Concetti Chiave
- L'arruolamento di bambini-soldato è un problema grave in diverse regioni del mondo, inclusi Africa, Asia e America Latina.
- In Africa, bambini sotto i 10 anni vengono costretti a combattere, con violenze fisiche e psicologiche inflitte da gruppi armati.
- I bambini-soldato soffrono di traumi psicologici profondi, che persistono anche dopo essere stati liberati da questa condizione.
- La Dichiarazione dei diritti del bambino, approvata dalle Nazioni Unite, mira a garantire un'infanzia felice, ma spesso non è rispettata in molti paesi.
- L'UNICEF è incaricato di promuovere i diritti dell'infanzia a livello globale, ma Somalia e Stati Uniti non hanno sottoscritto la convenzione del 1989.
Il problema dei bambini-soldato
Il problema è diffuso in Africa, in Asia, in America Latina e perfino in Europa e negli Stati Uniti, dove ci si può arruolare a 17 anni. In Africa sono arruolati bambini al di sotto dei 10 anni. Spiccano in particolare alcuni stati dell'Africa centrale e del golfo di Guinea, ma anche l'Uganda e la Sierra leone, dove da decenni, vari gruppi armati combattono per il controllo del territorio e arruolano migliaia di bambini costringendoli con la violenza fisica e psicologia a lasciare le loro case. oltre ai danni fisici, i bambini-soldato sopportano profonde ferite psicologiche, più difficili da rimarginare. Anche quando vengono sottratti a quella vita anormale, il dolore annidato nelle loro coscienze è causa di incubi ricorrenti, difficoltà di comunicare e di intrattenere relazioni normali con i coetanei e con gli adulti, diffidenza verso tutti.
La dichiarazione dei diritti del bambino
In questi casi la Dichiarazione dei diritti del bambino non viene rispettata.
Il 10 dicembre 1948 le Nazioni Unite approvarono questo documento fondamentale. Undici anni dopo, il 20 novembre 1959, l'ONU approvò questa dichiarazione, in cui si afferma: “affinché esso abbia un'infanzia felice e possa godere, nell'interesse suo e di tutta la società, dei diritti e delle libertà che vi sono enunciati”. Nel 1989 è entrata in vigore la Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia, sottoscritta da tutti i Paesi dell'ONU che si impegnano a rendere operanti i principi della dichiarazione. Somalia e Stati Uniti non hanno ancora sottoscritto la convenzione. Le Nazioni Unite hanno affidato all'UNICEF il compito di promuovere l'applicazione dei diritti riconosciuti all'infanzia in tutti gli Stati che hanno ratificato la convenzione.