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Concetti Chiave

  • Le dinamiche di gruppo iniziali mostrano comportamenti psicotici, utilizzando difese arcaiche come la scissione e l'identificazione proiettiva, con il gruppo che si divide in sottogruppi.
  • La mentalità del gruppo agisce come un'unità dotata di una mente collettiva, spesso in conflitto con le idee soggettive dei membri.
  • Gli "assunti di base" sono meccanismi di difesa come dipendenza, attacco-fuga e accoppiamento, che influenzano il comportamento del gruppo.
  • Il gruppo di lavoro e il gruppo basato su assunti di base rappresentano due modalità operative, rispettivamente orientate alla razionalità e al piacere.
  • Il metodo di analisi di Foulkes considera i processi inconsci e comunicativi del gruppo, promuovendo l'espressione spontanea senza condizionamenti.

Indice

  1. Comportamenti psicotici iniziali
  2. Mentalità e cultura di gruppo
  3. Assunti di base e dipendenza
  4. Conflitti e dinamiche di gruppo
  5. Attacco/fuga e accoppiamento
  6. Partecipazione e assunti di base
  7. Teoria e obiettivi di Bion
  8. Matrice e relazioni di gruppo
  9. Modelli di lavoro nel gruppo

Comportamenti psicotici iniziali

Inizialmente il gruppo ha modalità comportamentali simili a quelle di natura psicotica come un tutto, ricorre ad antiche difese e stereotipi psicotici e viene messo a nudo dal conduttore per consentire al gruppo di evolvere e maturare .
In questo momento compaiono difese arcaiche come la scissione e l’identificazione proiettiva ed il gruppo si divide in sottogruppi; esso, secondo Bion si comporta con il conduttore come un bambino nei confronti del seno materno, il piccolo vede il mondo come indifferenziato, il gruppo appare disorientato con ansie di persecuzione.( proietta verso il terapeuta le proprie parti malvagie come oggetto cattivo e persecutorio, si vivono come buone le nostre parti gratificanti.

L’analisi del gruppo deve considerare:

- La

- La centralità del gruppo

- Gli

- Gruppo di lavoro e gruppo fondato sugli assunti di base

Mentalità e cultura di gruppo

Mentalità del gruppo è il fatto che il gruppo si comporta come una unità dotata di una mente gruppale anche senza che i suoi membri ne siano consapevoli.

A volte nascono conflitti anche aperti tra la mentalità del gruppo e le idee soggettive:

Cultura di gruppo è la struttura che il gruppo si dà nel corso del suo sviluppo in terapia ed è caratterizzata dai ruoli che i membri di danno nella leaderschip e nelle relazioni personali.

Assunti di base e dipendenza

Gli assunti di base sono i meccanismi di difesa che il gruppo adotta nei confronti del trattamento e ne identifica tre: quello della dipendenza, cioè è convinto di essere tenuto insieme dalla funzione del terapeuta da cui ci si attende tutto e può fare tutto, appare come un dio protettivo, è idealizzato per sapienza e bontà quello dell’ attacco-fuga, convinzione che esista un nemico esterno rispetto cui il gruppo si debba organizzare e difendere, questo oggetto cattivo può essere attaccato e distrutto o evitato con la fuga quello dell’accoppiamento per cui si spera che 2 o più persone risolveranno i problemi mediante intervento soprannaturale , è una fantasia tipo quella che il Messia salverà il gruppo.

Gruppo dipendente: viene sempre attribuita ad una persona la capacità di soddisfare i bisogni de gruppo ed i componenti sono in attesa della soddisfazione; quindi metaforicamente il gruppo si riunisce per essere sorretto, per dipendere, per avere nutrimento e protezione.

Conflitti e dinamiche di gruppo

Inizialmente compare un senso di sollievo, con il consolidamento del gruppo le persone mostrano disagio e compaiono sentimenti di colpa di avidità, implica cioè che il soggetto è stato avido nel richiedere dai genitori più amore di quello cui aveva diritto.

L’ansia che compare è diversa da quella degli altri gruppi.

In esso l’individuo entra in conflitto tra l’assunto di base e le sue esigenze come adulto.

Vedere lo psichiatra come un genitore porta a complicazioni e difficoltà oltre che di sollievo per la sensazione di dipendenza che ne deriva. Collera e gelosia sono espresse agevolmente ma non hanno intensità come in attacco/fuga.Il capo può identificarsi in un’idea ad esempio la storia del gruppo Può capitare che per ricordare meglio le sedute si decida di registrarle a cui si fa riferimento se il leader non sa essere capo. Creare questa “bibbia” significa anche sentirsi minacciati da 1 idea che attuata genererebbe uno sviluppo, allora si genera una opposizione emotiva che mira a sopprimere la nuova idea che rischia di mettere in pericolo lo status quo.

Attacco/fuga e accoppiamento

Attacco/Fuga e Accoppiamento sono forme primitive di gruppo e non assicurano all’individuo il comportamento attuato se non che per un periodo di tempo.Si genera conflitto tra ciò è richiesto all’adulto e ciò che egli può dare In attacco/fuga, l’odio non è accompagnato da rassicurazioni ed i membri sentono che il capo esprime le stesse emozioni, il bisogno di esprimere queste emozioni contrasta con il desiderio di comportarsi da adulto .Qui il gruppo si riunisce x combattere o fuggire qualcosa, il capo è colui che pone richieste che danno queste occasioni, diversamente sono ignorate .

