Concetti Chiave
- Carlo Goldoni è una figura centrale dell'illuminismo italiano, noto per il suo impegno sociale e la sua attività a Venezia.
- La sua opera riflette valori illuministi come la socialità, il rifiuto del trascendente e la filosofia pratica, promuovendo un uomo leale e ragionevole.
- Critica i nobili per la loro superbia e ozio, sostenendo l'uguaglianza civile e la partecipazione politica dei borghesi.
- L'ottimismo di Goldoni si manifesta nella sua fede nella convivenza civile tra le classi sociali, ottenendo il plauso di intellettuali come Voltaire.
- Oltre all'influenza dell'illuminismo francese, l'Arcadia italiana gioca un ruolo chiave nella sua formazione, opponendosi al barocco.
Indice
Carlo Goldoni e l'Illuminismo
• Carlo Goldoni è una delle personalità più influenti e rappresentative dell'illuminismo italiano
• Non è un estremista come i fratelli Verri o impegnato civilmente come Parini e opera prevalentemente a Venezia
• l'Illuminismo si manifesta nella sua produzione tramite un forte senso della socialità, un rifiuto del trascendente e l'idea di filosofia come pratica
Ideali e Critiche di Goldoni
• Il suo ideale di uomo è leale, onesto, attivo ispirato da ragione e natura
• I nobili si macchiano di superbia e ozio parassitario
• Promuove l'uguaglianza civile convivenza tra i vari ceti e si ispira al modello di Inghilterra e Olanda in cui i borghesi sono partecipi alla vita politica e la civiltà è laboriosa e pacifista
• Goldoni è molto critico verso l'autoritarismo retrivo e incarna il concetto di ottimismo proprio dell'illuminismo
• L'ottimismo di Goldoni si basa sulla convinzione che tutte le classi sociali possono convivere civilmente
Influenze Culturali e Riconoscimenti
• Il giudizio degli intellettuali illuministi contemporanei su di lui è molto favorevole, in particolare Voltaire riconosceva il lui è un compagno
• Oltre agli influssi culturali provenienti dall'illuminismo francese è fondamentale per la formazione del suo pensiero l'accademia dell'Arcadia, un’accademia letteraria fondata a Roma da Gravina e Crescimbeni che si diffonde in Italia durante tutto il Settecento in contrapposizione al barocco