
Un ritorno tra i banchi con non poche criticità, specie al Sud. Qui, dove le temperature non accennano a calare, fare lezione può rivelarsi una vera e propria impresa.
Il caldo asfissiante, l'umidità nelle classi e la mancanza di un effettivo sistema di raffrescamento, hanno messo in ginocchio le attività didattiche in molte scuole del Mezzogiorno.
A Lecce, ad esempio, un gruppo di genitori si è attrezzato come ha potuto per supportare i propri figli, costretti in aula con temperature vicino ai 40 gradi. Gli adulti, dopo un confronto con la dirigente didattica, hanno portato nelle aule diversi ventilatori per rendere più vivibili quegli spazi.Nuovo anno scolastico, vecchie problematiche irrisolte
A mali estremi, estremi rimedi, recita un famoso motto. E quando il condizionatore manca, ci si organizza con il piano B, non solo a casa ma anche tra i banchi. Come segnala l'emittente 'Tele Rama', alla vigilia della ripresa delle attività scolastiche, la situazione nelle classi della scuola leccese era improponibile. O, perlomeno, gli addetti ai lavori avevano ritenuto che non fosse possibile fare lezioni con quel clima.
Così, per supportare la didattica dei figli, un gruppo di genitori ha deciso di agire: da ieri, primo giorno dell’anno scolastico, nelle aule della scuola sono spuntati i dispositivi a pale rotanti che dovrebbero in qualche modo mitigare le torride temperature di questi giorni.
“Una decisione di buon senso che speriamo possa – le parole della dirigente didattica - in qualche modo venire incontro a quelli che sono i bisogni dei ragazzi e dei docenti che iniziano le lezioni in aule ancora tanto calde. Il problema legato al raffreddamento degli spazi scolastici è una delle questioni più importanti da affrontare, sarà attuale anche negli anni a venire”.