Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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Profumo: nessuna novità per esame terza e Maturità articolo

Come promesso, abbiamo proposto al Ministro Profumo le domande che la community di Skuola.net ci ha incaricato di consegnargli nel corso della videochat che si è svolta ieri sul sito del TG1. Il Ministro, molto disponibile, ha risposto a tutti i vostri quesiti e a molti altri: ecco i punti principali.

Guarda ora la replica della videochat

NOVITA' E RIFORME? NO GRAZIE - Rispondendo a Jessica93, il Ministro ha più volte ribadito che non ci saranno novità per la scuola e l'Università. Ci sono state fin troppe riforme, ora abbiamo bisogno di stabilità e di far funzionare bene quello che c'è. Non cambierà quindi la Maturità e l'Esame di Terza Media, e soprattutto non ci sarà la tanto temuta prova Invalsi sperimentale alla Maturità, almeno per quest'anno!

SETTIMANA CORTA? MAGARI - A Saryy, invece ha confermato che la settimana corta probabilmente diventerà una realtà per tutte le scuole, tranne quelle che hanno un orario settimanale molto oneroso con 36 o 37 ore di lezione.

SMARTPHONE E PALMARI A SCUOLA: L'EFFETTO CARCIOFO - Strumenti di questo tipo rendono gli studenti partecipativi, rispetto alla costruzione della lezione. Pensiamo ad un libro wiki come esempio, in cui ognuno può aggiungere il suo contributo, magari anche una foto o un video. Dato che i ragazzi sono più bravi nelle nuove tecnologie, si può pensare a un'inversione del ruolo docente e discente. Inoltre incontrando i giovani nelle scuole, ho potuto constatare l'Effetto carciofo sulle famiglie: a studenti che usavano portatili o palmare ho chiesto se nelle loro famiglie avessero avuto qualcosa di simile prima di allora, e la risposta nella metà dei casi è stata negativa. E poi cosa è successo? I genitori li stanno cominciando ad utilizzare.

CONTRIBUTI SCOLASTICI - Marta dell'ITC Verri di Busto Arsizio, una ragazza della nostra community di cui non riveliamo il vero nome per motivi di riservatezza, chiede: Signor Ministro, nella mia scuola mi obbligano a pagare il contributo scolastico, che dovrebbe essere facoltativo. Quando ho scoperto questo, grazie alle informazioni che ho trovato su Skuola.net, e mi sono offerta di pagare alla scuola solamente la parte relativa ai rimborsi spese, ho ricevuto vessazioni e umiliazioni da parte del personale scolastico. Cosa si può fare in questi casi? Il Ministro ha risposto che
in questi casi le scuole devono lasciare maggiore libertà, nonostante i bilanci in rosso e si augura che in futuro si possano aumentare le risorse per la scuola, rendendo non necessaria la richiesta del contributo.

COME PENSA DI MIGLIORARE LA SCUOLA? - Lavorando sulla quotidianità della vita scolastica. La scuola, infatti, può diventare un centro ludico (es. per attività teatrali) o addirittura un centro di aggregazione nel quartiere. Una scuola aperta anche la sera dove studenti e cittadini possano partecipare al progetto scuola. Quindi bisogna avere scuole belle e accoglienti, diverse da quelle attuali. Di fatto le scuole sono il biglietto da visita del paese nei confronti dei nuovi cittadini.

Ma soprattutto il Ministro ha concluso dicendo: l'Istruzione è un investimento e non un costo, il paese si costruisce con un impegno sulla scuola.

Serena Rosticci e Daniele Grassucci