
Ormai tutto, o quasi, è pronto per il rientro in classe degli studenti italiani dopo una pausa davvero lunga, iniziata a metà febbraio 2020, ovviamente spezzata dalla didattica a distanza, ma che sta per giungere a conclusione questo settembre 2020.
Molti però sono ancora i punti non chiari ai più proprio sul rientro a scuola degli insegnanti e dei ragazzi, ecco perché noi di Skuola.net abbiamo deciso di stilare un riassunto su tutte le possibili criticità che potrebbero emergere durante questo particolare back to school 2020.
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Contagi nelle scuole: come si dovrebbe procedere
L’Iss, ovvero l’Istituto Superiore di Sanità, ha elaborato un vademecum con le linee guida in caso di contagi o focolai nelle scuole. Secondo questo documento in primis è previsto un referente anti Covid in ogni istituto scolastico, che sarà incaricato della gestione e dei contatti con le Asl locali se dovesse essere presente un caso all’interno della scuola. Questo referente sarà nominato dai presidi di ogni scuola prima dell’inizio dell’anno scolastico 2020/2021.
Studente contagiato: come si procede?
Se uno studente all’interno del plesso scolastico è sospettato di essere contagiato dal virus del Covid-19, come indicato dal documento "Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di Sars-Cov-2 nella scuola e nei servizi dell'infanzia", il protocollo messo a punto da Iss, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, Inail, Fondazione Bruno Kessler, Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna, dovrà immediatamente essere dotato di mascherina chirurgica e sarà poi accompagnato in un locale apposito per la gestione di casi del genere, che la scuola dovrà disporre prima dell’inizio delle lezioni. Ovviamente a occuparsi dello studente sospettato di infezione sarà il referente Covid della scuola, che dovrà avvisare immediatamente i genitori, i quali dovranno contattare il pediatra o il medico di base per eventualmente predisporre il tampone. Se il test risulta positivo, l'Asl avvia l'indagine epidemiologica per ricostruire i contatti del caso.
Professore contagiato: come si procede?
Se a essere sospettato di contagio è un docente o un dipendente dell’istituto, la procedura è simile rispetto a quella messa in atto per i ragazzi. Quindi la persona dovrà essere anch’essa munita di mascherina e accompagnata nel locale apposito dove dovrà contattare immediatamente il proprio medico di base per richiedere il tampone e mettersi a disposizione della Asl per l'indagine epidemiologica.
Alunno o docente positivo ma assente: cosa fare?
Se il tampone di un alunno o di un insegnante risulta positivo, ma in quel giorno il caso è assente da scuola, sarà la Asl a dover contattare il dirigente scolastico dell’istituto in questione per poter avviare ugualmente l'indagine epidemiologica e l'isolamento delle persone con cui è entrato in contatto il positivo.
Quarantena: in che casi è prevista?
Quali sono invece le regole per la quarantena? Quando è prevista? Ebbene, dopo aver effettuato il primo tampone e aver avuto un esito positivo, il referente Covid dovrà fornire alla Asl l’elenco dei contatti stretti - ovvero i contatti avvenuti nelle 48 ore precenti - e, in caso di alunni, anche dei genitori dell’alunno interessato. Successivamente toccherà alla Asl prescrivere la quarantena e decidere se allargarla anche a tutti gli studenti della stessa classe e a tutti gli operatori scolastici esposti. La durata dell’isolamento per i contatti dei soggetti positivi è di 14 giorni, ovvero il tempo stimato per l’incubazione della malattia, durante i quali sarà possibile fare lezione tramite la didattica a distanza. Inoltre, nel caso ad essere contagiato sia un professore, la quarantena viene disposta per tutte le classi in cui ha insegnato nelle precedenti 48 ore.
Genitore infetto: come si procede?
Se invece ad essere positivo al tampone è il genitore di uno studente o un suo contatto stretto, come un altro componente del nucleo familiare, è solamente l’alunno a dover rimanere in quarantena a casa. Stesso discorso anche per i docenti e il personale ausiliario.
Caso positivo a scuola: come si procede?
In seguito alla scoperta di un caso positivo all’interno dell’istituto scolastico deve essere effettuata la sanificazione straordinaria di tutti i locali in cui la persona infetta è stata nei 7 giorni precedenti alla notizia della positività. La persona positiva al Covid-19 potrà tornare a scuola solamente dopo la conferma da parte della Asl dell’avvenuta guarigione, ovvero dopo aver collezionato due tamponi negativi uno di seguito all’altro a distanza di 24 ore. Invece, se una persona sintomatica risulta negativa al tampone, il suo pediatra o medico di base potrà disporre un nuovo tampone dopo 2-3 giorni dall’ultimo, e durante questo lasso di tempo, l’interessato dovrà comunque rimanere nella propria abitazione.