Concetti Chiave
- Pietro Trapassi, conosciuto come Metastasio, realizzò una riforma significativa del melodramma, portando in primo piano il carattere sentimentale delle vicende.
- Metastasio integrò la distinzione tra ariette e recitativi per suscitare emozioni e riflessioni nel pubblico, bilanciando elementi razionali e irrazionali.
- La sua opera "La Didone abbandonata" segnò l'inizio di un successo straordinario, portandolo infine alla corte di Vienna.
- Metastasio ricevette un'educazione cartesiana che influenzò profondamente la sua poetica, valorizzando la chiarezza della ragione nelle passioni umane.
- Il suo stile semplice e chiaro, privo di eccessi, utilizzava figure retoriche per evidenziare contrasti e creare naturalezza.
Indice
La giovinezza e l'ascesa di Metastasio
Pietro Trapassi nacque a Roma nel 1698 da una famiglia di modeste condizioni. Da giovane entrò a far parte dell’Accademia dell’Arcadia e assunse il cognome Metastasio. Successivamente lasciò Roma per Napoli e li si avvicinò all’arte del melodramma componendo anche la sua prima opera: “La Didone abbandonata”, che ebbe un successo clamoroso. Venne i n seguito chiamato alla corte di Vienna, per la quale compose 11 melodrammi tra i quali l’Olimpiade, alla quale pubblicazione susseguì un lento declino che lo spinse a comporre, negli ultimi anni della sua vita degli scritti torici come “L’estratto della poetica d’Aristotele” in cui dimostra come l’apparente semplicità di un’opera sia frutto di un attenta riflessione e “labor limae”.
L'influenza cartesiana sulla poetica
Ricevette un’educazione cartesiana che ebbe un ruolo centrale nella sua poetica: Cartesio, infatti, affermava che i sentimenti sono nell’uomo una fonte di irrazionalità, ambiguità e incoerenza, secondo Metastasio, la ragione, anche in questo campo riesce ad intervenire e fare chiarezza, portando alla luce la complessità delle passioni.
La riforma del melodramma
Metastasio riuscì a realizzare la riforma del melodramma che la critica arcadica indicava come necessaria, grazie soprattutto per l’accurata scelta dei temi, vicini al gusto del pubblico sia borghese che aristocratico: egli infatti porta in primo piano il carattere sentimentale delle vicende.
Egli portò dei cambiamenti soprattutto nell’organizzazione del melodramma: mantenne la distinzione tra:
- Ariette: cantabili dai versi brevi che davano come effetto psicologico la commozione.
- Recitativi: canti modellati sul discorso parlato che inducevano alla riflessione
Allo stesso modo egli tenta di trovare un giusto mezzo e un equilibrio tra gli elementi razionali e quelli irrazionali, facendo in modo che nessuno dei due prevalga sull’altro.
Sulla base dell’argomento trattato la critica distingue due tipi di melodramma:
- Di situazione: in cui i personaggi conoscono, ad esempio, il dolore del conflitto tra dovere e passione, in cui i personaggi si presentano come tipi immutabili. L’ambientazione greca è priva di riferimenti temporali, e vi è la presenza del “patetico”.
- Eroici: il cui tema è la grandezza eroica
Stile e figure retoriche di Metastasio
Lo stile di Metastasio è semplice e chiaro, frutto di un’accuratao selezione del lessico che evita ogni termine eccessivamente comune o aulico. Egli utilizza inoltre diverse figure retoriche che mettono in risalto i contrasti: antitesi, parallelismo, ossimoro.
A differenza dei letterati barocchi, egli non ama far sfoggio dell’abilità tecnica, ma la utilizza per creare un effetto di naturalezza.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il percorso di formazione e ascesa di Metastasio?
- In che modo l'educazione cartesiana ha influenzato la poetica di Metastasio?
- Quali sono stati i contributi di Metastasio alla riforma del melodramma?
- Quali sono le caratteristiche dello stile e delle figure retoriche di Metastasio?
Pietro Trapassi, noto come Metastasio, nacque a Roma nel 1698 e si unì all'Accademia dell'Arcadia. Si trasferì a Napoli, dove compose la sua prima opera di successo, "La Didone abbandonata", e successivamente fu chiamato alla corte di Vienna.
L'educazione cartesiana di Metastasio ha avuto un ruolo centrale nella sua poetica, poiché egli credeva che la ragione potesse chiarire la complessità delle passioni umane, in contrasto con l'irrazionalità dei sentimenti.
Metastasio ha riformato il melodramma scegliendo temi che piacevano sia al pubblico borghese che aristocratico, e ha introdotto cambiamenti nell'organizzazione, come la distinzione tra ariette e recitativi, cercando un equilibrio tra elementi razionali e irrazionali.
Lo stile di Metastasio è semplice e chiaro, con un'attenta selezione del lessico. Utilizza figure retoriche come antitesi, parallelismo e ossimoro per evidenziare i contrasti, evitando l'eccessiva ostentazione tecnica tipica dei letterati barocchi.