abbondante, ma molti paesi non possono permettersi di acquistare.
• Gran parte della popolazione svolge il lavoro contadino;
• La disoccupazione è elevata e i contrasti sociali sono fortissimi;
• Le vie di comunicazione sono scarse e mantenute;
• Le aree urbane sono quasi sempre sovraffollate e la vita media delle persone e corta;
La geografia della fame
Sulla terra si trovano più di un miliardo di persone povere che si trovano nelle campagne e nei quartieri degradati.
La rivoluzione verde non ha sconfitto la fame
Un aspetto molto importante per uscire dal sottosviluppo è quello di riuscire ad alimentare la popolazione. Fino a qualche tempo fa la popolazione soffriva la fame ma grazie alla rivoluzione verde la situazione è cambiata. La rivoluzione verde in agricoltura consiste nel piantare dei tipi di cereali ad alto rendimento. Grazie alla rivoluzione verde le produzioni di alcuni paesi in via di sviluppo come la Cina o l’Indonesia sono cresciute tanto da risolvere il problema della fame nella Nazione. La produzione è cresciuta anche nei paesi sviluppati come gli Stati Uniti, Giappone, Regno Unito. Purtroppo la rivoluzione verde ha portato grandi disagi come la perdita di terre coltivabili per i paesi sviluppati, gli Stati Uniti hanno perso ⅓ delle terre coltivabili. I paesi sviluppati pagano molti soldi per i benefici ricevuti dalla Rivoluzione verde, perché le tecnologie usate dai paesi occidentali spesso non vanno bene alle terre africane. Nel mondo la produzione di cereali ottenuta con la rivoluzione verde non ha garantito a tutti i paesi l’autosufficienza alimentare. Tra i paesi che sono costretti a comprare cereali ,solo pochi sono in grado di pagare, gli altri paesi restano a guardare. Il mercato dei cereali è quindi caratterizzato da una situazione di squilibrio: l’offerta è abbondante, ma chi dovrebbe comprare, non ha denaro a sufficienza. In questo modo la fame nel mondo non diminuisce e continua a fare vittime.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali dei paesi meno sviluppati?
- Qual è il ruolo della rivoluzione verde nella lotta contro la fame?
- Perché la fame persiste nonostante l'abbondanza di cereali?
I paesi meno sviluppati si caratterizzano per una popolazione prevalentemente contadina, alta disoccupazione, forti contrasti sociali, scarse vie di comunicazione e aree urbane sovraffollate con una bassa aspettativa di vita.
La rivoluzione verde ha migliorato la produzione agricola in alcuni paesi in via di sviluppo, come Cina e Indonesia, risolvendo in parte il problema della fame. Tuttavia, non ha garantito l'autosufficienza alimentare a tutti i paesi, creando squilibri nel mercato dei cereali.
La fame persiste perché, nonostante l'abbondanza di cereali, molti paesi poveri non hanno le risorse economiche per acquistarli, creando uno squilibrio tra offerta e domanda nel mercato globale.