stefanolivieri1
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Concetti Chiave

  • Parini si distingue come intellettuale impegnato, conciliando con l'assolutismo riformatore di Maria Teresa d'Austria, piuttosto che con metodi forti come Verri e Beccaria.
  • Critica fortemente l'intolleranza religiosa e la controriforma, pur apprezzando la dottrina dell'uguaglianza sociale dell'Illuminismo francese.
  • Condanna la nobiltà che non contribuisce al progresso sociale, proponendo una rieducazione piuttosto che una soppressione, in linea con le riforme di Maria Teresa d'Austria.
  • È ostile al cosmopolitismo che potrebbe contaminare la purezza linguistica italiana, e critica la riduzione della letteratura a semplice trasmissione di sapienza.
  • Le sue odi, di ispirazione arcadiana, trattano temi sociali rilevanti, come l'importanza della campagna e l'inquinamento, mantenendo un alto livello di dignità poetica ispirata dai classici.

Indice

  1. Parini e l'Illuminismo
  2. Critica alla nobiltà
  3. Movimenti culturali e letteratura
  4. Odi e temi sociali
  5. Stile e influenze letterarie

Parini e l'Illuminismo

Quello di Parini è sicuramente la figura di un intellettuale impegnato nel vivere civile, tuttavia non con modi di fare forti e a tratti violenti come quelli di verri e di Beccaria dell’Accademia dei pugni, ma più che altro concilianti con l’assolutismo riformatore di Maria Teresa d’Austria.

Il suo scopo principale è almeno inizialmente il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. I rapporti tuttavia con altri intellettuali non furono così idilliaci come si può pensare.

Si parla di una vera e propria critica quando si parla del rapporto con gli intellettuali francesi. Essendo lui in primis un religioso, condanna fortemente coloro che credono che la religione sia qualcosa di inutile e superato, anche se tuttavia non disprezza alcuni movimenti deistici (spiritualità propria di ogni singolo uomo, slegati dalla rivelazione) e si scagli apertamente contro l’intolleranza religiosa e la controriforma. Tuttavia dell’Illuminismo francese apprezza profondamente la dottrina di uguaglianza sociale e il pensiero filantropico, di mutuo aiuto fra gli uomini.

Critica alla nobiltà

La critica alla nobiltà non è particolarmente aspra, probabilmente anche per conquistarsi il favore di ceti più conservatori. Quella che lui condanna è quella nobiltà che pecca in ambito intellettuale, civile ed economico, non approfittando attraverso le proprie ricchezze a contribuire al progresso della società, disinteressandosi allo studio e vivendo solo di antiche rendite. I privilegi potevano essere giustificati un tempo, quando la nobiltà aveva per esempio il compito di difendere il territorio, ma non sono più giustificabili nel suo tempo. Quella che va cercando non è una soppressione della nobiltà, come poi diventeranno ad esempio le massive esecuzioni dei giacobini francesi durante la rivoluzione, ma una rieducazione, coerentemente a quell’eliminazione dei privilegi della nobiltà feudale voluta da Maria Teresa d’Austria.

Movimenti culturali e letteratura

La critica a movimenti come quello del caffè è su più fronti. In primis bisogna prendere in considerazione l’ostilità del Parini verso il cosmopolitismo, in particolare verso l’idea che quanto affermato dai philosophe francesi, avrebbe potuto contaminare la produzione letteraria italiana, ostacolando quella arcadica purezza linguistica tanto osannata dall’Accademia della Crusca. Quella che Parini ricercava era la purezza e la dignità tipica degli antichi.

Inoltre, Parini riconosce sicuramente una grande importanza ai vari progressi della scienza, e ai conseguenti miglioramenti delle condizioni del popolo, tanto da dedicarle numerose delle sue odi, ma è tuttavia contrario alla riduzione della letteratura a semplice mezzo di trasmissione della sapienza.

Lo scontro si fa ancora più acceso se si analizzano le diverse posizioni in ambito economico. Se da un lato verri e Beccaria esaltano la figura del mercante borghese, fautore delle trasformazioni della società, Parini guarda con interesse alle teorie fisiocratiche, ovvero sull’importanza dell’agricoltura e della natura, lontano dai lussi e dalle corruzione dei costumi tanto care ai borghesi.

Odi e temi sociali

Della produzione di Parini non si può non parlare delle odi, suddivisibili in 3 grandi blocchi di cui il primo è sicuramente il più interessante in quanto riflette il periodo più impegnato politicamente. Le odi sono di ispirazione arcadiana, generalmente brevi componimenti in settenari dal tono abbastanza elevato e dall’argomento serio.

In quelle del primo periodo si lancia in una analisi di importanti temi di natura sociale, come l’importanza della campagna come luogo tranquillo e pacifico, grazie al duro lavoro dei contadini , la questione che esisteva già allora dell’inquinamento dell’aria causato dalla produzione industriale, il tema dell’istruzione pubblica, non bisogna dimenticare che lui insegnó alle pubbliche scuole palatine istituite da Maria Teresa.

Stile e influenze letterarie

Il vero problema stilistico e linguistico del Parini è quello di coniugare argomenti così crudi e quotidiani con un alto livello di dignità poetica e letteraria. La soluzione viene trovata grazie al pensiero di Locke, secondo cui l’intera vita è un alternarsi di dolore e piacere, di cui anche l’arte può essere causa, e compito della letteratura è la ricerca di termini e locuzioni quando mai realistiche ed espressive, in grado di suscitare emozioni. Tuttavia i modelli di Parini rimarranno sempre quelli classici, non sarà in grado di compiere una rivoluzione così radicale e anzi sono ben palesi i riferimenti al complesso periodare latino e in generale a Orazio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'approccio di Parini verso l'Illuminismo e come si differenzia da altri intellettuali dell'epoca?
  2. Parini adotta un approccio più conciliante verso l'Illuminismo rispetto a intellettuali come Verri e Beccaria, sostenendo l'assolutismo riformatore di Maria Teresa d'Austria e apprezzando la dottrina di uguaglianza sociale e il pensiero filantropico, pur criticando l'intolleranza religiosa.

  3. Come si manifesta la critica di Parini alla nobiltà?
  4. Parini critica la nobiltà per la sua mancanza di contributo al progresso sociale e per vivere di rendite antiche, proponendo una rieducazione piuttosto che la soppressione, in linea con le riforme di Maria Teresa d'Austria.

  5. Qual è la posizione di Parini sui movimenti culturali e letterari del suo tempo?
  6. Parini è critico verso il cosmopolitismo e l'influenza dei philosophe francesi, temendo la contaminazione della purezza linguistica italiana, e valorizza la dignità e purezza degli antichi, pur riconoscendo l'importanza dei progressi scientifici.

  7. Quali temi sociali emergono nelle odi di Parini?
  8. Le odi di Parini affrontano temi sociali come l'importanza della campagna, l'inquinamento industriale, e l'istruzione pubblica, riflettendo il suo impegno politico e sociale, specialmente nel primo periodo della sua produzione.

  9. Quali sono le influenze stilistiche e letterarie di Parini?
  10. Parini cerca di coniugare argomenti quotidiani con dignità poetica, ispirandosi al pensiero di Locke e ai modelli classici come Orazio, mantenendo un alto livello di espressione e realismo nella sua letteratura.

Domande e risposte

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