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Concetti Chiave

  • Marx identifica la "mercificazione" delle relazioni sociali come il tratto distintivo del capitalismo, dove beni e servizi diventano merci vendute per denaro.
  • Nel capitalismo, anche la forza lavoro è considerata una merce, venduta e comprata nel mercato del lavoro, distinguendosi da altre forme sociali come il feudalesimo.
  • I lavoratori nelle società capitaliste sono costretti a vendere la loro forza lavoro per sopravvivere, diventando "schiavi salariati" secondo Marx.
  • Il profitto del capitalista si basa sul "valore aggiunto" della forza lavoro, influenzato dalla produttività e dai salari, oltre che dalle innovazioni tecnologiche.
  • La delocalizzazione industriale è diffusa nel capitalismo per ridurre i costi del lavoro e aumentare la produttività, spesso a scapito degli investimenti in ricerca e tecnologia.

Indice

  1. Analisi del capitalismo secondo Marx
  2. Libertà e costrizioni nel capitalismo
  3. Profitto e valore aggiunto
  4. Delocalizzazione e conflitti globali

Analisi del capitalismo secondo Marx

Nella sua opera principale, Il Capitale (1867), Marx articola un’analisi dettagliata dei meccanismi interni del capitalismo.
La chiave per comprendere la logica del capitalismo, scrive Marx, sta nel concetto di merce come tratto preminente delle relazioni sociali; questo si deduce riflettendo sull’effetto principale del capitalismo, che è la “mercificazione” delle relazioni sociali. In altri termini ancora, un po’più analitici, il modo di produzione capitalista presenta due elementi di base:

• i beni e i servizi prodotti diventano “merci”, vale a dire sono offerti sul mercato in cambio di denaro;

• la forza lavoro individuale è anch’essa una merce, si può vendere e comprare nel mercato del lavoro.

Libertà e costrizioni nel capitalismo

A differenza di quanto avviene in altre forme di organizzazione sociale, per esempio nel feudalesimo (in cui esiste un meccanismo coercitivo basato sui padroni e sugli schiavi), i lavoratori salariati sono relativamente liberi e possono scegliere, più o meno, per chi lavorare; il capitalismo, rispetto al feudalesimo consente uno scambio relativamente libero.

Tuttavia, anche nelle moderne società capitaliste i lavoratori per sopravvivere sono costretti a vendere la loro forza lavoro a qualche capitalista (sono, nelle parole di Marx,“schiavi salariati”).

Profitto e valore aggiunto

Quindi, la seconda chiave per capire il sistema capitalista, sta nella nozione di profitto, cioè il guadagno del capitalista, che dipende tutto dal “valore aggiunto” fornito dalla forza lavoro; le innovazioni tecnologiche (nuovi macchinari, per esempio) possono per un certo periodo avvantaggiare uno o l’altro capitalista, perché gli consentono di produrre di più a un costo minore, ma allorché diventano (come prima o poi accade sempre) comuni a tutti gli imprenditori si ricrea un equilibrio e diventano di nuovo centrali per il profitto il salario dei lavoratori e la loro produttività.

Delocalizzazione e conflitti globali

È per questo meccanismo che nelle società contemporanee globali la delocalizzazione industriale è così diffusa e provoca così tanti conflitti e dibattiti tra lavoratori (e i sindacati che li rappresentano) e industriali: delocalizzare significa spostare per esempio una fabbrica da un Paese come l’Italia, dove il costo del lavoro è molto alto, a un Paese come la Polonia, dove è invece molto più basso. Oppure a un Paese come il Vietnam dove, oltre a un basso costo del lavoro, si possono aumentare gli orari e quindi la produttività senza infrangere leggi e accordi sindacali. Questo fa sì che il profitto del capitalista cresca moltissimo, perché spende molto meno per la forza lavoro e aumenta la produttività. Si spiega anche come mai la propensione a investire nella ricerca e nella tecnologia sia a volte molto scarsa negli imprenditori, che vedono nell’agire sul costo del lavoro un modo decisamente più sicuro e redditizio per aumentare i profitti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la chiave per comprendere la logica del capitalismo secondo Marx?
  2. La chiave per comprendere la logica del capitalismo, secondo Marx, sta nel concetto di merce come tratto preminente delle relazioni sociali, che porta alla "mercificazione" delle relazioni sociali.

  3. Come si differenzia il capitalismo dal feudalesimo in termini di libertà dei lavoratori?
  4. A differenza del feudalesimo, dove esiste un meccanismo coercitivo, nel capitalismo i lavoratori salariati sono relativamente liberi di scegliere per chi lavorare, consentendo uno scambio relativamente libero.

  5. Qual è il ruolo del profitto nel sistema capitalista?
  6. Il profitto nel sistema capitalista dipende dal "valore aggiunto" fornito dalla forza lavoro, e le innovazioni tecnologiche possono temporaneamente avvantaggiare i capitalisti, ma alla fine il salario e la produttività dei lavoratori tornano centrali.

  7. Perché la delocalizzazione industriale è così diffusa nelle società capitaliste contemporanee?
  8. La delocalizzazione è diffusa perché permette ai capitalisti di ridurre i costi del lavoro e aumentare la produttività, spostando la produzione in paesi con costi del lavoro più bassi, aumentando così i profitti.

Domande e risposte