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giuseppe valditaraIl ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è intervenuto in Parlamento per presentare le linee programmatiche della propria azione legislativa.

fonte foto: via Huffington Post

Per il governo Meloni la scuola sarà al centro: "È giunto il momento di scelte innovative, ripensare alla scuola, porre al centro i bisogni di docenti, studenti e personale Ata.

Serve una scuola che si adatti agli studenti, sanando le condizioni di partenza di ognuno. Un luogo di responsabilità individuale e sociale. Una scuola orientata al futuro che riesca a contrastare le difficoltà educative".

Invariato il numero dei docenti nonostante la denatalità

Fondamentale anche il ruolo dei docenti: "In tale contesto è evidente il ruolo fondamentale del docente, chiamato a coniugare i saperi con i cambiamenti e a fornire risposte promettenti per il successo dei processi formativi", dice Valditara. "Mi impegnerò a mantenere invariato il numero dei docenti, nonostante la denatalità".

Migliorie per ridurre il precariato tra gli insegnanti

Annunciate anche novità riguardo il reclutamento degli insegnanti, che rappresenta "uno dei passaggi più difficili di tutta la gestione amministrativa". Secondo il neo-ministro dell'Istruzione, "L’Alto numero di aspiranti rappresenta l’attrattività della professione ma è anche il sintomo della presenza di elementi patologici da un lato del problema del precariato e dall’altro al fatto che da tempo non vengono espletate procedure certe, stabili e ricorrenti”.
Il quadro normativo attuale necessita quindi di “alcune migliorie anche in relazione alla riduzione del precariato e i percorsi transitori necessari“. “L’obiettivo è preciso – spiega Valditara - realizzare un quadro transitorio che a regime sia in grado di garantire la qualità del profilo docente e di attrarre quanti vogliano affacciarsi alla professione, garantendo il necessario rinnovamento generazionale“.
Riguardo al tema, torna sul rinnovo del contratto collettivo nazionale: "C’è stata la scelta politica di anticipare l’accordo sulla parte economica rinviando alla sequenze contrattuale la parte normativa. E’ stato possibile reperire risorse aggiuntive 100 milioni di euro per la valorizzazione del personale e 150 milioni in legge di bilancio 2023 per avviare in modo sperimentale al prossimo anno scolastico un percorso di valorizzazione del personale della scuola”, ha detto il ministro.

Una scuola di tutti

"La scuola non deve essere paternalistica, ma deve valorizzare i talenti di tutti, deve adattarsi agli studenti e non il contrario. Lavoreremo per una grande alleanza tra scuola, famiglia ed enti territoriali per dare piena attuazione al dettato costituzionale. La scuola deve essere un ascensore sociale, deve essere luogo di rispetto reciproco, una scuola che guarda al futuro”. Spazio, quindi, anche al tema dell'inclusione. Per Valditara "la scuola deve essere di tutti", occorre puntare di più sul sostegno con l'aumento del numero dei docenti. Poi spazio anche all'educazione motoria per mettere in atto azioni efficaci fin dalla scuola primaria. Sul bullismo e sul cyberbullismo occorre confermare e potenziare le azioni già in atto: "Obiettivo avere un clima di convivenza civile e di rispetto". Infine spazio alla sburocratizzazione delle scuole: "Un gruppo di lavoro dovrà definire un piano per semplificare la scuola migliorando i servizi per studenti e famiglie. Il dialogo e la concretezza saranno il paradigma del mio mandato”.