Nell’accoppiamento può capitare che due persone monopolizzino la discussione, e le altra lasciano fare esempio),in queste sedute c’è aria di aspettativa e speranza, si generano sentimenti positivi e perchè essi durino il capo deve non essere nato, può essere un’idea e la speranza non deve essere mai realizzata ,a volte il gruppo tende a sessualizzarla con il messia (idea o utopia)

Partecipazione e assunti di base

Ogni assunto si basa sulla fantasia che i problemi saranno risolti magicamente, per evitare il lungo lavoro dell’analisi.

La partecipazione ad una attività regolata da un assunto di base non richiede nessuna preparazione od esperienza , essa è istintiva ,istantanea ed inevitabile ( non propone istinti di massa ), non è necessaria la cooperazione (come per il gruppo di lavoro), ma dipende dalla valenza che l’individuo ha come capacità di combinarsi e condividere con gli altri l’assunto.

Gli stati motivi comuni ad ogni assunto sembrano trovarsi correlati in base all’assunto attivo,cioè l’analisi in un gruppo ha qualità diversa da un altro gruppo. A volte il capo può identificarsi con cose od oggetti.

L’attività del gruppo è ostacolata dalla preoccupazione di rivolgersi correttamente all’analista, da forti tendenze emotive dell’attività mentale che generavano una loro certa realtà.

Teoria e obiettivi di Bion

Inizia il suo lavoro sui gruppi in G.B. negli anni ’40 e la sua teoria è detta

Ed ha per obbiettivo il superamento delle impostazioni basate sul lavoro analitico dell’individuo o del gruppo inteso come totalità. Egli considera sia i processi inconsci che quelli comunicativi,( verbali e non verbali, coscienti o no, che formano la matrice del gruppo.)

Matrice e relazioni di gruppo

La matrice è come una rete di rapporti che gli autori di orientamento sistemico chiamano lavoro di network, è come un reticolo interpersonale generato dai membri del gruppo nelle loro relazioni.

Il suo gruppo è libero, non esistono temi o problemi prioritari, si esprime spontaneamente, senza condizionamenti da parte del conduttore.

Ogni gruppo ha tratti caratteristici come attivazione,comunicazione e socializzazione

Modelli di lavoro nel gruppo

Il gruppo può lavorare in 2 modi:

1. il gruppo di lavoro ( porta alla razionalità, la consapevolezza dell’IO), orientato dal principio di realtà

2. il gruppo fondato su assunti di base.(prevede una regressione del gruppo e corrisponde alla espressione dell’ES) orientato verso il principio del piacere

Questo gruppo tende a sostituire il terapeuta con il soggetto più disturbato come conduttore del gruppo: In questo modo di lavorare il gruppo si difende nei confronti del cambiamento e della trasformazione maturativa. Il terapeuta fatica a causa di questi comportamenti emotivi che portano il gruppo a difendersi ed ad impedire i processi maturativi (simili alle difese del paziente in analisi individuale messe in atto per mantenere il disturbo) Bion chiama fenomeni protomentali sono qualcosa in cui fisico e mentale sono in uno stato indifferenziato nel gruppo e agiscono su di esso.

In ogni momento il risultato dell’analisi o della formazione del gruppo dipende dall’equilibrio tra i due modelli che si presentano alternandosi anche nella stessa seduta e mai contemporaneamente.

Il lavoro del gruppo ha come obbiettivo il superamento del modello degli assunti di base e l’avvio di processi di maturazione gruppali e individuali.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le dinamiche iniziali di un gruppo secondo il testo?
  2. Inizialmente, il gruppo mostra comportamenti simili a quelli psicotici, utilizzando difese arcaiche come la scissione e l'identificazione proiettiva, e si divide in sottogruppi. Il conduttore aiuta il gruppo a evolvere e maturare.

  3. Cosa si intende per "mentalità del gruppo"?
  4. La mentalità del gruppo si riferisce al comportamento del gruppo come un'unità dotata di una mente collettiva, anche se i membri non ne sono consapevoli. Può entrare in conflitto con le idee soggettive dei singoli membri.

  5. Quali sono gli "assunti di base" identificati nel testo?
  6. Gli assunti di base sono meccanismi di difesa del gruppo: la dipendenza dal terapeuta, l'attacco-fuga contro un nemico esterno, e l'accoppiamento, sperando che due o più persone risolvano i problemi con interventi soprannaturali.

  7. Come si differenziano i gruppi di lavoro dai gruppi fondati su assunti di base?
  8. I gruppi di lavoro sono orientati dalla razionalità e dal principio di realtà, mentre i gruppi fondati su assunti di base tendono alla regressione e sono orientati dal principio del piacere, resistendo al cambiamento e alla maturazione.

  9. Qual è l'obiettivo dell'analisi mediante il gruppo secondo Foulkes?
  10. L'obiettivo è superare le impostazioni basate sul lavoro analitico individuale o di gruppo come totalità, considerando i processi inconsci e comunicativi per avviare processi di maturazione gruppali e individuali.

Domande e risposte