Concetti Chiave
- Giuseppe Parini non è contrario alla nobiltà, ma ne propone una rieducazione, riconoscendo il loro passato contributo politico e sociale.
- Critica il cosmopolitismo e la letteratura antitradizionale, preferendo una letteratura che mantenga la dignità formale e i modelli linguistici antichi.
- Parini apprezza le scoperte scientifiche, ma rifiuta di vedere la scienza come una moda, sostenendo un equilibrio tra utilità e spirito filosofico.
- Ha una complessa relazione con l'Illuminismo, rifiutando alcuni aspetti come il cosmopolitismo, ma sostenendo la riforma della nobiltà.
- La sua poetica è influenzata dal concetto di "utile e bello", simile a Tasso, e si ispira alla tradizione classica e all'Accademia della Crusca.
Parini e la Nobiltà
• Le posizioni di Giuseppe Parini sembrano inizialmente porlo contrario ad ogni forma di nobiltà.
• Parini in realtà non propone l'eliminazione di questa classe sociale ma ne propone la rieducazione.
• Riconosce il grande merito politico, sociale, civile e produttivo di queste classi nei tempi passati
• Ne “Il Mattino” inserisce l'episodio del Ritratto degli antenati.
• È vicino alla politica di Maria Teresa e contrario alle azioni violente del terrore verso i nobili come la ghigliottina
Parini e l'Illuminismo
• I suoi rapporti con l'Illuminismo sono complessi.
• C'è un rifiuto del cosmopolitismo promosso dai Verri e dall'Accademia dei Pugni che si basa sulla paura della contaminazione linguistica
• è contrario alla concezione dei letterari de “Il Caffè” che propugnano una letteratura utile, antitradizionale ed eventualmente costituita da vocaboli stranieri
• In Parini si sviluppa l'idea classica della letteratura come dignità formale ispirata da modelli registri linguistici antichi come l'accademia della Crusca
Utilitarismo e Letteratura
• L'utilitarismo è un altro concetto portante della sua produzione. Parini apprezza le scoperte scientifiche e scrivi anche un'ode volta celebrare la scoperta dei germi del vaiolo ma rifiuta la scienza come moda del tempo
• La letteratura deve essere utile ma anche illuminata dallo spirito filosofico.
• Parini eredita il precetto oraziano dell’utile e bello e la sua poetica è assimilabile a Tasso con l’espediente adottato nella Gerusalemme liberata tramite la similitudine del medico (a sua volta di ispirazione lucreziana)